Negli ultimi mesi aveva destato molta curiosità, tra gli appassionati di calcio e motori, la notizia dell’accordo tra l’Eintracht Frankfurt e Alfa Romeo: il club tedesco e la casa automobilistica italiana avevano firmato nel marzo scorso un contratto triennale di sponsorizzazione, che vede i suoi primi frutti con le nuove divise 2013-2014 della squadra rossonera.
Questo binomio italo-tedesco nasce sotto molti punti comuni. Sia il club tedesco che Fiat Group (di cui Alfa Romeo fa parte dal 1986) videro la luce nel 1899, così come le città di Francoforte sul Meno e Milano (patria del marchio sportivo) sono gemellate dal 1969.
I colori sociali dell’Eintracht sono inoltre quel rosso e nero reso famoso in Europa dal Milan, gli storici Casciavìt che avevano all’epoca il loro bacino di tifo proprio in realtà operaie come la fabbrica meneghina. La stessa sede tedesca del gruppo automobilistico italiano si trova tra la Commerzbank-Arena, stadio e sede del club, e il centro sportivo della squadra a Riederwald. Insomma, era quasi destino che queste due realtà, prima o poi, si incontrassero.
Il flagship store Alfa Romeo di Francoforte è stato quindi teatro, nei giorni scorsi, della presentazione delle nuove maglie della diva del Meno, realizzate ancora una volta dal marchio d’abbigliamento tedesco Jako; si tratta di una collaborazione che va avanti ormai dal 2005, e che toccherà con la prossima stagione il nono anno consecutivo.
Oltre ai vertici della casa e del club, in rappresentanza delle Aquile vi erano il difensore della prima squadra Sebastian Jung assieme al piccolo Daniel Dejanovic della formazione Under-13.
L’accordo commerciale col marchio milanese – il più remunerativo nella storia del club con oltre 6 milioni di euro l’anno – riguarda infatti anche tutte le squadre giovanili, nonché le altre sezioni sportive della società (ricordiamo infatti che l’Eintracht Frankfurt e.V. è una polisportiva attiva in diverse discipline).
Veniamo alle nuove casacche per la stagione 2013-14, che si distaccano notevolmente da quanto proposto nell’annata appena conclusa. Da premettere che tali divise sono state scelte tramite votazione da alcuni rappresentanti selezionati nei fan club ufficiali della squadra.
L’arzigogolata prima maglia rossonera sfoggiata dell’ultimo campionato, contraddistinta da una rigatura fitta e sottile, lascia spazio quest’anno ad una classica maglia palata composta da sette righe verticali, di cui tre rosse e quattro nere. Molto semplice il colletto, un girocollo nero con un tenue inserto rosso all’interno. Le maniche, senza bordini ma con cuciture a contrasto sui pannelli rossi, ripropongono la già citata rigatura rossonera.
La parte superiore di spalle e maniche è completamente occupata da una striscia nera che ingloba un particolare elemento grafico, ovvero lo stemma del club virato in rosso, abbinato a quattro piccoli pallini anch’essi rossi: l’insieme genera un disegno a cinque pallini che contribuisce a dare dinamicità a questa specifica zona della divisa.
Sui fianchi, il tessuto è diviso uniformemente in due sezioni, rossa (in alto) e nera (in basso), mentre sul petto – oltre all’ovvia presenza dello stemma dell’Eintracht Francoforte (un’aquila rossa inserita in un bollo bianco), e del logo dello sponsor tecnico – campeggia il marchio Alfa Romeo.
Come già accennato in precedenza, l’arrivo della casa milanese sulle maglie del Francoforte ha destato molto interesse e scatenato la fantasia di tifosi e Alfisti, che in rete si sono sbizzarriti nella creazione di svariati bozzetti ipotizzanti le future maglie rossonere: da questo punto di vista, il binomio italo-tedesco ha centrato subito l’obiettivo.
L’unica persona “scontenta” di questo accordo sarà probabilmente il più famoso tifoso dell’Eintracht, il campione di F1 Sebastian Vettel, che per ovvii obblighi contrattuali nel prossimo triennio non potrà indossare la maglia della sua squadra del cuore…
L’azienda meneghina ha scelto di inserire sulla maglia dell’Eintracht il suo classico logo circolare (composto dalla croce rossa simbolo di Milano, e dal biscione della casata Visconti), abbinato al nome ‘Alfa Romeo’ scritto con un Franklin Gothic, font utilizzato nell’immagine coordinata della casa dalla fine degli anni ’90.
Taluni avrebbero inevitabilmente preferito al suo posto l’uso del tradizionale Alfaromeico, font che però avrebbe forse pagato una minore leggibilità sul petto dei calciatori, costantemente in movimento.
La parte posteriore della divisa abbandona il quadratone nero e le righe “incrociate” della maglia 2012-13, riproponendo invece (come sulla parte frontale) una semplice rigatura verticale, segnalandosi unicamente per la presenza di un inserto rosso nel colletto recante la sigla ‘SGE’ in bianco – acronimo di Sportgemeinschaft Eintracht, ovvero la denominazione sociale della sezione calcistica.
