C’era una volta la guerra delle due rose.
Era il 1455: i due casati degli York e dei Lancaster diedero inizio a una sanguinosa faida per ottenere il controllo della monarchia. La guerra durò 30 anni e dalla fine delle ostilità, grazie ad un matrimonio, scaturì la fusione dei due casati che diede vita alla dinastia dei Tudor. Quattrocento anni dopo, nel 1871, il quadro “The Battle of the Roses: Yorkshire V Lancashire” rappresentava la rivalità, quella sana che sta nel contendersi una palla ovale, delle due squadre che dominarono gli albori del rugby inglese.
Era lo stesso anno in cui la nazionale inglese fece il suo debutto contro la Scozia; quando gli inglesi si riunirono sportivamente sotto lo stemma della rosa rossa dei Lancaster – lo stemma che suggellò la fine della guerra delle due rose nel 1458 – e vestirono il completo bianco utilizzato dagli allievi di Lawrence Sheriff, il fondatore della Rugby School, per dar gloria alla nazionale britannica di rugby.
Non è chiaro se il connubio tra maglia bianca e rosa rossa fosse stato ricercato per riunire in un unica maglia i colori delle due casate reali degli York (il bianco) e dei Lancaster (il rosso) che si combatterono per trent’anni. Fatto sta che le nuove maglie della nazionale britannica di rugby, create dalla neozelandese Canterbury e che verranno usate nei test match autunnali e che portano al torneo Sei Nazioni 2014, ci riportano indietro nella storia ai primi placcaggi in terra d’Albione.
Il kit home è stato presentato lo scorso 8 ottobre come conclusione della campagna ‘England is all‘ a cui hanno partecipato, oltre ai giocatori della nazionale britannica, persone comuni provenienti dall’ambiente del rugby, dal semplice fan all’allenatore amatoriale: i cosiddetti ‘eroi non celebrati’ che con il loro supporto e la loro passione portano avanti il nome della nazionale inglese.
Per questo motivo il marchio Canterbury, che collaborerà con la nazionale della regina fino al 2016, ha deciso di coinvolgerli formando la Ultimate XV, la squadra di tutti quelli che vestono la maglia con la rosa rossa: «Indossare la maglia dell’Inghilterra è una grande fonte di orgoglio per i giocatori perché rappresenta l’identità, la nostra storia e il nostro patrimonio. Vogliamo che tutti si sentano parte di questa Inghilterra, che sentano un senso di appartenenza e di orgoglio per la squadra in modo da ispirare più persone a giocare e guardare il rugby» ha sottolineato il coach inglese Stuart Lancaster.
Una maglia semplice, totalmente bianca accompagnata da pantaloncini dello stesso colore e calzettoni blu notte. A spiccare sul petto sono la rosa rossa ricamata in alto a sinistra e il marchio dello sponsor tecnico, anch’esso in rosso, sulla sinistra. Il collo rotondo, disegnato secondo lo stile ‘loop 21’ di Canterbury, è corredato sul retro dalla croce di San Giorgio, mentre all’interno è stato integrato con degli inserti orizzontali rossi, che non sono solo arricchiscono esteticamente la maglia ma aumentano la resistenza della casacca nelle aree vulnerabili, riducendo notevolmente il rischio di strappi e lacerazioni.
Infine, le bordature delle maniche in blu notte a riprendere i calzettoni e il main sponsor, danno alla maglia e al kit l’iconica sobrietà tipica dell’aplomb inglese, con un design reso un po’ più sofisticato dalle cuciture in rilievo bianche, che disegnano il profilo maglia, realizzate in modo da resistere agli strappi. Insomma, «la nuova maglia continua ad onorare le orgogliose tradizioni dell’Inghilterra del rugby, mentre con un nuovo e moderno design, risponde alle esigenze del gioco a livello di élite» per dirla con le parole del CEO di Canterbury, Chris Stephenson.
Un ultimo dettaglio, infine, va ad arricchire la maglia e a dare continuità al kit successivo: l’area della maglia di ‘presa e di ammortamento’ della palla è stata decorata con una serie di strisce tono su tono, in modo da fare un ulteriore cenno al patrimonio del rugby inglese e riflettendo il tema a strisce bianche e rosse dell’alternate kit presentato, invece, lo scorso 23 settembre.
L’alternate kit cita apertamente il dipinto cui abbiano accennato all’inizio. La divisa del casato Lancaster riprende vita su una casacca dal forte richiamo vintage in cui le strisce rosse cingono la maglia bianca sulla quale spicca la rosa rossa ricamata in uno scudo con cuciture rosse e sfondo bianco. Le uniche due variazioni in questa trama a strisce sono rappresentate da una fascia più larga sul pannello frontale, in cui è inserito lo sponsor commerciale, e dall’area posteriore dedicata ad accogliere il numero dei giocatori.
Le maniche, sono anch’esse accompagnate dalla fantasia a strisce che si interrompono con una bordatura bianca molto spessa, mentre le spalle presentano degli inserti monocromatici rossi sui quali viene riportato il brand Canterbury. Colletto circolare rinforzato arricchito internamente da strisce bianche ed esternamente dalla croce di San Giorgio in negativo – bianco su rosso – e cuciture rosse in rilievo resistenti agli strappi sono i dettagli finali che completano l’originalità del modello. Il kit, inoltre, è corredato da pantaloncini blue navy e da calzettoni a strisce che riprendono fedelmente la fantasia della maglia.
«Quando si indossa la maglia dell’Inghilterra prima di una partita, si pensa sempre sui giocatori che sono stati lì prima di voi e le persone che hanno aiutato ad arrivare dove sei. Si desidera continuare la tradizione ed onorarla al meglio. Non vedo l’ora di avere la possibilità di indossarla di fronte a un pubblico di Twickenham tra poche settimane» ha sottolineato entusiasticamente l’ala inglese, Marland Yarde.
Infatti, questo kit verrà utilizzato nei test autunnali contro Australia, Argentina e Nuova Zelanda che si terranno a novembre. Mentre la prima maglia verrà indossata durante il prossimo Sei Nazioni. Tutte le maglie sono disponibili in edizione ‘Test’, che offre tutti i vantaggi tecnici necessari per giocare il rugby dei livelli più alti; in versione ‘Pro’, con l’aspetto più moderno e la vestibilità meno attillata; e in edizione ‘Classic’, che combina il design contemporaneo con un colletto a polo tradizionale.
Dunque, la rivalità che un tempo separò le persone viene ricercata e riletta in quella chiave sportiva che sta alla base del rugby e rivive sulle maglie della nazionale inglese con forza e decisione. Una rivalità che si esprime sul campo da gioco ma che unisce alla fine della partita e che diventa, così, valore identitario e sportivo da condividere. E’ un ritorno alle origini che non dividono più: perché quando i rivali si uniscono, un’intera nazione fa altrettanto con forza ritrovando se stessa.
Play with us and against them. (Gioca con noi e contro loro)
Be red an be white. (Sii rosso e sii bianco)
We all stand united. (Tutti stiamo uniti)
England is all. (l’Inghilterra è tutto)