Tra le nazionali che non sono riuscite a qualificarsi per i prossimi mondiali in Brasile troviamo la Repubblica Ceca.
La rappresentativa ceca, al pari dei vicini slovacchi, potrà solamente assistere alla rassegna iridata e le nuove maglie prodotte dallo storico partner tecnico Puma resteranno nell’armadio durante l’estate per essere utilizzate nei prossimi due anni alla ricerca della qualificazione ai campionati europei del 2016.
La divisa casalinga è rappresentata da un completo rosso con inserti blu. Questa scelta cromatica interrompe l’utilizzo del bianco sulla maglia della Repubblica Ceca riabbracciando lo stile utilizzato nelle versioni proposte al mondiale tedesco del 2006 e agli europei di Austria e Svizzera del 2008. Il bianco, terzo colore della bandiera ceca assieme a blu e rosso è invece stato utilizzato sulle divise del 2010 e su quelle degli europei in Polonia due anni fa.
Detto dell’assenza del bianco, si può constatare un massiccio utilizzo del blu, presente in tutti i numerosi dettagli e inserti che caratterizzano la maglia. Lo troviamo infatti nei pannelli rettangolari che si sviluppano dal semplice girocollo verso le spalle; nella linea spezzata verticale posta lungo i fianchi, forse la scelta stilistica di Puma più criticata fino a questo momento; nell’inserto rotondeggiante posto nella parte centrale del bordo manica e infine nella striscia dalla forma irregolare lungo la parte laterale del busto.
Sul petto ritroviamo per la seconda volta dalla sua recente adozione il nuovo stemma della Česká fotbalová reprezentace caratterizzato da un layout molto moderno e in linea con le recenti rivisitazioni degli emblemi societari di diverse squadre di club e nazionali.
Uno scudo rosso bordato di bianco e arricchito da una fettuccia blu nella parte inferiore contiene la figura araldica del leone rampante con la coda biforcuta e la testa coronata. Questa creatura simboleggia storicamente la Boemia, la regione più grande del Paese, ma in passato, proprio questa figura rappresentava l’intera nazione all’interno dello stemma della Repubblica Cecoslovacchia dal 1961 al 1989 e dal 1990 al 1992 quando la Repubblica Ceca era ancora fusa con la Repubblica Slovacca e nello stemma del Protettorato di Boemia e Moravia costituito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il nuovo crest, che sostituisce l’elegantissimo e molto elaborato stemma nazionale, è stato scelto dai tifosi cechi quattro anni fa attraverso un sondaggio; anche se la versione applicata sulle maglie di Cech, Rosicky e compagni differisce notevolmente da quello scelto dai tifosi, che viene utilizzato ufficialmente dalla federazione ma non compare sul materiale tecnico.
Le scelte dei tifosi e dei diretti interessati, a mio parere non andrebbero mai contestate o discusse, mi limito a far notare che il nuovo emblema adottato dalla federazione, a differenza del precedente, non contiene più i simboli della Moravia e della Slesia, che assieme alla Boemia costituiscono la Repubblica Ceca. Fermo restando che come abbiamo detto sopra il leone a due code simboleggia ed ha già simboleggiato in passato l’intero territorio della Repubblica Ceca.
Il pannello frontale della maglia è quasi interamente decorato dal watermark della figura araldica del leone coronato dalla coda biforcuta. Questa soluzione non è una novità assoluta per i cechi, e richiama le casacche utilizzate ai mondiali del 2006, dove l’immagine della creatura serigrafata sul pannello frontale ornava la maglia di Nedved e compagni.
La divisa si completa con pantaloncini rossi con inserto laterale blu e da calzettoni anch’essi rossi decorati da una sottile linea verticale blu. Le personalizzazioni sono bianche sia su maglia che su pantaloncini, come il logo dello sponsor tecnico Puma.
Per la divisa da trasferta Puma conferma l’utilizzo del bianco, scegliendo lo stesso modello che abbiamo già visto per la maglia away della Slovacchia. In questo caso il bordino in evidenza del colletto è rosso, così come il logo Puma e l’inserto posto sul bordo manica. La linea posta verticalmente lungo i fianchi è invece blu.
Il kit si integra con pantaloncini e calzettoni bianchi con inserti blu, che molto probabilmente vedremo abbinati anche alla maglia casalinga.
Per i portieri, tra cui spicca capitan Cech, Puma ha messo a disposizione la maglia comune alle altre rappresentative della sua scuderia, e cioè quella resa celebre dalla discussa (e discutibile) trama geometrica a labirinto.
Tutte le maglie della collezione, nella versione da gara, sono prodotte con l’ormai nota tecnologia Puma Pwr Actv, che abbiamo descritto più volte e che consiste nell’inserimento di nastri al silicone in grado di facilitare attraverso dei micro-massaggi il riscaldamento della muscolatura dei calciatori. Nelle zone maggiormente soggette alla sudorazione sono presenti dei fori laser per favorire una migliore traspirabilità.
Qual è la vostra opinione sulle nuove maglie della Repubblica Ceca firmate Puma?