Ad ottobre erano bastate delle indiscrezioni sulla prima maglia che la Selección Colombiana avrebbe indossato durante i mondiali di Brasile 2014 a far alzare il vento della polemica sulla Federación Colombiana de Futbol.
Ma del resto in mancanza dell’ufficialità si potevano solo fare questioni di lana caprina. Eppure è bastato un tweet di adidas Colombia, prontamente immortalato in uno screenshot, a dare una quasi conferma sulla maglia e a trasformare il vento della polemica basata sul gossip in una vera e propria tempesta: “Se non vi piace la nuova maglia della nazionale colombiana potete anche non comprarla, mandria di decerebrati. In Colombia siete solo bravi a criticare”.
Adidas Colombia, con cui la nazionale colombiana ha un contratto fino al 2022, si è prontamente scusata sullo stesso social network eliminando il tweet precedente e sottolineando che il pensiero espresso poc’anzi è scaturito da un errore e pertanto non riflette il pensiero dell’azienda.
Un mese dopo, quelle indiscrezioni che tanto avevano generato discordia sono diventate la realtà dei fatti e la nueva camiseta ha riacceso ancora una volta le polemiche dei tifosi colombiani: per i puristi la maglia non incarna pienamente la bandiera nazionale; al contrario i sostenitori del cambiamento apprezzano il nuovo look e ritengono che la presenza di certi dettagli sia molto interessante.
Il nuovo design della maglia attinge, infatti, ad elementi simbolici che rappresentano il paese sudamericano e che costituiscono l’omaggio alla Colombia. Vediamoli nel particolare.
Il colore dominante è il giallo con il quale siamo abituati a veder vestire la nazionale colombiana con costanza dal 1991 e che sembra elaborato in due tonalità, una più tenue e una più accesa: il risultato di questo effetto scaturisce dall’utilizzo di un tessuto traspirante sulla zona ascellare delle maniche.
Il dominio dell’amarillo fa da sfondo all’inserimento di dettagli rossi e blu navy: tra i due quest’ultimo spicca principalmente perché – oltre a riempire la fascia diagonale sul petto che fa da campo allo scudo della Federazione colombiana e che racchiude un watemark raffigurante il sombrero vueltiao, uno dei simboli più che più rappresentano la cultura colombiana – investe il pannello frontale della maglia con delle righe trasversali da destra a sinistra che partono dalle e terminano sulle cuciture dei profili maglia e che conferiscono dinamicità alla casacca.
Il blue navy viene inoltre ripreso sulle spalle dalle tre strisce adidas, dai bordi delle maniche e da un colletto a V che cita nel disegno la prima camiseta roja che adidas confezionò per la Selección nel 1985.
Il rosso, invece, è meno presente sulla geografia della maglia e lo si trova, oltre che nello stemma della Federazione, in una linea orizzontale che solca la parte alta della schiena. Un dettaglio che sarà il denominatore comune di tutte le federazioni sponsorizzate adidas nel prossimo torneo mondiale e che fa da altare ad un secondo elemento molto rappresentativo della Colombia: le ali del condor delle Ande, simbolo di speranza e di forza, che racchiudono i colori della bandiera colombiana e lo slogan con tanto di hashtag #UnidosPorUnPais con lo scopo di riflettere l’unità dei colombiani a sostegno della propria nazionale.
Ultimo dettaglio, ma non meno importante, è il ritorno del bianco, simbolo della pace, sulla divisa amarilla con inserti sul bordo maniche e sul colletto nonché sui pantaloncini e sui calzettoni che completano il kit: molto semplici i primi, con dettagli in blue navy sui bordi e sui lati; un più più elaborati i secondi che invertono la geometria delle linee presenti sulla maglia e riuniscono tutti e quattro i colori della nazionale.
Una divisa, dunque, che sviluppa un concept ben preciso e che vuole essere la spinta motivazionale a lasciare un segno in questo torneo, considerando che la Colombia non accedeva alla fase finale di un campionato mondiale da 15 anni (Francia ’98 fu l’ultimo disputato dai sudamericani). Per questo motivo adidas ha voluto portare su una maglia tutto ciò che è motivo di orgoglio nell’essere colombiani, ha sottolineato il presidente di adidas Colombia, Federico Sarmiento.
La nuova maglia non è solo una casacca, ma è soprattutto un invito esteso a tutti i connazionali a supportare la propria rappresentanza e affermare la propria identità a livello mondiale.
Tuttavia, se gli intenti erano i migliori, la casacca che doveva unire il popolo colombiano pare non abbia avuto un appoggio plebiscitario, incontrando soprattutto l’avversione per questa nuova camiseta da parte dei tradizionalisti.
Una maglia oggetto di critiche ed ironie di qualsiasi genere. Una maglia che, nonostante i simboli utilizzati, più che riflettere la cultura colombiana, sembra veicolare – nel layout cromatico finale – un’altra identità, quella ecuadoregna. Inoltre il blu è troppo scuro rispetto all’azzurro e poi, se il motto della nazionale è “Per il tricolore, o niente” (Por la tricolor o nada), allora la maglia per alcuni non è stata disegnata da un colombiano: “Perché sulla divisa compare il bianco che non è sulla bandiera? Non è un problema di progettazione ma di identità!”, affermano i sostenitori di questa tesi.
Eppure, la divisa colombiana del 1945 era bianca. Se non altro i pantaloncini di questo colore possono essere un segno di rievocazione della tradizione calcistica. Ma è anche vero all’epoca la FIFA non esercitava pressioni sulle federazioni nella fase di creazione delle divise che devono rientrare all’interno di alcuni parametri di riferimento (che in poche parole sono “tutte chiare” o “tutte scure”) in modo da garantire la massima distinguibilità in campo.
Strano però che il popolo colombiano, oltre che sullo stile della maglia, non abbia anche polemizzato sulla variazione del prezzo della camiseta amarilla che va dagli abbordabili 169.000 pesos (circa 65euro) per la il modello con tecnologia climacool, ai 449.900 pesos (circa 173euro) della maglia con tecnologia adizero, la stessa utilizzata dai calciatori in campo.
Ma di certo la qualificazione al torneo mondiale farà comunque da traino alle vendite di questa maglia. A meno che le vendite della prima casacca non verranno surclassate da quelle della probabile nuova camiseta roja.
Già perché secondo indiscrezioni trapelate sui quotidiani colombiani, una seconda maglia rossa, simile a quella usata ad Italia ’90, dovrebbe essere presentata prossimamente, forse nel mese di febbraio. Tuttavia non è una notizia ufficiale e non sappiamo se ti tratti di una maglia di allenamento. Nel frattempo le polemiche saranno cessate o magari saranno solo in attesa di essere riaccese.
Fatto sta che non resta che aspettare il prossimo 14 novembre, quando la Selección sfiderà il Belgio in amichevole a Bruxelles, per vedere indossata questa maglia che fino fino ad ora tutto ha fatto tranne che tenere uniti i colombiani per il proprio paese.