Il Maracanà ha dato il suo insindacabile verdetto: la Germania è Campione del Mondo! Il Mondiale si chiude così, con gli argentini che si sono visti sfuggire di mano il sogno di vincere in casa degli odiati vicini brasiliani, anche se non possono che rendere onore ad una selezione, quella di Joachim Löw, che ha dimostrato di essere la più organizzata di tutte.
Assegnata la Coppa del Mondo, rimane da vedere quale scarpa da calcio si è dimostrata l’arma più vincente, il perfetto mezzo per il fine più importante… il gol!
1° posto – adidas adizero F50 (42 Gol)
Ecco a voi il vincitore assoluto della Boot Race! 42 reti, tantissime, per uno scarpino che, in Brasile, ha davvero trovato il paradiso. Sicuramente è stato tra i più utilizzati del torneo, e questa non può che essere un ulteriore conferma della sua qualità: leggero, comodo, ottima suola e tomaia altrettanto curata nei dettagli. Ne sanno qualcosa i componenti della classifica marcatori del Mondiale, nella quale i primi tre calzano proprio F50. Pensare che James Rodriguez, Thomas Muller, Leo Messi e Robin Van Persie, che insieme hanno totalizzato ben 19 reti, abbiano scelto questo scarpino, lascia davvero sbalorditi.
2° posto – Nike Mercurial Superfly e Vapor X (32 Gol)
Secondo gradino del podio per il “tandem Mercurial” di Nike. Due scarpini di pregevole fattura, nei quali sarebbe veramente complicato trovare un difetto. Oltre ad aver patito lo strapotere F50, ci sentiamo di dare un attenuante al prodotto “Speed” del brand americano: doveva essere il suo Mondiale, ma CR7 non è riuscito a firmare più di un gol, per altro inutile. Se pensiamo che, mentre il principale testimonial adidas spingeva l’Argentina verso la Finale, quello di Nike era già in vacanza da un pezzo, beh… l’equazione è già fatta. Il risultato? L’ assenza del fenomeno lusitano ha lasciato il posto a due belle sorprese: Enner Valencia (Ecuador) e Xherdan Shaqiri (Svizzera) si sono fatti portabandiera di Mercurial con 3 reti a testa, facendo rimanere in corsa lo scarpino fino alla fine della Boot Race.
3° posto – adidas Predator Instinct (21 Gol)
La medaglia di bronzo per Predator, che per l’occasione del Mondiale ha deciso di farsi bella: nuova suola, nuova tomaia, composizione differente delle tanto apprezzate “zone letali”, ma con un’efficacia comunque invidiabile. C’è chi pensa che la Instinct sia un prodotto che si addice soprattutto a giocatori difensivi… troppo strutturato dicevano… Assolutamente no! Basti pensare a Oscar, Di Maria e in particolare al costaricense Bryan Ruiz, che con Predator ha fatto le fortune dei “Ticos”, anche a discapito degli “Azzurri”.
Rimane ai piedi del podio Nike Hypervenom, che chiude con 17 reti, a cui non è bastato Neymar per tentare di scalzare Predator. Probabilmente l’aiuto decisivo a Instinct è arrivato proprio da F50 e in particolare da Zuniga, che con quel famoso colpo da wrestling nei quarti di finale, ha messo fuori gioco “O Ney”, privandolo della semifinale e della finalina, due partite in cui avrebbe potuto imprimere la zampata decisiva per il terzo posto.
A seguire Magista con 16 gol, che chiude con il gol decisivo per la vittoria finale della Germania, facendo entrare Mario Gotze nella storia del torneo. La prima scarpa Puma la troviama solo al sesto posto, con evoPower, che termina la sua Boot Race con sole 6 reti: vogliamo comunque ribadire la sfortuna che ha colpito il brand tedesco in questo Mondiale… fuori Falcao, Marco Reus, con Balotelli troppo presto a casa e con il Kun Aguero che non è riuscito a lasciare un’impronta degna del giocatore che ha dimostrato di essere in passato. Seguono adidas Nitrocharge, Nike Tiempo V e 11Pro, rispettivamente con 5, 4 e 3 reti. Chiudono la classifica evoSpeed e CTR360 a quota 2 gol.
La Boot Race si chiude qui… Continuate a seguirci, nuove “chicche” sono già in rampa di lancio!