Prendi la maglia della scorsa stagione (e delle ultime cinque). Sposta lo stemma della società posto al centro e allinealo tutto a sinistra. Rimpiazza, con il nome dello sponsor tecnico, il vuoto lasciato dal suddetto stemma. Ottimizza il tutto secondo la normativa della Lega Calcio per le divise da gioco della massima serie e il risultato (deludente) è garantito.
No, non è un art attack sul riciclo creativo o un compito per la scuola di grafica: è ciò che ha fatto l’U.S. Sassuolo Calcio per il primo esordio della storia in serie A. Come se essere promossi in serie A fosse un avvenimento quotidiano.
Barricati dietro lo slogan anti-iella “Maglia che vince non si cambia”, Sportika e Sassuolo hanno presentato – in versione reloaded – o ripresentato (scegliete voi il termine migliore) le divise per la stagione 2013-2014. In linea generale la descrizione dei tre kit sta nei primi 350 caratteri – spazi inclusi – di questo articolo, ma vediamoli nel dettaglio.
La prima maglia porta i colori sociali della squadra emiliana, nero e verde, alternati in strisce verticali che si interrompono ad altezza spalla e seguono, quindi, l’andamento delle maniche sulle quali è posto il marchio dello sponsor tecnico. Sulla manica destra è applicata anche la patch della serie A (l’unico segno, ahimè, della promozione del club dal campionato cadetto). Lo sponsor Mapei campeggia sulla maglia poco sotto il colletto a giro; lo stesso sponsor tecnico rimane centrato mentre lo stemma del club viene allineato a sinistra.
Il font bianco utilizzato per le parti testuali e numeriche è lo stesso della stagione passata.
I calzoncini sono neri con richiami verdi ai lati. Sulla coscia sinistra sono applicati il marchio dello sponsor tecnico (che ritroviamo anche sul retro di entrambe le cosce) e lo stemma del club. Su quella destra, il numero del giocatore. Infine, i calzettoni sono anch’essi neri con bordature nera, verde e bianca e con il marchio e nome del fornitore tecnico centrato sullo stinco e il nome della squadra sul polpaccio.
Il secondo kit (registrato però in Lega come third) è una uniforme a tinta unita blu Mapei, spezzata leggermente solo dalle cuciture a vista bianche che segnano il profilo della maglia: i marchi e lo stemma della squadra rimangono invariati sulla geografia della maglia, dei pantaloncini e dei calzettoni, così come il colore di riempimento di nomi e numeri.
Infine il terzo kit da trasferta, che si differenzia dai primi due innanzitutto per il bianco come colore dominante. Non cambia la disposizione grafica dei loghi, ma solo il riempimento di nomi e numeri che diventa verde. Cambia il collo, nero con bordatura verde, in versione polo senza bottoni.
I colori sociali sono altresì ripresi da strisce a punta poste sulle spalle e dalle bordature delle maniche. Le stesse strisce, con orientamento dal basso verso l’alto, le ritroviamo ai lati dei pantaloncini bianchi con numero riempito in verde. I calzettoni variano per la tinta bianca e bordature nera e verde.
Insomma, nonostante tutte le specifiche descrittive che si possano fare, si poteva fare un po’ di più per celebrare un minimo una promozione storica in serie A, anche per consolidare ulteriormente la collaborazione – dal 2008 – tra sponsor tecnico e società. Nel frattempo, se anche per voi vale il detto della maglia che vince non si cambia, le casacche dei neroverdi di Sasôl le trovate on line sullo store della società.
Nota a margine: sul sito di Sportika nella sezione che riguarda il Sassuolo, si legge che «per onorare questo splendido risultato [la promozione in serieA] ha voluto sviluppare una linea di prodotti esclusivi per l’allenamento e la rappresentanza con un design coordinato con l’apprezzatissima terza maglia».
Mal comune mezzo gaudio, per rimanere in tema di modi di dire. Speriamo solo che si siano ricordati di mettere da parte le divise utilizzate nella scorsa stagione per evitare di fare confusione!