“Quel ramo del lago di Como, che volge… all’inguine!”. Queste le parole di Alessandro Manzoni se avesse potuto vedere e commentare le nuove divise del Como. Le maglie per la stagione 2013-2014 dell’ultracentenaria formazione lombarda, prodotte da Legea, sono infatti caratterizzate dalla serigrafia, impressa lungo il fianco sinistro, del perimetro inconfondibile del lago di Como.
Attualmente, la squadra comasca, denominata Calcio Como e fondata nel lontano 1907, è impegnata nel girone A di Prima Divisione Lega Pro, e non calca ormai da diversi anni i palcoscenici più prestigiosi del calcio italiano. I più dotati di memoria calcistica, tuttavia, ricorderanno una recente apparizione del Como in Serie A, all’epoca sotto la direzione di Enrico Preziosi, nella stagione 2002-03 chiusa al penultimo posto davanti al Torino e culminata con la retrocessione in Serie B.
Nonostante l’andamento poco esaltante della squadra, che riuscì a totalizzare soltanto 24 punti in 34 gare, e la retrocessione matematica giunta con parecchie giornate ancora da disputare, la stagione non fu del tutto priva di soddisfazioni, come il pareggio per 1-1 a Torino contro la Juventus campione d’Italia capace di raggiungere il Como soltanto al 90′ con un gol di Zalayeta e la vittoria interna per 2-0 ai danni della Roma di Capello.
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I meno giovani, invece, collegheranno la maglia azzurra del Como a grandi campioni del calibro di Paolo Rossi, eroe del mondiale ‘82 e di Stefano Borgonovo, lo sfortunato attaccante colpito da sclerosi laterale amiotrofica, scomparso di recente a soli 49 anni.
Passiamo alle maglie: anche per questa annata calcistica, il Calcio Como ha deciso di chiedere la collaborazione dei tifosi per la scelta delle nuove casacche, proseguendo il sodalizio iniziato la scorsa stagione con un sondaggio per scegliere il colore della terza maglia. Le opzioni candidate erano il granata, colore assunto nel lontano 1926 a seguito di una fusione con l’Esperia ma quasi mai utilizzato (tranne che per un breve periodo dell’era Preziosi che l’aveva ripristinato) e il rosso, colore predominante dello stemma della Città di Como nonché dello stemma societario; il popolo lariano si espresse a favore di quest’ultima opzione.
Questa volta, l’intervento dei tifosi è stato ancora più incisivo, e i supporter azzurri hanno potuto scegliere sia il modello che il design della prima maglia, votando tra quattro opzioni proposte dalla società.
L’opzione più votata è stata la B: una maglia simile a quella dell’ultima stagione in Serie A con ampio colletto bianco e serigrafia dello stemma comunale tono su tono (quella del 2002-03 presentava invece lo stemma societario nella stessa posizione); votata da ben 316 tifosi su un totale di 595 e-mail che sono arrivate alla società (secondo posto per la proposta A con 186 voti, gradino più basso del podio per la proposta C con 59 voti e fanalino di coda la proposta D con 34 preferenze soltanto).
Nonostante la scelta del modello con il colletto bianco, numerosissime e-mail dei sostenitori votanti contenevano indicazioni sulla serigrafia da applicare, aggiungendo che la maglia sarebbe stata più bella e rappresentativa con il disegno del lago di Como al posto di quello proposto dalla società. Per questo motivo, dimostrando una sensibilità e un’attenzione davvero encomiabili nei confronti dei propri sostenitori, il club ha deciso per un compromesso: modello della proposta B con colletto a polo bianco e serigrafia del lago della proposta A.
Ma le sorprese per i sostenitori comaschi non erano ancora finite; infatti tra tutti coloro che hanno inviato la loro preferenza è stato sorteggiato un fortunato tifoso (per la cronaca la vincitrice è Eva Biraghi) al quale è stata donata la nuova maglia ufficiale.
Procediamo ora alla descrizione dettagliata delle tre divise, realizzate dal partner tecnico Legea, con il quale la società Calcio Como ha prolungato la partnership per altri due anni. Già da un primo sguardo, ciò che balza subito all’occhio sono le linee semplici ed eleganti che caratterizzano i completi da gara, questo stile, come spiegato da Marco Gisolfi, responsabile marketing di Legea, è frutto della volontà dell’azienda di rievocare gli anni sessanta: epoca in cui il calcio era uno sport pulito, praticato anche a livello professionistico da uomini con una passione vera per il gioco.
