Ha destato molto interesse oggi l’articolo pubblicato su Millenovecento in merito all’utilizzo della famosa aquila stilizzata, di proprietà della famiglia Casoni, sulle maglie dell’Al-Quwa Al-Jawiya. Il club iracheno da due mesi gioca con una casacca su cui campeggia in bella mostra l’aquila resa celebre dalla Lazio nel 1986-87, la stagione dei 9 punti di penalizzazione.
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Lo sponsor tecnico riportato sulle divise è Macron, attuale fornitore della SS Lazio, la quale ha prontamente smentito la sponsorizzazione con un comunicato: “Con la presente nota ufficiale l’azienda Macron vuole sottolineare la sua totale estraneità nella sponsorizzazione e fornitura di abbigliamento tecnico ufficiale del club iracheno Al-Quwa Al-Jawiya. Macron ha già avviato i dovuti provvedimenti per salvaguardare il proprio marchio e l’abbinamento con il marchio della S.S. Lazio“.
Osservando i dettagli si può notare come il logo Macron sulle spalle sia differente da quello originale, la dimensione è maggiore rispetto allo standard e le braccia risultano più allungate. Inoltre l’azienda bolognese utilizza da anni solo il lettering monocolore sul petto e non quello con la “O” in rosso.
Probabilmente gli iracheni hanno adottato uno dei molteplici disegni che girano in rete da un anno, realizzati dai tifosi laziali che sognano il ritorno dell’aquila sulla loro maglia.
In una pagina Facebook dell’Al-Quwa Al-Jawiya compaiono diverse foto degli allenamenti, nelle quali i calciatori indossano abbigliamento di svariati marchi: Adidas, Puma, Nike, Jako, Uhlsport.
La domanda sorge spontanea, saranno originali?