Giunta alla quarta partecipazione ad una fase finale di un Campionato Mondiale di calcio, la nazionale iraniana ha presentato i kit con i quali affronterà l’avventura brasiliana dal prossimo 16 giugno, giorno in cui giocherà la partita d’esordio contro la Nigeria.
Le nuove divise sono state realizzate dal brand tedesco Uhlsport, che nella prossima edizione dei mondiali sponsorizza solo l’Iran, e sono state svelate nel corso di una cerimonia all’Olympic Hotel Drsaln.
Due divise le cui maglie attingono a due differenti template utilizzati dal marchio tedesco. La maglia casalinga, infatti, è basata sul modello Uhlsport Liga Template, recentemente impiegato per la realizzazione della maglia da trasferta del Monaco 1860. La prima maglia del Tim Mellì è, dunque, essenzialmente bianca con dettagli in verde e rosso a comporre i colori della bandiera iraniana. Sul pannello frontale fa capolino una striscia rossa orizzontale che parte dalla manica sinistra, attraversa il petto ma si ferma a ridosso dell’altra manica.
Un disegno a V in bianco interrompe questa banda rossa all’altezza del collo, dando l’illusione di uno scollo a V ma sostanzialmente si tratta di un inserto che va ad impreziosire e ad interrompere un colletto a giro bordato in verde. Lo stemma dell’IRIFF, la Federazione Calcistica della Repubblica Islamica dell’Iran, è apposto direttamente sul campo bianco della maglia, quest’ultimo decorato nella parte inferiore da un watemark che raffigura il ghepardo asiatico, anche detto cheetah.
Il kit viene completato da pantaloncini e calzettoni bianchi con questi ultimi a riprendere letteralmente la bandiera iraniana.
Un colore più intenso e dettagli grafici più evidenti, invece, caratterizzano la maglia da trasferta degli iraniani. Il rosso della casacca e il verde del bordo maniche e del girocollo sono i colori che riempiono il template Match Uhlsport 14-15, un modello diverso rispetto alla maglia casalinga.
Anche qui compare il watemark del ghepardo asiatico, ancora più evidente e più grande rispetto alla maglia casalinga ma questa volta incorniciato parzialmente da una grafica geometrica fatta di rettangoli allineati orizzontalmente e verticalmente. Il kit si completa con pantaloncini rossi e calzettoni a riprendere tutti e tre i colori della bandiera iraniana.
Queste, dunque, le divise che gli iraniani indosseranno nel prossimo mondiale brasiliano e che, visto il disegno del ghepardo su di esse, avranno anche lo scopo di sensibilizzare gli spettatori di tutto il mondo verso l’estinzione di questa specie animale.
Sulla questione del watemark, tuttavia, è stato sollevato un leggero alone di mistero rispetto al fatto che avrebbe potuto violare il regolamento FIFA.
Secondo la stampa iraniana la FIFA avrebbe posto il veto sul disegno attraverso una lettera in cui spiegava che far comparire il felino sulle maglie avrebbe implicato il loro l’appoggio a favore della causa e, quindi, non si voleva creare un precedente che avrebbe potuto portare le altre federazioni nazionali a chiedere l’appoggio FIFA in campagne simili. Tuttavia, il responsabile della campagna per la salvaguardia del ghepardo asiatico, Hooman Jokar, ha smentito questo divieto a ridosso della presentazione delle maglie, sottolineando che non c’è stata alcuna opposizione da parte della FIFA e per questo il ghepardo compare sulle divise della nazionale.
A attendere l’Iran, oltre alla Nigeria, ci saranno Argentina e Bosnia Erzegovina. Un girone non certo semplice per una squadra che non è mai approdata agli ottavi di finale di un campionato del mondo.
Come giudicate il lavoro di Uhlsport per gli iraniani?