Il 24 agosto 1963 rimane una data storica nel calcio tedesco: ebbe luogo infatti la prima giornata della neonata Bundesliga, il nuovo campionato nazionale dell’allora Germania Ovest.
Da allora, solo una squadra ha preso parte a tutte le 50 edizioni fin qui disputate del torneo, l’Hamburger Sport-Verein – meglio noto come Amburgo o con l’acronimo HSV -, la cui nuova maglia 2013-14 celebra orgogliosamente questo primato.
Agli albori del calcio, nella maggior parte del continente europeo non era applicato il concetto di girone unico. Anche nell’allora Impero tedesco, il calcio era strutturato su campionati regionali, i cui vincitori andavano poi a contendersi il titolo nazionale in una serie di sfide ad eliminazione diretta.
Nonostante il girone unico divenne lo standard in Europa a cavallo degli anni venti e trenta, nel calcio teutonico la vecchia formula sopravvisse fino al secondo dopoguerra, anche con la nuova situazione del Paese diviso.
Mentre in Germania Est già nel 1950 venne creata la DDR-Oberliga, un campionato nazionale strutturato in un unico girone, all’Ovest si continuò invece a preferire la formula su base regionale; questo fino all’inizio del 1963, quando 16 club vennero invitati a prender parte alla nascita della futura Bundesliga.
–
Come detto, l’Amburgo fu uno dei fondatori del primo torneo a girone unico della Germania Ovest. La squadra anseatica affonda le sue radici nel 1887, quando la fusione tra le preesistenti società sportive Der Hohenfelder Sportclub e Wandsbek-Marienthaler Sportclub portò alla creazione dello Sports Club Germania.
La nuova polisportiva, inizialmente dedita all’atletica, aprì ufficialmente una sezione dedicata al football nel 1891, ragion per cui l’Amburgo può vantare il titolo di più antico club calcistico tedesco. La formazione scendeva all’epoca in campo con una maglia recante una partitura blu e nera, e calzoncini anch’essi neri.
–
Questa primogenitura viene però messa in dubbio da alcuni, i quali fanno ricondurre la reale nascita dell’Hamburger Sport-Verein al 1919, quando l’SC Germania si fuse a sua volta con l’Hamburger FC (nato nel 1888) e l’FC Falke (sorto nel 1906), dando vita al sodalizio attuale.
Per la nuova divisa dell’HSV, non fu scelta né la soluzione del Germania, né quella dell’Hamburger (maglia a righe orizzontali) o del Falke (righe verticali), ma si optò invece per i colori cittadini di Amburgo, il bianco e il rosso: venne così assunta una neutra maglia bianca abbinata a pantaloncini rossi, in quella che – pur tra varie sperimentazioni ed innovazioni – diverrà la tradizionale uniforme del club nei decenni a venire.
–
I vecchi colori del Germania sopravvissero nei calzettoni, blu con risvolti a righe verticali bianche e nere, e nel nuovo stemma societario, disegnato da Otto Sommer, per la cui realizzazione ci si ispirò verosimilmente all’atmosfera del porto mercantile della città – uno dei maggiori d’Europa – e nello specifico alla Blue Peter, una bandiera del Codice Internazionale Nautico, il cui significato può essere reso in un “tutti a bordo!”
–
L’Amburgo esordì nella nuova Bundesliga con un pareggio 1-1 sul campo del Münster, e terminò quel campionato al 6° posto. Lasciò comunque un immediato segno nella storia del torneo grazie al suo centravanti Uwe Seeler, uno dei più prolifici attaccanti tedeschi di sempre, capocannoniere dell’edizione inaugurale con l’invidiabile ruolino di 30 reti in 30 partite.
–
Cinquant’anni fa, la squadra anseatica indossava una semplice maglietta bianca con girocollo, il cui unico tocco di colore era rappresentato dallo stemma societario che spiccava all’altezza del cuore. Per la divisa 2013-14, Adidas ha scelto di non rifarsi troppo al passato, realizzando una casacca che può essere vista come una rielaborazione di quella sfoggiata nell’ultima annata.
La decisione di non voler replicare fedelmente la casacca del 1963-64 può forse apparire come un’occasione persa, ma a ben vedere è un’opzione non insolita per i club tedeschi, i quali hanno spesso mostrato di non avere ad un’identità precisa in fatto di maglie, variando ciclicamente il disegno delle loro uniformi di gara.
