Quando adidas ha pensato di cambiare completamente il suo “parco scarpe” per quanto riguarda il calcio, noi tutti avevamo ancora ai piedi le varie Predator, F50, nitrocharge e 11Pro. In realtà il futuro era già segnato e nel giro di pochissimi mesi tutto sarebbe cambiato.
Potenza, energia, tocco e velocità sono stati sostituiti da due grandi tipologie di prodotti che rappresentano il calcio odierno: Chaos e Controllo. X ed ACE.
La rivoluzione, specialmente nel periodo iniziale, ha fatto un po’ storcere il naso ai puritani adidas, fino ad un momento ben preciso; infatti nel novembre 2015 abbiamo improvvisamente visto apparire ai piedi di giocatori come Ozil, Oscar, Rakitic e Pogba, una scarpa completamente nuova, senza precedenti. Le ACE16 PureControl.
Questa premessa era doverosa perchè ora ci sembra tutto molto normale, ci siamo ormai abituati a vedere queste scarpe in campo e le vediamo naturalmente come uno dei prodotti principali nei campi di gioco. Ci tenevamo però ad analizzare la differenza tra le due versioni principali di ACE16, la PureControl senza lacci e la versione 16.1, identica in tutto al netto proprio della tecnologia Laceless.
Abbiamo avuto la fortuna di poter analizzare a fondo entrambi gli scarpini, cercando di capirne pregi e difetti. Il primo punto su cui soffermarsi è sicuramente la struttura della tomaia: se le PureControl sono obbligatoriamente compatte, strutturate proprio per poter far coesistere il concetto di Laceless e non lasciarsi andare dopo i primi utilizzi (la scarpa inizialmente è davvero dura, infatti si consiglia assolutamente di prenderle almeno mezza misura superiore), le ACE16.1 PrimeKnit sono una vera e propria pantofola, poco altro da aggiungere.
Il PrimeKnit infatti, nonostante sia il materiale principale di entrambe le tomaie, risponde in maniera totalmente diversa. Per le 16.1 è molto uniforme ed anzi, si può tranquillamente calzare le scarpe molto precise, stringendo al massimo con i lacci, mentre su PureControl la calzata deve essere perfetta fin da subito, senza possibilità di un “cedimento” successivo. Questo le rende incredibilmente performanti, ma sicuramente restringe in maniera forte la percentuale di atleti che possano trovarsi bene al 100%.
La suola si assomiglia per struttura e disposizione dei tacchetti; fantastica la cromatura delle ACE16+ (purtroppo come specificato da adidas tende ad andarsene velocemente dopo qualche utilizzo), interessante la risposta in campo per entrambe le versioni. La suola con tacchetti fissi viene data come FG/AG, forse è un pochetto più FG, in ogni caso potrete utilizzarle entrambe con la massima serenità anche su campi sintetici (in buono stato).
La sensazione in campo è unica. E lo è in entrambi i casi. Va detto che quando indosserete le ACE16+ PureControl i primi momenti camminerete 3 metri sopra il terreno; il fit è pazzesco e, nonostante ci si debba abituare proprio alla tipologia di calzata (non è una scarpa che andrà bene a tutti), l’impatto ed il tocco di palla sono unici. Altra nota di merito il fatto che siamo di fronte ad uno scarpino molto robusto e che in campo non temerà contrasti ed entrate.
La ACE16.1 la vediamo come un prodotto assolutamente completo. È evidente che questa scarpa dia tutte le garanzie che si cercano da adidas e non possiamo negare che indossandole abbiamo avuto la percezione netta sia della qualità, sia di tornare a mettere ai piedi quella tradizione adidas unita alle tecnologie di oggi. C’è un’esclamazione all’interno del nostro staff che vi potrebbe chiarire le idee: “È come indossare una Predator Accelerator, ma nel 2016!”.
Le considerazioni finali le lasciamo a voi, ricordandovi che potete godervi la review video delle ACE16+ PureControl (iscrivetevi al canale Youtube) ed il primo test in campo già fatto per le ACE16.1 PrimeKnit.