Il percorso attraverso il quale adidas ci sta facendo rivivere momenti storici relativi ai suoi prodotti continua, e forse lo fa con uno dei capitoli più affascinanti di sempre. Si perchè dopo Predator 1994 e Predator Accelerator è la volta delle indimenticabili scarpe Predator Mania.
Questo scarpino, commercializzato nel 2002 in occasione dei mondiali in Corea e Giappone, è stato un’icona per tutti. Dopo il mondiale, dove un enorme percentuale di giocatori utilizzava Predator Mania (basti pensare alla Germania finalista, quasi interamente Predator), la Predator Mania ha invaso anche i campi ai piedi dei migliori calciatori.
Per quanto riguarda le caratteristiche della scarpa, impossibile non ricordarsi il famosissimo “elastico” per mantenere la linguetta stabile. Una chicca, accompagnata da un tallone solido, una tomaia di grande qualità nel pellame ed un estetica incredibilmente unica, con le tre strisce di adidas passanti sotto la suola. Proprio la suola fu una delle principali “invenzioni” soprattutto per la versione SG, al tempo semplicemente “per terreni bagnati e morbidi”. Infatti la composizione ad otto tacchetti in alluminio, di diverse forme e misure, era un po’ un’anteprima delle suole SG miste di oggi. Oltretutto i tacchetti erano removibili e sostituibili, il che ha permesso a tantissimi di utilizzare Mania per anni vista la robustezza e la resistenza.
Oggi, la riedizione di adidas, si presenta con il look delle “vecchie” Mania anche perchè le nuove Instinct probabilmente ricordano in maniera più significativa proprio le Predator Mania ma con le caratteristiche tecniche odierne: una suola leggera ed innovativa nella disposizione dei tacchetti ed una tomaia che permette un tocco di palla ottimale, ma anche senza la pesantezza del modello passato.
Un insieme di concetti che danno vita di sicuro ad una delle scarpe da calcio più affascinanti di sempre.