Che il nome di Zlatan Ibrahimovic sia su tutti i giornali non è certo una novità, vuoi per un grande gol, una giocata o una “risposta” delle sue in campo e con i giornalisti.
Negli ultimi giorni però il campione svedese ha fatto parlare di sè per il contributo al World Food Programme e all’iniziativa “805 Million Names”.
Nel match contro il Caen ha siglato un gol in acrobazia e poco dopo si è sfilato la maglietta per esibire dei nuovi tatuaggi temporanei. Il suo corpo ospitava i nomi di Carmen, Mariko, Antoine, Sawsan, Chheuy, Lida, Siatta, Rahma, Yaae che sono alcuni beneficiari dell’assistenza del WFP.
“Ovunque vada, la gente mi riconosce, mi chiama per nome, fanno il tifo per me”, ha detto Ibrahimovic nel corso della conferenza stampa di lancio della campagna, tenutasi presso la sede del PSG a Parigi. “Ma ci sono dei nomi che nessuno si prende cura di ricordare, dei nomi per cui nessuno fa il tifo: sono quelli degli 805 milioni di persone che, oggi, soffrono la fame nel mondo”.
“Ho tifosi che mi sostengono in tutto il mondo. D’ora in avanti, vorrei che questo sostegno andasse alle persone che soffrono la fame, perché sono loro i veri campioni. Così, ogni volta che sentirete pronunciare il mio nome, sarà a loro che dovrete pensare”.
Il secondo capitolo dell’iniziativa è andato in scena nel big match di Champions League contro il Chelsea, pareggiato per 1-1 al Parco dei Principi. Sulle sue scarpe nere, che per la cronaca sono le Mercurial Vapor X, c’era la scritta in stampatello “805 Million Names”.
Ibrahimovic è alla ricerca di un nuovo sponsor dopo la scadenza del contratto con Nike, questo spiega gli scarpini blackout che sta utilizzando negli ultimi mesi, alternando alle Vapor gli ultimi modelli delle F50 di adidas.
Nell’attesa ha messo a disposizione le scarpe e il suo corpo per una buona causa. Dietro un personaggio spesso rude si nasconde un grande cuore, almeno in questa occasione.