Si è consumato nel weekend il debutto di adidas sulle maglie del Southampton 2013-2014. I Saints sono griffati dal brand teutonico per la prima volta nella loro storia.
Il club della Premier League ha scelto di proseguire sulla strada intrapresa da Umbro con l‘abbandono del modello palato bianco e rosso. I due colori fanno sempre parte della divisa, ma il bianco è utilizzato solo per gli inserti sul colletto a V e sulle maniche.
Lo stemma del Southampton è dorato, così come il logo adidas e il main sponsor. Nomi e numeri sono applicati in bianco.
I pantaloncini sono rossi con le tre strisce bianche sui lati; le righe bianche e rosse compaiono sui calzettoni, ma in versione orizzontale.
La seconda maglia cambia modello ed è nera con un vistoso inserto a forma di V che parte dal collo e scende fino al petto, inglobando il logo adidas. Anche qui lo stemma societario è monocromatico, stavolta con un ricamo bianco, colore che ritroviamo anche sul bordo delle maniche, sui calzoncini e sul risvolto delle calze.
Per Artur Boruc, il portiere che in Italia ha vestito la casacca della Fiorentina, sono stati disegnati due kit a girocollo. Il primo è verde con inserti neri, il secondo grigio con dettagli arancione.
Le proteste dei tifosi non sono tardate ad arrivare e un sondaggio aperto in un forum online parla chiaro: oltre il 68% dei fans non comprerà la nuova divisa. I votanti sono poco più di 800, una cifra che non può rappresentare la totalità degli appassionati, ma è indice di un malumore da non sottovalutare.
Non è comunque la prima volta che il Southampton abbandona le tradizionali strisce verticali, adottate nel lontano 1896. Già nel 1980 lo sponsor tecnico Patrick propose una maglia rossa con palo centrale bianco, mentre nel 1985 arriva una casacca rossa con il bianco relegato sulle spalle.
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Celebre fu anche il modello Hummel del 1987, utilizzato pure da Aston Villa, Coventry e Danimarca.
Qual è la vostra opinione sul nuovo corso dei Saints? Comprereste la maglia anche se lontana dalla tradizione?