Per tutti gli appassionati di ciclismo, è in corso di svolgimento la settimana più importante dell’anno. Il 22 settembre è stato infatti dato il via ai campionati del mondo di ciclismo su strada del 2013, nella cornice unica della Toscana, che vedranno l’epilogo domenica 29 con la suggestiva prova in linea Élite di Firenze.
L’Italia – formazione padrona di casa, nonché inserita d’obbligo nel lotto delle maggiori pretendenti per la maglia iridata – si presenta all’appuntamento con una nuova divisa azzurra, realizzata da Castelli Cycling.
A ben vedere, più che di azzurro dovremmo parlare di “biancoazzurro”… anche se, per chi segue assiduamente la disciplina, è cosa nota vedere i ciclisti italiani scendere in strada con una casacca recante pesanti inserti bianchi, una consuetudine stilistica portata avanti ormai dalla metà degli anni novanta (e probabilmente motivata dall’intento di dare maggiore visibilità agli sponsor presenti su petto e maniche).
La divisa per i mondiali fiorentini si presenta con una maglia spaccata, completamente bianca nella parte superiore, e azzurra in quella sottostante. Altra novità è rappresentata dall’uso abbastanza visibile del colore nero, riservato ai fianchi e alla zona inferiore delle braccia.
I bordini delle maniche sono azzurri, mentre il colletto è completamente bianco, arricchito però all’interno da una banda tricolore. Sul busto trovano posto il logo di Castelli Cycling (lo storico scorpione inserito in un bollo rosso) e il caratteristico scudetto della Federciclismo, da alcuni anni strutturato in una forma simil-rettangolare. La casacca reca infine i marchi pubblicitari di Škoda Auto e Terme di Montecatini, main sponsor delle Nazionali azzurre a due ruote.
Nel retro, la divisa ripropone la stessa dicotomia bianco/azzurra vista nelle parte frontale. Qui, la porzione bianca sulle spalle permette l’inserimento del nome del ciclista (scritto con una font dal taglio abbastanza moderno) e, sempre da essa, si dipana una grande scritta ‘Italia’ in bianco, che pare quasi “affogare” nell’azzurro della schiena.
È inoltre presente una banda bianca per quasi tutta la lunghezza della colonna vertebrale, recante all’apice un piccolo fregio tricolore.
L’uso del bianco appare ancor più evidente nella versione destinata alle prove contro il tempo. Riguardo al resto dell’uniforme, la salopette è azzurra con inserti neri nella zona interna delle gambe, e con una nuova grande iscrizione ‘Italia’ lungo tutta la coscia destra; quella sinistra, come per tutte le squadre mondiali, è invece personalizzabile col logo della formazione professionistica di appartenenza dei singoli ciclisti.
La divisa del 2013 è sicuramente una delle più “bianche” mai sfoggiate dalla compagine azzurra negli appuntamenti mondiali, pur se proprio questo schema ha un precedente nella casacca usata a Madrid 2005, e poi indossata dalle varie selezioni juniores per gran parte del 2006: tale maglia (marchiata Sportful) appare molto simile a quella odierna, sia per il disegno che per il trittico di colori scelti.
Diversa è invece la situazione per quanto concerne Giochi Olimpici e Paralimpiadi dove, da Atene 2004 ad oggi, la nostra Nazionale si è stabilmente presentata con dei completi a predominanza bianca.
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Sul lato tecnico, la maglia realizzata da Castelli Cycling è stata ottimizzata per rendere al meglio in ambito agonistico. Tutti i capi indossati dai corridori azzurri sono stati testati in galleria del vento, e realizzati con un innovativo tessuto – denominato Aero Race 5.0 – capace di migliorare sensibilmente le prestazioni: secondo i dati dell’azienda, tutto ciò porta ad un risparmio di 20 Watt ogni 40km/h, e ad un conseguente vantaggio di 80 secondi all’ora rispetto alle casacche ciclistiche tradizionali.
Cosa pensate della nuova maglia 2013 della Nazionale italiana di ciclismo su strada? Condividete quest’approccio moderno, o vorreste un ritorno alle divise del passato?