Abbiamo presentato lo scarpino nuovo, abbiamo analizzato tutti i prodotti ACE16 (con e senza lacci), ma la curiosità più grande un po’ per tutti era di cercare di capire come si fosse arrivati al prodotto “finale” che abbiamo visto ai piedi dei vari Pogba, Felipe Melo (sì, le ha messe pure lui, sacrilegio?!), Dele Alli, Rakitic, Ozil e via discorrendo…
Innanzitutto quello che è fondamentale capire è come una scarpa da calcio senza un supporto importante come i lacci, riesca comunque a garantire una performance importante ed affidabile; in realtà ancora lo dobbiamo scoprire a fondo, ma sicuramente abbiamo degli elementi importanti per definirne lo sviluppo “a monte”.
La cosa più importante da chiarire per quanto riguarda le nuove ACE16 PureControl è che “l’inserimento” dello scarpino è facilitato da due piccoli “tiranti” posti all’estremità della calza. Questo permette davvero di calzare il prodotto come fosse un (scusate il gioco di parole) guanto per il vostro piede. Il fit è talmente aderente che realmente si ha la percezione che la scarpa sia una seconda pelle, con tutti i pro ed i contro del caso (occhio ai pestoni sul collo del piede).
Ma come si è arrivati a fino a ciò che vedete in commercio? Non abbiamo tutti i prototipi nati prima delle PureControl finali, ma possiamo valutare alcune versioni che hanno preceduto il prodotto finito poi sul mercato.
All’inizio l’intenzione di trasportare il prezioso segno che ha sempre contraddistinto adidas football, ovvero Predator, c’è stata in maniera marcata (prototipo interamente nero a sinistra). Estrusione che non lasciava la purezza del primeknit e tomaia meno “porosa” e più vicina al pellame. Il “calzino” era molto risicato e poco accentuato, pare che scalzasse un po’ lo scarpino e non fosse perfettamente aderente alla caviglia.
La versione che vedete centralmente, tra la nera ed il modello finale, è solo per i più attenti diversa da quella che poi sarebbe stata la ACE16 PureControl. La tomaia non ha esattamente la medesima costruzione (ci sono delle parti anche solo graficamente differenti) ed il calzino oltre che essere nero, è più basso. Molto differente la suola, che monta una FG abbastanza classica con tacchetti tutti conici classici, mentre sia il materiale che la forma delle PureControl è concepita per un “ingresso” sul terreno perfetto.
Avremo sicuramente modo di mettere a confronto le ACE16 PureControl con le ACE16.1 Primeknit, identiche per concezione di materiali ed innovazioni, lontane per costruzione e calzata. La nostra personale e soggettiva percezione positiva va nella direzione del prodotto con i lacci (che vedete nella foto qui sopra), anche se dobbiamo dire che un prodotto così “puro” come le laceless fa veramente gola provarlo.