Oggi è caduto un altro mito del calcio.
Come avrete già letto sui quotidiani sportivi il Barcellona ha siglato un accordo milionario con la Qatar Foundation, un’organizzazione non governativa senza scopi di lucro. In 111 anni di storia i catalani non avevano mai ricevuto denaro per applicare uno sponsor sulle divise.
Per il marchio Unicef, che si affiancherà a quello della fondazione araba, era la società blaugrana a versare da tre anni un corrispettivo economico.
Parliamo di numeri: l’accordo sarà valido per cinque stagioni a 30 milioni di euro ognuna, dal 1° Luglio 2011 al 30 Giugno 2016. Eventuali bonus ammontano ad altri 5 milioni. Non è finita qui, ci sono altri 15 milioni che il Barcellona guadagnerà entro la fine della stagione.
Il totale potrà quindi arrivare a 170 milioni di euro. Una cifra spropositata che non poteva essere ignorata dalla dirigenza catalana, sommersa dai debiti e in ritardo con gli stipendi. “Se non avessimo trovato la situazione economica che abbiamo trovato non l’avremmo fatto”, ha detto il vicepresidente del Barça Javier Faus.
Nel prossimo mese le due fondazioni studieranno insieme a Nike come sistemare entrambi i marchi sulla maglia: “Si sta studiando l’idea di creare un logo unico con i due marchi”, afferma Faus.
Cosa ne pensate di questa decisione? Personalmente non mi scandalizza o stupisce molto, il calcio moderno è sempre più controllato dai flussi di denaro. La mia speranza è quella di non vedere mai le pubblicità sulle divise delle nazionali.