Il nuovo completo casalingo dell’Amburgo annovera tutte le tinte della squadra: rispetto all’anno scorso, sulla maglia bianca il colore preminente diventa il blu, ora utilizzato per il colletto – a costine e con scollo a V – e per i bordini delle maniche; proprio nei loro risvolti è stata inserita – a mo’ di easter egg – l’iscrizione celebrativa “50 Jahre Bundesliga – Nur der HSV” (“50 anni Bundesliga – Solo HSV”).
Il colore rosso (quasi dominante sulle uniformi 2012-13) è invece riservato quest’anno solamente allo sponsor Fly Emirates e, nella parte posteriore, a nomi e numeri.
Come da tradizione il resto della divisa. I pantaloncini sono rossi, con elastico bianco e stemma del club nel fianco destro; in quello sinistro, è invece inserito un ulteriore richiamo ai cinquant’anni di Bundesliga, con una piccola etichetta blu recante al suo interno la storica data “24 August 1963”. I calzettoni, blu con risvolti bianconeri, sfoggiano sullo stinco lo stemma societario, cinto tra due righe orizzontali bianche.
Da segnalare la divertente presentazione di questa nuova maglia, avvenuta attraverso un ironico video in cui, a seguito di un “particolare” lavaggio a mano, i giocatori anseatici vedono le loro vecchie casacche “trasformarsi” magicamente in quelle della nuova stagione.
La divisa 2013-14 ha debuttato già in questa stagione, indossata dai calciatori dell’HSV in occasione dell’ultima partita di campionato del 18 maggio scorso, giocata in casa alla Imtech Arena e persa per 0-1 contro il Bayer Leverkusen.
Nulla di ufficiale è invece ancora trapelato riguardo la seconda divisa, anche se quasi certamente si proseguirà nel solco della tradizione, proponendo anche per il prossimo campionato una casacca blu. Si tratta del colore da trasferta “iconico” dell’Amburgo, già predominante nello stemma societario, oltre che il più utilizzato in assoluto nelle varie maglie away dell’HSV.
–
In questo campo, non sono però mancate le più disparate proposte. Tra le più famose, c’è sicuramente la maglia rossa – che sovente ha perfino soppiantato la classica divisa casalinga bianca – e con cui il club tedesco marchiò la vittoria della Coppa dei Campioni 1982-83 nella finale di Atene contro la Juventus.
–
Un’altra seconda divisa a suo modo “storica” rimane quella della stagione 1976-77, la cui storia merita di essere approfondita. A metà del decennio, alla presidenza dell’Amburgo era arrivato Peter Krohn, un uomo d’affari decisamente precursore dei tempi. Oltre ad aver siglato, nel 1973-74, la prima sponsorizzazione di maglia dell’HSV (con l’italiana Campari), dopo qualche anno Krohn tentò di accrescere il tifo verso la squadra cercando di avvicinare ad essa anche il pubblico femminile.
Su sua iniziativa, venne quindi realizzata una speciale maglia rosa, con l’obiettivo di attrarre allo stadio anche il gentil sesso. In quell’annata, l’Amburgo giocò svariate volte con questa particolare casacca – perfino come divisa casalinga – e proprio con tale maglia maturò il primo grande successo europeo della formazione anseatica, la Coppa delle Coppe vinta ad Amsterdam contro l’Anderlecht. La divisa passò poi alla storia tra gli appassionati come quella dalle “grandi vele”, per via dei lembi del colletto molto pronunciati.
–
Non può infine essere dimenticata la seconda divisa sfoggiata nella stagione 2009-10, che riprendeva la partitura nero-blu già propria della storica casacca dello Sports Club Germania di fine ‘800.
–
Dopo due campionati conclusi al di sotto delle aspettative, nella Bundesliga 2013-14 l’Amburgo cercherà di invertire la tendenza negativa, ritornando quantomeno a lottare ai vertici della classifica. L’ultimo dei suoi 6 titoli nazionali (di cui gli ultimi 3 nell’era-Bundesliga) risale ormai alla stagione 1982-83, mentre il più recente trofeo conquistato rimane la Coppa Intertoto del 2007.
–
Cosa ne pensate della nuova maglia 2013-14 dell’Amburgo? E come giudicate la celebrazione dei suoi cinquant’anni ininterrotti di Bundesliga?