Dall’inizio della stagione 2013-2014 c’è una novità sui campi da gioco italiani.
Gli arbitri e gli assistenti, i cosiddetti guardalinee, indossano delle nuove divise realizzate dal partner storico Diadora. Le precedenti uniformi, presentate nel 2011 durante la celebrazione dei cento anni dell’AIA, sarebbero dovute rimanere in voga fino al 2014-2015, ma così non è stato.
Non sono mutati invece i colori, gli oltre 30.000 arbitri nazionali hanno in dotazione una divisa nera, una gialla fluo e una azzurra. Andiamo a vederle nei dettagli.
Il precedente colletto bianco, giustamente criticato da tutti per le sue dimensioni spropositate, è stato sostituito da una scollatura a stella con bordo a contrasto. La forma ricorda neanche troppo velatamente quella disegnata da Puma per l’Italia 2010-2012.
Diadora ha scelto una vestibilità slim per agevolare i movimenti in campo ed ha posizionato il proprio logo lungo le maniche e sui lati dei pantaloncini, quest’ultimi neri per tutte le divise. Al centro del petto è ricamato lo stemma della FIGC che sovrasta la scritta dorata ‘Associazione Italiana Arbitri’, con le tasche ergonomiche ai lati dove riporre i cartellini e il taccuino.
I calzettoni sono in tinta con la maglia e arricchiti da un bordino in contrasto (nero, giallo o bianco), sotto il quale è ricamato il nome dello sponsor tecnico.
Un ulteriore dettaglio è il cognome riportato sul retro del colletto per gli arbitri e gli assistenti che dirigono le partite di Serie A e B. Più in basso c’è la scritta Diadora, in modo da essere visibile da ogni inquadratura. Il tessuto è in poliestere 100% e nei mesi più freddi sarà disponibile la versione a maniche lunghe.
Dopo le estrose divise degli ultimi due anni Diadora si è orientata verso uno stile più classico e contemporaneo, con una buona cura dei particolari che dovrebbero soddisfare i più.
A voi piacciono le nuove livree dei direttori di gara italiani?