Il resto del completo è formato da pantaloncini quasi completamente neri – eccetto per la già nota fantasia a pallini lungo la parte esterna -, e da calzettoni neri recanti una doppia banda rossa all’altezza del risvolto, che sormonta l’acronimo ‘SGE’ pittato di rosso.
Se per la maglia casalinga ci si è riallacciati alla tradizione, la casacca da trasferta è stata l’occasione per presentare un deciso rinnovamento, col debutto di un’originale partitura bianconera.
Beninteso, il bianco e il nero (assieme al rosso) fanno storicamente parte dei colori sociali del Francoforte, e le seconde maglie del club hanno visto il quasi ininterrotto utilizzo di questo abbinamento. Finora, c’era però sempre stata la netta preponderanza di un colore rispetto all’altro (maglia bianca con dettagli neri – come nel passato torneo -, o viceversa): quest’anno, per la prima volta c’è l’unione paritaria di bianco e nero.
La stampa tedesca ha subito speculato circa questa insolita scelta, e non ha tardato a supporre che tale maglia potesse in qualche modo “compiacere” Fiat Group, notoriamente legato ad una famosa squadra italiana (anch’essa con una casa automobilistica del gruppo sul petto…); d’altro canto lo stesso Sebastian Jung, rimanendo molto soddisfatto della novità, si è spinto a parlare di una maglia che «sembra quella della Juve».
La casacca partita non è però una novita assoluta nella storia del club dell’Assia: in anni recenti, fu proprio questo il template utilizzato dalla squadra tedesca per l’uniforme casalinga delle stagioni 2007-08 e 2008-09.
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Analizzandola da vicino, la casacca away mostra un originale connubio tra template: la partitura presente sul petto non tocca le maniche, che di contro mantengono sia la rigatura verticale che l’assenza di bordini, già proprie della maglia home. Anche qui sono presenti i caratteristici cinque pallini sulle spalle, virati sul nero come lo stesso girocollo, quest’ultimo ornato stavolta da cinque sottili striscioline bianche.
Assolutamente degno di nota risulta l’inserimento dello sponsor nella partitura bianconera: la scritta ‘Alfa Romeo’ va infatti ad “adattarsi” completamente alla divisa, “scomponendo” il font a seconda della base cromatica. Una soluzione decisamente da elogiare, che in qualche modo sottolinea il “predominio” della maglia rispetto alla pubblicità.
La parte posteriore della divisa da trasferta si differenzia notevolmente da quella casalinga: non viene ripreso lo stesso template del petto (come sulla prima casacca), adottando invece un pannello monocromatico nero; unica concessione al colore, l’inserimento in bianco dell’acronimo ‘SGE’ sul colletto, che va peraltro a “rompere” la trama delle sopracitate righe ornamentali.
Entrambe le uniformi condividono alcune caratteristiche comuni. L’elemento grafico dei pallini (stemma + quattro pallini per lato) viene riproposto nel lato interno del colletto.
Sotto di esso, racchiuso tra altri due piccoli loghi Alfa Romeo in negativo, è stata inserita in tedesco la frase ‘Ohne herz wären wir nur maschinen’, ovvero ‘Senza cuore saremmo solo macchine’, l’attuale slogan pubblicitario della casa di Arese; la frase ben si presta per essere adottata come motto sportivo anche dal club rossonero, e il suo utilizzo anche all’interno della maglia testimonia la profondità del legame instaurato tra i due soggetti.
Nella parte inferiore del petto, sul lato sinistro, le maglie recano inoltre un codice QR con cui, attraverso uno smartphone, è possibile accedere a contenuti esclusivi nel sito web dell’Eintracht.
Concludiamo questo lungo resoconto, ricordando non essere questa la prima volta che l’Eintracht si abbina ad una casa automobilistica: dal 1996 al 1998, il club rossonero aveva infatti sfoggiato sul petto il marchio Mitsubishi Motors. Le uniformi erano fornite da Puma, che aveva inventato una caratteristica casacca palata rossonera inframezzata da sottili righe bianche.
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Dopo anni recenti molto anonimi e privi di soddisfazioni, il 6° posto raggiunto nell’ultima Bundesliga – miglior risultato dal 1994 ad oggi – ha permesso all’Eintracht Francoforte di guadagnare l’accesso all’Europa League, dopo un’assenza europea che durava dal 2007.
Le Aquile, che annoverano nel proprio palmarès quattro Coppe di Germania e la Coppa UEFA del 1980, sognano di ritornare ai fasti di fine anni cinquanta, epoca a cui risale il loro unico titolo nazionale (quando batterono in finale i rivali del Kickers Offenbach in uno storico derby del Meno) nonché la partecipazione alla Coppa dei Campioni, il cui cammino si concluse solo in finale per mano del mitico Real Madrid di Puskás e Di Stéfano.
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Gli allora tedeschi occidentali vinsero il titolo indossando una maglia bianca con una sottile striscia verticale rossa sul petto, mentre giocarono la finale europea con una casacca rossa e maniche bianche.
Come giudicate le nuove maglie dell’Eintracht Francoforte? E che ne pensate del nuovo binomio con Alfa Romeo?