Vi ricordate del St. Pauli?
È un club tedesco di un quartiere di Amburgo, la cui ultima apparizione in Bundesliga risaliva al 2001-02.
E’ una delle squadre più particolari d’Europa. Trofei in bacheca praticamente nessuno, colori sociali quasi unici: braun-weiss, marrone e bianco. Una squadra decisamente mediocre sul campo ma non nel merchandising. Fenomeno kult da metà anni ’80, quando sede e stadio vennero trasferiti vicino a Reeperbahn, via nel quartiere di St.Pauli fulcro della zona a luci rosse della città Anseatica.
E sempre in quel periodo i tifosi del club, tradizionalmente schierati contro razzismo e neonazismo, adottarono come stemma non ufficiale il teschio con le ossa incrociate. Non un semplice “Chievo di Germania”, ma la degna espressione di un quartiere che ha una lunga tradizione come centro di divertimento e che è stato una delle culle del movimento punk in Germania.
Proprio a proposito della cultura che ruota attorno a questo club, ecco una speciale puntata di Come una seconda pelle. In studio con Riccardo Morgigno c’è Marco Montanari, che nell’ambito del progetto MyRoma si è recato ad Amburgo per approfondire l’aspetto dell’azionariato popolare, molto sviluppato nel calcio tedesco.
Il St.Pauli è tornato in Bundesliga, giusto in tempo per festeggiare il proprio centenario nella massima serie. E queste sono le maglie con cui scenderà in campo, realizzate dall’emergente marchio tedesco Do You Football.
La prima divisa è color bronzo, con colletto e risvolti marroni. Scudetto sul cuore, logo DYF a destra e sul petto il nuovo sponsor: Ein platz an der sonne , uno show televisivo che rimpiazza il marchio Dacia. I calzoncini e i calzettoni saranno marroni. La caratteristica più rilevante della maglia è l’essere double face: da un lato color bronzo, dall’altro marrone, con una serie di immagini di sfondo a formare un collage dei luoghi e dei momenti più importanti della storia centenaria del club.
Questa maglia celebrativa, senza sponsor, verrà indossata una sola volta, in una data da definire: verosimilmente in corrispondenza del compleanno del club.
C’è da dire che questo non è il primo caso ne’ di maglia celebrativa reversibile, ne’ di sfondi collage ma avremo occasione di approfondire questo tema con un apposito articolo.
La maglia da trasferta è completamente bianca, con colletto a polo e ampia scollatura con dei laccetti simulati, che hanno il pregio di rendere il kit molto vintage. Sono bianchi anche calzoncini e calzettoni.
Come giudicate queste due… anzi tre maglie?
Vi è mai capitato di trovare in un negozio di articoli sportivi le divise di questo piccolo club?