Pochi mesi fa aveva fatto scalpore la maglia con lo scotch dell’Udinese, un episodio che aveva sollevato per l’ennesima volta il dibattito sulla distinguibilità delle divise da gioco in campo.
Nell’ultimo weekend abbiamo assistito a due nuovi casi in Serie B e ad un cambio maglia dell’ultimo minuto in Ligue 1, a conferma del detto “tutto il mondo è paese”.
Le maniche tagliate del Bari
Allo stadio Silvio Piola di Vercelli è andata in scena la sfida tra i Leoni e il Bari, inspiegabilmente i galletti avevano portato la terza maglia blu con maniche bianche al posto di quella rossa. Proprio le maniche bianche rischiavano di generare confusione, per cui la soluzione migliore è stata quella di armarsi di forbici e tagliarle.
Sotto la casacca i calciatori baresi hanno indossato una maglia termica blu, ma l’effetto finale non è stato dei migliori.
Il portiere del Carpi in salsa ascolana
Anche in Ascoli-Carpi l’arbitro è intervenuto per far cambiare la maglia al portiere Belec, probabilmente perchè temeva che la sua casacca si confondesse con quella dell’Ascoli. In questo caso l’unica soluzione è stata quella di usare una maglia gialla dell’Ascoli griffata Nike, avendo cura di coprire lo swoosh sul petto.
Il Tolosa griffato Nike per un giorno
Decisamente più “grave” quanto successo nel match di Ligue 1 fra Montpellier e Tolosa. Il TFC, sponsorizzato da Joma, è stato costretto a giocare con un anonimo kit bianco marchiato Nike, in quanto la divisa away rosa e blu si confondeva con quella dei padroni di casa.
Lo swoosh Nike non è stato coperto, forse a causa del tempo a disposizione, di sicuro l’episodio non sarà piaciuto a tutti gli sponsor.
C’è da dire che le divise del Tolosa 2016-2017 non sono poi così differenti a livello cromatico, qualche problema nel corso della stagione era preventivabile.
A margine segnaliamo l’ennesima partita del Napoli in casa con la maglia bianca, paradossalmente l’azzurro/blu al San Paolo per una sera è stato indossato dalla Juventus. Finirà prima o poi questa mania scaramantica?