Due squadre quasi gemelle: così apparivano Lazio e Manchester City tra il 1995 e il 1997. Due club accomunati dai colori e che in due stagioni hanno condiviso, quasi integralmente, anche modello di maglia e pantaloncini prodotti dalla Umbro.
Partiamo dal colletto, un elemento in comune con alcune differenze. La caratteristica più particolare era la V che aveva una forma molto appuntita, un dettaglio spesso utilizzato dal marchio inglese in quel periodo.
Per quanto riguarda la Lazio, per la prima volta il blu scuro sostituiva il bianco nel colletto e nei bordi. Nel caso del City i bordi delle maniche erano assenti e il bavero era a righine biancocelesti.
Altro tratto caratteristico delle due maglie era lo sfondo, che in controluce svelava una fitta trama a quadratini, arricchita da tre aquile sul petto nella maglia della Lazio, e da un mix tra la scritta “CITY” e parte dello stemma societario su quella del club di Manchester.
Grandi protagonisti della divisa erano i pantaloncini, bianchi come da tradizione, ma caratterizzati da vistosi inserti laterali, composti da un’ampia fascia celeste, contornata da due triangoli blu navy con la base sull’orlo e la punta rivolta verso l’alto.
La maglia della Lazio vide il cambio dello sponsor sul petto nell’estate del 1996. Banca di Roma lasciò il posto a Cirio, il marchio che caratterizzerà il ciclo più vincente della storia del club, ma che sarà legato anche al successivo ridimensionamento a seguito del crac dell’azienda del presidente Sergio Cragnotti.
Quello con l’istituto finanziario romano era un rapporto che durava sostanzialmente dal 1986-87, quando la Cassa di Risparmio di Roma divenne main sponsor, passando poi per il Banco di Santo Spirito nel 1991-92, fino ad arrivare a Banca di Roma a partire dal 1992-93.
La divisa del Manchester City rappresentò invece una pietra miliare per quanto riguarda lo sponsor tecnico. Nell’estate del 1997 si chiuse infatti il rapporto con Umbro, che durava addirittura da 63 anni. E sul campo non finì bene, visto che le due stagioni di vita del kit coincisero con la retrocessione dopo il terzultimo posto in Premier League e un’anonima 14esima piazza in First Division.
L’anno successivo, con le divise stavolta prodotte da Kappa, andò peggio con la retrocessione in Second Division, prima della progressiva risalita, poi celebrata da una maglia nel 2014-15.
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