Il loro simbolo è da sempre il Leone di San Marco, ma vista la travagliata storia del calcio veneziano, fatta di tante cadute ma di altrettante risalite, si potrebbe associare il Venezia alla figura mitologica dell’Araba fenice, il mitico uccello egizio sempre in grado di rinascere dalle proprie ceneri.
La turbolenta epopea calcistica della città di Venezia, infatti, ha visto in poco più di un secolo il succedersi di una moltitudine di diverse realtà, delle quali il Foot Ball Club Unione Venezia ha raccolto il testimone.
La prima società sorta nel capoluogo veneto fu il Venezia Football Club, agli albori del XX secolo; fondata nel lontano 1907, la società venne ribattezzata Associazione Calcio Venezia nel 1919.
Le divise, in questa prima era del calcio veneziano erano nero-verdi; la prima muta in queste colorazioni a strisce verticali fu commissionata dagli stessi fondatori al termine della prima stagione, con l’intento di abbandonare le maglie rossoblù utilizzate fino a quel momento; si narra che dietro questo cambiamento ci fu la volontà di distinguersi dalla squadra di Genova, che utilizzava già quei colori, a causa della storica ostilità tra la città ligure e la Serenissima Repubblica di Venezia; ma non sappiamo quanto di questo sia vero e quanto leggenda.
Ciò che è sicuro invece, è che soltanto nel 1987, in seguito alla fusione con l’Associazione Calcio Mestre vennero alla luce le iconiche divise arancioneroverdi, amate dalla generazione di appassionati cresciuti con il calcio degli anni ’90 che le hanno viste indossare da grandi calciatori del calibro di Christian Vieri e Alvaro Recoba.
Questa fusione comportò anche il cambio nella denominazione societaria che divenne VeneziaMestre e solo due anni più tardi, i veneti riassunsero la denominazione di Associazione Calcio Venezia 1907 che mantennero fino al fallimento avvenuto nel 2005.
Furono proprio questi gli anni più memorabili della recente storia del Venezia: la squadra veneta infatti, si è guadagnata sul finire degli anni ’90 la simpatia di molti appassionati anche grazie alle divise sempre particolari sfoggiate dai propri giocatori.
Sicuramente da ricordare le casacche firmate Kronos indossate nella Serie A 1998-99: una maglia completamente nera arricchita nella parte superiore destra da una fantasia arancio-verde che formava la figura stilizzata di un leone. Lo stesso modello, degno per la sua particolare fantasia di una nazionale africana, è stato prodotto anche nella versione da trasferta, con il colore bianco al posto del nero.
La stagione 1999-2000, fu contrassegnata da un fatto particolare: la scarsa presenza dell’arancione nella prima versione della maglia presentata dalla Kronos, provocò una dura reazione da parte dei tifosi, che costrinse società e sponsor tecnico a ritirarla. La squadra nella prima parte della stagione scese in campo con divise completamente verdi con colletto e rifiniture arancio. In seguito ne fu introdotta un’altra a strisce verticali arancio-verdi con palo centrale nero, una divisa che ricorda come vedremo tra poco, la nuova third firmata HS Football. Particolare in questa stagione anche la maglia da trasferta, totalmente bianca ma con strisce verticali verdi che sfumavano verso la parte superiore della maglia.
Degna di nota anche la divisa della stagione 2000-01. La maglia nera presentava delle righe orizzontali molto spesse ai margini delle quali erano inserite strisce più sottili arancio-verdi.
Tra le numerosissime divise particolari del calcio veneziano, ricordiamo anche la terza maglia della stagione di Serie B 2003-04, prodotta da Sportika. Una maglia partita nella quale il nero lasciava spazio ai colori arancio e verde. Consegnata poi alla storia la tenuta della stagione successiva, che nella partita Venezia-Ternana del febbraio 2005 “costrinse” i giocatori umbri a scendere in campo con divise da allenamento a cui erano stati aggiunti i nomi con un pennarello poco prima dell’inizio della partita, creando “pezzi da collezione” che furono poi venduti ad un’asta di beneficenza. La maglia dei veneti era completamente nera con due inserti colorati, su un fianco verde e sull’altro arancione.
Negli anni successivi, i più tristi del calcio veneziano, venne adottata definitivamente l’attuale denominazione, in seguito ad un nuovo fallimento che interessò la Società Sportiva Calcio Venezia nel 2009.
Dal punto di vista calcistico, nell’ultimo periodo, si sono viste un po’ tutte le categorie dalle parti di Venezia: campionati di Serie A a cavallo degli anni Novanta e Duemila, diverse stagioni in Serie B fino al 2005, l’inferno della Serie C2 e la risalita in Serie C1; periodo di saliscendi culminato addirittura con la caduta nei dilettanti, nel 2009 a seguito della rifondazione della Società con il nome di Foot Ball Club Unione Venezia. Gli anni più recenti tuttavia hanno segnato l’ennesima rinascita arancioneroverde, ornata da ben due promozioni in due stagioni consecutive che hanno permesso ai veneti di giocare l’attuale campionato nel girone A della Prima Divisione di Lega Pro, continuando la trionfale campagna di risalite che non sembra volersi arrestare.
