“Vado via da questa Lega di m…”, è stata grossomodo questa la frase pronunciata da Aurelio De Laurentiis nell’assemblea della Lega di Serie A, convocata per discutere sui diritti tv e sulla possibilità di apporre un quarto marchio commerciale sulle divise da gioco (si conta anche quello del fornitore tecnico).
Era stato proprio il presidente del Napoli a proporre la modifica dell’articolo 72 delle NOIF, dopo che nel 2011 aveva ottenuto l’aumento dello spazio per gli sponsor da 250 a 350 cm². In quell’occasione dichiarò chiaramente la sua filosofia in merito: “Le auto di F1 sono tutte ricoperte di sponsor. Non capivo il motivo per il quale i club di calcio non potessero sfruttare la stessa possibilità”.
Non è un caso se il Napoli è l’unica squadra tra le cosiddette big a “sporcare” la maglia con due sponsor.
A quanto si apprende dall’articolo di Marco Iaria sulla Gazzetta dello Sport, il vulcanico patron degli azzurri ha perso la pazienza quando Rinaldo Sagramola, amministratore delegato della Sampdoria, gli ha fatto notare che il valore economico delle sponsorizzazioni non cresce automaticamente con l’aumento degli spazi. A supporto della sua tesi ha citato uno studio comparativo della Lega, dove si evince che Premier League e Bundesliga (campionati con un solo marchio sulle maglie) vanno meglio di Ligue 1 e Liga.
L’esito della votazione è stato di 10 club contro e 9 a favore (quorum a 14). “La proposta è stata discussa, ma per ora è stata accantonata” ha spiegato il presidente della Lega Maurizio Beretta.
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Il pericolo “tabellone pubblicitario” per ora è scongiurato, ma dopo l’apertura della FIGC agli sponsor sul retro maglia nei campionati minori ci attendiamo novità a breve. E, siamo sicuri, non piaceranno a tutti gli appassionati.