La maglia casalinga, nel tradizionale azzurro, è contraddistinta da uno stile molto sobrio e lineare. La caratteristica principale della divisa è un ampio colletto bianco, simile a quello visto sulle maglie del Milan della stagione scorsa, che ben si accosta ai due spessi bordo-manica dello stesso colore. Il lavoro di Legea, si impreziosisce, come abbiamo già visto con la tanto acclamata serigrafia tono su tono del profilo del lago di Como; un dettaglio poco appariscente ed appena percettibile sul campo, ma che infonde al lavoro nel complesso, una forte nota di personalizzazione.
La divisa è combinabile con un pantaloncino bianco oppure azzurro a seconda delle esigenze; e si completa con calzettoni azzurri.
A sposarsi bene con lo stile tradizionale della maglia, anche il font scelto per le numerazioni, contraddistinto da uno stile tridimensionale di Maradoniana memoria che accresce l’effetto vintage di questa divisa.
Per le gare lontane dalle terre di Renzo e Lucia, invece, i lariani avranno a disposizione ben due diversi completi.
La seconda maglia è bianca, contraddistinta da un aspetto sicuramente meno tradizionale e più contemporaneo, presenta un colletto appena accennato dello stesso colore della maglia e due cuciture a vista che seguono i fianchi dei giocatori sviluppandosi dalle spalle alla vita. Un orlo dorato contorna le maniche e il bordo inferiore. Presente anche in questa versione, la serigrafia del lago di Como. Total white il completo, composto da pantaloncini e calzettoni bianchi.
Questa divisa deve ancora essere sfoggiata in campionato, per cui in attesa di immagini più dettagliate, passiamo al terzo completo.
La scelta fatta dai tifosi nella passata stagione non è dimenticata e viene confermato il rosso per la terza maglia. Il template è quello della prima divisa con colletto e bordo-manica in bianco e serigrafia del lago sul fianco sinistro. Riproposto anche lo stesso font vintage della prima maglia. I calzettoni rossi si combinano con un pantaloncino bianco in un elegante “spezzato”.
Lo sponsor principale è la casa automobilistica Volvo, che trova posto a caratteri cubitali al centro delle divise. Presente anche un co-sponsor: si tratta di Fox Town, il cui logo stampato su una toppa fa mostra di sé sotto il lettering Legea, e nella parte frontale dei pantaloncini.
I portieri chiamati a proteggere le porte comasche avranno a disposizione una maglia verde disegnata sullo stesso modello della prima e della terza divisa. Maglia che può essere abbinata a calzoncini neri con calzettoni verdi oppure formare un completo total green in pieno stile “goalkeeper del calcio inglese”.
In alternativa, gli estremi difensori lariani, possono scendere in campo utilizzando la divisa da trasferta rossa completata con pantaloncini e calzettoni dello stesso colore.
Le divise sono acquistabili presso lo store ufficiale online al prezzo di 55 € con un supplemento di 5 € per la personalizzazione. Chi invece preferisce toccare prima di comprare potrà rivolgersi al nuovissimo negozio Legea in città, dove trovare anche tutto il merchandising del Calcio Como.
Il biscione dei Visconti sulle divise dell’Inter, i vari riferimenti agli Scaligeri sulle divise di Verona e Chievo, la corazza dei legionari sulle maglie dell’Italia, la maschera di Tutankhamon su quella dell’Egitto, la maschera Maya sulla celebre maglia del Messico nel 1994, addirittura i bronzi di Riace sulle maglie della Reggina… in questi anni le occasioni per “ripassare” la storia di città e nazioni attraverso le maglie da calcio non sono sicuramente mancate.
Molto più rari invece i casi come questo del Calcio Como, in cui il quaderno di storia è rimasto nella cartella e si è aperto quello di geografia; cosa pensate di questi riferimenti sulle maglie da calcio? Vi sembrano superflui oppure contribuiscono a rendere più affascinante la maglia?
E infine, per liberare un po’ la fantasia, in quali altre realtà della nostra penisola sarebbe efficace l’idea di legare il contesto geografico alle divise della squadra?
Dedicato a Stefano Borgonovo.