Sul fronte delle divise da gioco, questa stagione è segnata da numerose novità per l’Unione Venezia; non solo per il contest “TreColoriDaAmare” in pieno svolgimento, ma anche per il cambio di sponsor tecnico, con HS Football che subentra a Puma, e per il restyling dello stemma societario intrapreso nel corso dell’estate.
Analizziamo quindi queste numerose novità andando con ordine.
Abbiamo già parlato la scorsa primavera del contest “TreColoriDaAmare”, lanciato da VeneziaUnited, il supporters trust del FBC Unione Venezia: una selezione che mira all’adozione da parte del FBC Unione Venezia di un disegno unico, originale e costante in grado di caratterizzare nel tempo la maglia arancioneroverde, proponendo come caposaldo che verde e arancione non prevalgano mai uno sull’altro, così da rappresentare allo stesso tempo entrambe le anime unite nella stessa entità: il nero-verde del Calcio Venezia, e l’arancione-nero del Calcio Mestre.
La fase finale del contest prevedeva la votazione dei tifosi direttamente allo stadio, ma il ritardato esordio al Penzo ha reso per ora impossibile questa dinamica, imponendo un rallentamento al programma previsto.
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Per questa ragione, il primo turno della votazione avverrà soltanto domenica 24 novembre, quando i tifosi potranno scegliere tra le 10 proposte home e le 5 proposte away selezionate da centinaia di tifosi e appassionati attraverso il sondaggio on line; le due maglie più gettonate per ciascuna categoria, si giocheranno il ballottaggio la successiva partita casalinga. I risultati saranno poi presentati alla società con la richiesta che le proposte vincenti vengano adottate a partire dalla prossima stagione.
In questo contesto segnato dalla necessità di un modello e di colori unici, in grado di unire definitivamente sotto lo stesso stendardo tutti i sostenitori del calcio veneziano, il compito di creare le nuove divise è quanto mai complicato; a cimentarsi in questa difficile impresa è la giovane azienda HS Football; brand che ha visto in questa stagione il duplice esordio in Serie A e in Europa firmando i completi dell’Udinese di Guidolin, e che ha siglato un accordo per i prossimi tre anni con la società veneta.
Il titolare di HS Football, Massimiliano Ferrigno, non sembra sentire il peso di tale compito, percependolo piuttosto come un’affascinante sfida per la sua dinamica azienda. Così l’ex calciatore al momento della sottoscrizione dell’accordo: “Per noi è motivo di grande orgoglio essere stati scelti dall’Unione Venezia: questo nome già prestigioso, che rappresenta una delle città più affascinanti e conosciute al mondo, è oggi reso ancora più importante grazie alla promozione della Società in Lega Pro Prima Divisione”.
Non meno entusiasta, la dirigenza dell’FBC Unione Venezia: “Siamo molto soddisfatti di aver iniziato una nuova collaborazione con HS Football – ha dichiarato infatti il DS dei veneti Andrea Gazzoli – una società italiana, giovane ma qualificata che ha il suo punto di forza proprio nella qualità del prodotto e nella cura del dettaglio”.
Concentriamoci quindi sui primi frutti di questa nuova partnership, e cioè le nuove divise dell’Unione Venezia 2013-2014: ciò che balza subito all’occhio, osservando il lavoro firmato HS Football, è il radicale cambio di stile rispetto alle divise Puma della stagione scorsa, con modelli caratterizzati da un disegno più lineare e sobrio, meno colorati e appariscenti dei precedenti. Osservando più da vicino nuove divise in tutti i dettagli, notiamo che è stato scelto un unico modello per tutti e tre i completi da gara, un disegno semplice e con pochi fronzoli caratterizzato da uno scollo a V molto pronunciato e da una vestibilità piuttosto aderente. Un dettaglio comune a tutti e tre i kit dell’Unione Venezia è una frase ricamata dietro il colletto: “L’Unione è la nostra Forza” frase che vuole ancora una volta ribadire il concetto di coesione e attaccamento alla maglia e ai colori.
La divisa casalinga dell’Unione Venezia ha subito un cambiamento netto rispetto alla passata stagione. Il nero, infatti, subentra al verde come colore principale della maglia accompagnato da un quarto colore, il bianco, che va a connotare l’ampio scollo a V, facendolo risaltare particolarmente nel contesto della maglia.
Il disegno che caratterizza la divisa richiama quello del nuovo stemma societario di cui parleremo tra poco. Esso consiste in una triplice fasciatura orizzontale che riprende i colori sociali. Il motivo cerchiato, che ricorda quello tipico delle maglie della Sampdoria, inizia con una fascia arancione posta appena sotto lo stemma societario, ne segue un’altra leggermente più larga di colore nero, nella quale si inserisce il main sponsor Casinò di Venezia, e termina con una banda verde dello stesso spessore di quella arancione. Il logo dello sponsor tecnico HS, di colore bianco, si trova sulla parte destra del petto, mentre le frecce a pallini del brand friulano, anch’esse di colore bianco, fanno mostra di sè sulle spalle.
