Ad agosto, in occasione dell‘annuncio da parte della Lega Serie B del nuovo top sponsor NGM, avevamo accennato alla possibilità che le pubblicità potessero comparire anche sui pantaloncini delle divise dei 22 club del campionato cadetto. Tre mesi dopo questa possibilità è diventata certezza con l’ufficialità dei nuovi sponsor che fanno ingresso nella famiglia della serie B.
Oltre a Gatorade e Sixtus Italia (partner ufficiali), che saranno presenti nei vari strumenti di comunicazione della Lega Serie B, si aggiungono altri due marchi: Dacia che sarà top sponsor della Lega Serie B e Came, azienda trevigiana leader nella domotica, che diventa il top sponsor del campionato serie B Eurobet e che comparirà sui calzoncini di tutte le divise del campionato cadetto.
L’operazione rientra all’interno del “progetto B Club” già annunciato a luglio scorso dai vertici di Lega, un progetto di marketing associativo che nasce dall’idea di lanciare un piano di sviluppo commerciale della Lega e generare nuovi introiti per tutte e 22 le squadre della serie B: «[Il progetto] B Club – spiega il presidente Andrea Abodi – rappresenta una forma di marketing avanzato, nello spirito che ci contraddistingue di innovazione e di supporto ai club che, grazie a questa operazione, incrementano le proprie risorse economiche. Un progetto che ha raggiunto i numeri che ci eravamo prefissati in questa prima stagione.». Lo scopo, quindi, è quello di valorizzazione commerciale del prodotto Serie B, incrementare i ricavi dei singoli club e sviluppare congiuntamente l’offerta commerciale Club/Lega.
L’idea della sponsorizzazione sui calzoncini non è cosa nuova per il calcio italiano. Il pionere in tal senso fu il presidente dell’Udinese Calcio, Teofilo Sanson, che nella stagione 1978-1979 fatto inserire il marchio dell’azienda di famiglia sul pantaloncini della squadra friulana. In effetti, all’epoca non c’era di fatto una norma nel regolamento federale che vietasse la sponsorizzazione sui pantaloncini, ma si limitava solo alle maglie. Tuttavia, la Federcalcio decise di bloccare l’iniziativa dopo poche partite.
Per quanto riguarda la serie A, lo sponsor commerciale sui pantaloncini è ancora vietato. Il campionato cadetto, invece, ha potuto godere di un periodo di sperimentazione nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010 durante i quali fu consentita la pubblicità di un solo sponsor anche sui pantaloncini, ma solo sul davanti e a condizione che la superficie occupata dalla stessa non superasse i 40 cm². In base a questa concessione, alcuni sponsor iniziarono a comparire sui kit di Torino, Empoli, Triestina e Novara.
Nella stagione in corso, a provarci in stile Udinese è stata la Reggina Calcio che aveva apposto il marchio Clima Control sul pantaloncini, repentinamente eliminato in quanto “a seguito degli accordi in tema di rivendita degli spazi pubblicitari raggiunti dalla Lega Serie B con l’advisor esclusivo RCS Sport – si legge in un comunicato della società calabrese – lo spazio precedentemente destinato sarà di pertinenza esclusiva dell’organismo collegiale del campionato cadetto”.
Dunque, se prima la sponsorizzazione sui pantaloncini poteva essere a discrezione della società che decideva di vendere lo spazio pubblicitario, adesso è diventata obbligatoria per tutti i club cadetti che entrano a far parte di un modello gestionale capace di coniugare le politiche delle 22 società con lo sviluppo del valore aggregato della Lega e del campionato. Come se non bastasse, nelle prossime settimane verrà ufficializzata anche l’ultima posizione di top sponsor che completerà il piano di sviluppo della strategia commerciale della Lega e che porta avanti il cammino di riforme promosso dal presidente Abodi.
Nel frattempo di accertare se questo piano di marketing possa avere effetti benefici per le casse dei club di serie B, noi attendiamo il riscontro visivo sul campo e di come peserà graficamente il nuovo sponsor nel layout dei vari kit.