“Da un appello accorato, fatto col cuore e la passione di chi segue il calcio da quarant’anni, nasce il nuovo progetto per salvare il calcio a Foggia.”
Queste le parole che sul sito ufficiale del Foggia Calcio descrivono nel miglior modo la mission della giovane squadra pugliese e sintetizzano ciò che è stato fatto per non dilapidare un patrimonio fatto di quasi cento anni di storia, di una gloriosa tradizione calcistica e del calore di migliaia di tifosi appassionati.
Giovane squadra, dicevamo, ma solo dal punto di vista anagrafico; il Foggia Calcio S.r.l. infatti, è una società fondata nell’agosto 2012, aderendo all’art. 52 comma 10 delle Norme Organizzative Interne Federali della Figc in seguito all’esclusione dai campionati professionistici dell’Unione Sportiva Foggia, ma è considerata dalla tifoseria la naturale continuazione dell’U.S. Foggia, di cui eredita la lunga storia e la casa: lo stadio Pino Zaccaria e, naturalmente, le maglie rossonere.
Ciò che invece la nuova società non ha potuto ereditare, col rammarico di moltissimi appassionati e tifosi, è l’amatissimo stemma con i Satanelli, il caratteristico emblema che vede raffigurati al suo interno due diavoli rossoneri con il pallone al piede.
Il celebre stemma è di proprietà dell’US Foggia, società ancora in essere ma che, non essendosi iscritta al campionato di Prima Divisione di Lega Pro 2012-2013 si ritrova oggi in Terza Categoria. Va detto che lo stemma in parola non può essere definito lo storico simbolo del Foggia dal momento che la sua prima apparizione sulle casacche rossonere è piuttosto recente. Nonostante ciò lo stemma con i Satanelli, a causa della sua particolarità dovuta all’insolita forma circolare e al simpatico disegno dei due diavoli, era uno scudetto unico nel panorama calcistico italiano.
Ad accrescere la sua popolarità tra tifosi e appassionati di calcio ha contribuito in maniera decisiva il fatto di essere entrato nell’immaginario collettivo come simbolo del leggendario Foggia di Zeman, una squadra che sulle ali di un 4-3-3 spiccatamente offensivo, divenuto proverbiale biglietto da visita dell’allenatore boemo, e di un gioco esclusivamente votato all’attacco, riuscì a vincere il campionato di Serie B nella stagione 1990-1991. Il Foggia di Zeman fece divertire e parlare di se anche nelle successive stagioni di Serie A, arrivando addirittura a sfiorare l’accesso in Coppa UEFA nel 1993-94.
L’attuale società si identifica con uno stemma differente da quello rivendicato, ma non privo di riferimenti storici.
La forma a scudo con bordo nero è attraversata orizzontalmente da un nastro, sul quale è impresso il nome della società, che divide lo stemma in due sezioni. La sezione superiore è caratterizzata dalle tradizionali strisce rosso-nere della divisa, e richiama l’emblema societario utilizzato dal 1974 al 1984, formato da uno scudo con tre strisce verticali rossonere. Nella sezione inferiore, invece, sono collocate le tre fiammelle, simbolo che compare anche nello stemma della città di Foggia e che richiama la storia della Santa Patrona della città pugliese: la Madonna dai sette veli.
Anche questo simbolo era già presente sugli stemmi societari precedenti a quello con i Satanelli, in particolare è stato utilizzato dal 1920 al 1973 e dal 1984 al 1990. Le tre fiammelle inoltre, ornavano la maglia celebrativa dei novant’anni della squadra rossonera, confezionata da Mass nella stagione 2010-11.
Analizzando lo stemma sotto questa luce è evidente che esso racchiude tutti gli elementi che hanno segnato il simbolo della squadra dalla fondazione a oggi, eccezion fatta per i Satanelli.
Dopo aver brevemente illustrato le vicende che hanno portato alla fondazione della squadra, passiamo alla descrizione delle nuove divise del Foggia, prodotte quest’anno dalla ditta nostrana Acerbis.