Come spesso accade alle maglie realizzate da produttori che inseriscono loghi di vario genere sulle spalle, questi ultimi finiscono per cozzare con le patch di turno, in questo caso quella del campionato di Lega Pro, che deve essere così sovrapposta ai loghi stessi, creando un effetto tutt’altro che ordinato. La scritta ricamata dietro al colletto è in bianco, così come le numerazioni. Completamente neri i pantaloncini, eccezion fatta per lo stemma societario posto sulla gamba sinistra e i marchi dello sponsor tecnico di colore bianco. Calzettoni totalmente neri completano una divisa che vede quindi l’utilizzo del verde e dell’arancione soltanto sulla maglia.
Nelle gare in trasferta, gli undici allenati dall’ex calciatore (anche del Venezia) Alessandro Dal Canto, scenderanno in campo con una divisa speculare a quella appena descritta, ma con il colore bianco che va a sostituire il nero. La frase ricamata dietro il colletto e le numerazioni sono di colore nero, così come i vari loghi dello sponsor tecnico.
Molto particolare, infine, la terza maglia, che si distingue dalle due appena analizzate proponendo una grafica completamente diversa, anche se realizzata come già detto, sul medesimo modello di base. La divisa presenta nella parte frontale un disegno simile ad una croce arrotondata di colore verde con una spessa bordatura nera. Sul braccio orizzontale di questa croce si inserisce il main sponsor, mentre ai lati del braccio verticale, appaiono due strisce di colore arancione, dallo spessore leggermente inferiore.
Sul retro, le strisce verticali sono presenti soltanto nella parte inferiore, lasciando spazio nella zona delle spalle ad uno sfondo completamente nero sul quale risaltano le numerazioni in bianco e la frase ricamata sotto il colletto. Il colletto bianco è identico a quello della divisa home, mentre il logo di HS questa volta si trova al centro del petto. Nelle maniche troviamo tutti e tre i colori sociali: la base è nera, con una banda verde che segue la linea delle spalle all’interno della quale ritroviamo le frecce bianche di HS, all’arancione sono invece riservati gli spessi bordomanica. I pantaloncini sono neri, ma a differenza di quelli della divisa casalinga, presentano un orlo arancione.
Totalmente neri invece i calzettoni, che completano una divisa davvero particolare, che non può essere definita una strisciata e nemmeno una crociata, rappresentando un ibrido che sicuramente farà discutere tifosi e appassionati.
Ma le novità per questa stagione non sono finite: l’Unione Venezia infatti, si aggiunge alla lista delle numerose squadre che hanno apportato modifiche allo stemma societario.
Il restyling è stato molto consistente e il vecchio stemma societario più che ritoccato è stato letteralmente sostituito da una nuova versione, dall’aspetto molto classico ed elegante, disegnata dallo studio GRG Design. Il nuovo disegno consiste in uno scudo che riprende la forma, semplice e geometrica, del vecchio logo degli anni ’50. L’immagine del leone di San Marco, emblema della città lagunare nonché della Regione Veneto, è stato ridisegnato sul modello di quello presente sulla Porta Carta di Palazzo Ducale, in sostituzione del leone raffigurato frontalmente ispirato a quello dello stemma comunale che ornava la precedente versione.
I colori societari, che non potevano certo mancare, riempiono tre fasce dello stesso spessore in una combinazione identica a quella delle nuove divise da gioco. Le tre fasce sulle quali campeggia il leone alato, attraversano lo stemma dividendolo orizzontalmente in due sezioni: in quella superiore è inciso il nome della società, mentre in quella inferiore, la più ridotta, trova spazio l’acronimo FBC; il font scelto, Jupiter Pro, ispirato agli antichi caratteri veneziani, vuole rimandare alla storia della città. Il contorno dello stemma è in nero bordato oro.
Sono state presentate anche due diverse versioni dello stemma, utilizzate nella promozione della campagna abbonamenti e per promuovere la Gold Card dell’Unione Venezia. Entrambe presentano lo stesso disegno dello stemma originale, ma utilizzano diversi colori: nero e oro nella prima e bianco e oro nella seconda. Va detto che per il momento, la sola versione utilizzata per l’abbigliamento da gara è quella nei colori tradizionali, ma chissà quale sarebbe la reazione della tifoseria nel vedere queste speciali versioni monocromatiche sul petto dei propri beniamini, assecondando una tendenza sempre più diffusa.
Qual è il vostro giudizio sul cambio di look dell’Unione Venezia? Preferite questa versione in nero oppure preferivate la versione Puma più colorata? E cosa ne pensate del nuovo stemma societario: passo avanti o passo indietro?