Chi segue con frequenza passionemaglie.it sa bene che, pur mantenendo una spiccata propensione calcistica, questo blog non ha mai disdegnato uno sguardo agli altri sport. In fondo, una divisa è capace di suscitare emozioni in qualsiasi contesto sportivo venga utilizzata; spesso il nostro interesse verso una diversa disciplina nasce da elementi all’apparenza semplici e casuali, come l’apprezzare una particolare casacca o uno specifico accostamento cromatico.
Ci avventuriamo oggi in un campo mai esplorato prima, quello del football americano, uno sport dai forti connotati a stelle e strisce che, pur avendo una grandissima presa sul pubblico d’oltreoceano, ha sempre fatto fatica a varcare i confini nazionali e a suscitare il medesimo interesse agli occhi degli stranieri. Discorso completamente differente da quanto accade nella patria del football, ovvero quegli Stati Uniti che diedero i natali alla disciplina nel 1869, e che dagli anni ’70 ne hanno fatto lo sport nazionale e il più seguito in assoluto dagli americani.
I Miami Dolphins sono una delle squadre più famose e tifate. L’undici della Florida, fondato nel 1966, deve la sua fama ai campionati giocati nei primi anni ’70, in cui maturarono i suoi principali successi, tra cui i Super Bowl VII e VIII. I Dolphins entrarono definitivamente nella storia del football nella stagione di grazia 1972, quando inanellarono la cosiddetta perfect season: battendo i Washington Redskins nella finale, Miami chiuse il suo cammino vincendo tutte le partite del campionato. Un record mai centrato prima da nessuna squadra, che rimane ancora oggi ineguagliato.
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Venendo ai giorni nostri, i Dolphins hanno recentemente presentato le nuove divise per la stagione 2013, ricche di novità. Per il secondo anno, la realizzazione è appannaggio di Nike; l’azienda dell’Oregon è subentrata dall’anno scorso a Reebok nella fornitura a tutte le franchigie della NFL, asservendo a tale compito fino al 2017. Contestualmente, i designer Nike hanno deciso di “segnare” la loro nuova era in NFL dando il là ad un profondo make-over delle storiche uniformi, che oltre ai Dolphins ha coinvolto anche le franchigie di Jacksonville Jaguars, Minnesota Vikings e Seattle Seahawks.
I classici colori sociali di Miami sono principalmente il bianco, la base su cui poi vengono inseriti il verde acqua (rappresentativo del mare della Florida del Sud) e il corallo (quest’ultimo una particolare tonalità chiara di arancione, che richiama il caldo e il sole delle sue spiagge); come colori complementari, vengono spesso affiancati l’arancione intenso e il blu oltremare. Come avviene talvolta nel calcio – in particolare per i club tedeschi -, i Dolphins non hanno una divisa iconica, variando template e giostrando tra i suoi colori anche da partita a partita: l’abbinamento più frequente è il completo total-white, ma non è raro vedere la squadra scendere in campo con maglia verde e pantaloni bianchi, o viceversa.
Gli stessi colori della franchigia, vennero scelti per ragioni prettamente televisive. A cavallo degli anni ’60 e ’70 la TV stava iniziando ad accorgersi della resa di questo sport sul piccolo schermo; il concetto di monday night, tanto in voga oggi anche nel calcio, nacque ufficialmente il 21 settembre del 1970, quando la ABC iniziò le trasmissioni di Monday Night Football, un contenitore del lunedì sera per la diretta delle partite di football, facendolo diventare in breve un appuntamento fisso per il pubblico statunitense. L’accostamento cromatico bianco-verde-corallo proposto dai Dolphins – frutto della vivacità e del fermento che la città di Miami stava vivendo in quegli anni – era qualcosa di mai visto prima sul piccolo schermo, e fece ottenere alla squadra un’immediata visibilità.
Espedienti simili non sono nuovi nel mondo dello sport: a titolo di esempi, basti pensare alla Ferrari nell’automobilismo, che nei primi anni ’90 modificò il rosso corsa della sua livrea, reo di tendere all’arancione nelle riprese televisive, o alla Lampre nel ciclismo, che nello stesso periodo scelse l’insolito abbinamento blu-fucsia, per essere immediatamente riconoscibile in mezzo al gruppo.
Lavorando a stretto contatto con la dirigenza dei Dolphins e coi vertici della NFL, Nike ha attinto al periodo d’oro di Miami, disegnando delle uniformi esteticamente – e volutamente – semplici nello stile, ma dai colori brillanti e luminosi, cercando quindi di coniugare al meglio il richiamo al passato e alle origini con l’utilizzo degli attuali e moderni materiali.
Permangono i capisaldi delle divise del passato, come la striscia colorata sul caschetto e lungo i pantaloni, mentre si segnala l’inserimento del nome della squadra sul petto, sopra il numero di maglia, e quello della città sulla schiena, nella parte inferiore della stessa.
Come detto, i numeri, oltre che nella parte frontale, sono presenti anche sul retro e sulle spalle, qui accompagnati dal logo della franchigia. Il simbolo della NFL è invece cucito nello scollo a V del colletto, oltre che nella parte destra dei pantaloni. Un simpatico easter egg è ravvisabile nei guanti da gioco, la cui unione porta alla “creazione” del logo dei Dolphins.
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Come si può notare già dalle immagini precedenti, la presentazione delle nuove divise è stata anche l’occasione per il debutto del rinnovato logo societario. Il redesign grafico portato avanti da Nike ha infatti coinvolto anche il tradizionale delfino, simbolo per antonomasia della squadra fin dalla sua fondazione.
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Lo storico logo, che era rimasto pressoché invariato dal 1966 ad oggi – salvo dei ciclici restyling volti ad aggiornarlo ai tempi – è stato completamente ridisegnato, così come è stato creato un nuovo lettering, più semplice e lineare.
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È da notare come la novità non è stata ben accolta dai tifosi di Miami: molte sono state le critiche rivolte al nuovo simbolo, nello specifico verso la raffigurazione scelta per il delfino: oltre a non assumere più la posizione del saltar fuori dall’acqua, il mammifero è stato anche privato dello storico caschetto. Tutte queste novità nel logo, si sono rivelate abbastanza indigeste alla tifoseria, che non ha nascosto il suo malcontento.
Con questo rinnovato look, i Dolphins cercheranno quest’anno di centrare l’approdo ai play-off, fase da cui mancano dal 2008 (anno in cui peraltro maturò anche il loro ultimo titolo di Division).
Come giudicate il profondo make-over attuato da Nike nei confronti dei Miami Dolphins?