L’azienda lombarda è molto orgogliosa della partnership instaurata con la squadra rossonera, e i suoi vertici non hanno mancato di esternare questo sentimento anche durante la presentazione delle nuove divise da gioco che rappresenteranno il Foggia nel girone B del campionato di Seconda Divisione Lega Pro. Franco Acerbis ha commentato così: “Siamo entusiasti del connubio creato con il Foggia e crediamo fortemente che la squadra possa andare in alto. Ci siamo impegnati con il Foggia quando ancora non era sicuro il ripescaggio in Lega Pro e noi non abbiamo mai sponsorizzato, per scelta, squadre dilettantistiche. Questo la dice lunga su quanto crediamo in questo progetto. Da poco ci siamo avvicinati al calcio e il nostro materiale è studiato appositamente per le caratteristiche di un calciatore. Con la società abbiamo costruito dettaglio per dettaglio questa maglia per venire incontro a tutte le esigenze, compresa la scritta interna alla maglia tanto voluta dal dirigente Lo Campo”.
La scritta a cui ha fatto riferimento il fondatore di Acerbis, è una frase in dialetto foggiano inserita all’interno delle divise: “U’ Fogg èje nu’ squadron!”.
La maglia casalinga è a strisce rossonere, come da tradizione, intervallate a loro volta da linee sottili: rosse sulle strisce nere e nere sulle strisce rosse. Una soluzione già adottata da Acerbis per la Cremonese lo scorso anno e che ritroviamo anche nelle attuali maglie del Milan, però solo sulle righe rosse. Il colletto a polo è nero con un bordino rosso che ne segue il perimetro, ed è chiuso nella parte centrale da una punta triangolare; anche qui tornano in mente le divise adidas con cui il Milan di Zaccheroni vinse il sedicesimo scudetto nella stagione 1998-99.
Lo stemma societario, precedentemente descritto, trova spazio nella parte sinistra del petto, mentre il main sponsor Wuber, è impresso nella zona centrale della maglia. Il lettering dello sponsor tecnico figura appena sotto il colletto e il logo dell’azienda è apposto sulle spalle dei calciatori, giallo con bordo nero. Sul braccio destro, come di consueto è applicata la patch della Lega Pro. Le numerazioni bianche, segnate da uno stile piuttosto classico, non si inseriscono in un retro monocolore, soluzione che rappresenta spesso il tallone d’Achille delle divise strisciate; anche sul retro della divisa infatti, troviamo le tradizionali strisce rossonere.
La divisa di casa si completa con pantaloncini neri e calzettoni, anch’essi neri ornati nella parte frontale dallo stemma societario. All’occorrenza, tuttavia, la squadra scende in campo con la divisa casalinga composta da pantaloncini e calzettoni bianchi.
La seconda casacca, completamente bianca, è caratterizzata da un colletto a girocollo chiuso da una piccola bandiera tricolore, e da un piccolo rettangolo nero contenente quattro stelle dorate che scende verticalmente verso il petto. La maglia presenta dei “graffi” rossoneri al centro del petto, che fanno da contorno al main sponsor Wuber. Il lettering dello sponsor tecnico è inserito in obliquo lungo la spalla destra, mentre non cambia la posizione dello stemma societario rispetto alla versione home. Le numerazioni, che presentano le tre fiammelle in negativo nella parte bassa, sono nere. La divisa si completa con pantaloncini e calzettoni completamente bianchi.
Previste anche tre diverse divise per i portieri. Gli estremi difensori pugliesi potranno infatti scendere in campo con una divisa completamente blu, azzurra oppure verde.
La maglia è realizzata sullo stesso modello di quella da trasferta, e presenta anche le linee curve rossonere attorno al main sponsor; tuttavia in queste colorazioni risaltano il colletto bianco e i due inserti in tessuto ad alta traspirazione disposti lungo i fianchi anch’essi in bianco. La forma delle spalle, sulle quali è ricamato il logo di Acerbis dorato, è sottolineata da cuciture a vista. Il lettering di Acerbis è inserito diagonalmente lungo la spalla destra mentre allo stemma societario è riservata la stessa posizione occupata nelle due divise dei giocatori di movimento. In bianco il numero 1 e il numero 12 riservati ai portieri; una prassi purtroppo sempre più abbandonata nelle categorie superiori, che non possono più vantare, a differenza della Lega Pro, il fascino delle numerazioni dall’uno all’undici.
Questa la situazione sul fronte foggiano per quel che riguarda stemmi, simboli e divise: qual è la vostra posizione? Vi piaceva di più lo stemma con i Satanelli oppure siete soddisfatti di quello adottato dalla nuova società? E cosa ve ne pare delle nuove divise firmate Acerbis?