La recente presentazione del “Flames Kit” del Napoli ha portato alla ribalta internazionale le maglie della società partenopea 2021-2022. La particolare collaborazione con EA7 e l’autoproduzione senza i vincoli dei brand hanno dato al Napoli la libertà di presentare finora ben 12 maglie differenti (2 sono da portiere), per la “gioia” di tutti i collezionisti.
Gli Azzurri hanno imboccato – ormai da anni – una strada che si allontana dalla tradizione con il rischio di perdere anche la loro identità. Ne abbiamo parlato con l’amministratore della pagina “A Tutela della maglia del Napoli” che da tempo si batte sui social per la difesa della maglia azzurra.
1) Com’è nata l’idea di creare un account per la tutela della maglia del Napoli? Qual è il tuo scopo?
È nata dall’esigenza di esprimere pubblicamente, attraverso i social, il disagio che io e altri tifosi provavamo per la gestione delle maglie nella stagione 2013-14. Era l’anno del kit Camo, della terribile Camo Xtreme e dell’utilizzo indiscriminato – per scaramanzia – della divisa gialla in casa e in trasferta. Ovviamente, di fondo, c’è sempre stata la questione dell’applicazione a dir poco invasiva degli sponsor. Chi segue la mia pagina sa quanto Passione Maglie abbia avuto un’influenza su di me. Mi ha trasmesso amore e rispetto per le maglie della mia squadra e non solo e, per questo, è un onore avere la possibilità di rispondere alle vostre domande.
2) Quest’anno il Napoli ha deciso di lanciare l’autoproduzione delle maglie con la collaborazione di EA7. Hai maggiori dettagli sul ruolo del brand di Giorgio Armani e sulla produzione/distribuzione dei prodotti?
Purtroppo, al di là delle parti in causa, quasi nessuno conosce i dettagli di questa collaborazione. Ufficialmente, Armani si occupa del design della maglia, mentre il Napoli con Onis Sportswear produce tra Italia, Turchia ed Asia, gestendo autonomamente la distribuzione. È molto probabile che EA7 riconosca al Napoli dei compensi come farebbe uno sponsor tecnico tradizionale, ma sull’aspetto economico ne sapremo di più con la pubblicazione dei prossimi bilanci del Napoli.
3) È prevista la collaborazione con EA7 anche nelle prossime stagioni?
Che io sappia, entrambe le parti sono più che soddisfatte della collaborazione, quindi credo che sia un rapporto destinato a durare almeno per un’altra stagione.
4) Ad oggi il Napoli ha presentato ben 12 maglie da gioco, pensi che ne vedremo altre fino al termine della stagione?
Al momento non ho informazioni su altre maglie con un design diverso da quelle già presentate, ma dovrebbe esserci la versione europea del Flames Kit appena svelato. Credo che possa essere utilizzato nella sfida casalinga con il Barça e mi auguro che venga messo in vendita, affinché noi tifosi potremmo godere della tanto attesa (seppur probabile e non certa) applicazione di Lete in oro, anziché in rosso.
5) Il costo delle maglie ufficiali del Napoli è di 125 € per la versione Authentic, sai se è previsto l’arrivo di una replica ad un prezzo minore?
Mi è stato riferito che le maglie replica non solo sono previste, ma che sono anche state già prodotte. Dovrebbero costare 45 euro, come i kit junior, ma non so con certezza quando verranno messe in vendita.
6) Dopo anni la “toppa” rossa di Lete è finalmente sparita dalle maglie, al suo posto ora c’è una scritta rossa. Ritieni che sia un buon compromesso o speri sempre di vedere un giorno uno sponsor meno invadente?
Non ritengo assolutamente che sia un buon compromesso e, anzi, posso dire che nella nostra tifoseria abbia causato più malcontento la scritta rossa di quanto non lo facesse la “toppa”, probabilmente perché sa di presa in giro. Soprattutto sulla maglia azzurra, quel rosso stona parecchio e una scritta in bianco assicurerebbe alla società campana, non solo una leggibilità decisamente migliore, ma anche una migliore accoglienza da parte del pubblico. Ad essere sinceri, ormai sono rassegnato al fatto che Lete non farà mai un passo indietro e quindi auspico l’arrivo di un altro sponsor che, al momento, pare essere più di una possibilità. Il rapporto tra il Napoli e il suo storico main sponsor sembra essere meno solido che in passato e c’è un certo interesse da parte di aziende importanti, anche straniere, come dimostrato dalle recenti sponsorizzazioni di Amazon e Floki. Aspettiamo (e speriamo).
7) In passato si è vociferato di Adidas, Puma o Legea vicini a sponsorizzare il Napoli. C’è mai stato qualcosa di vero?
Adidas è stata sicuramente interessata al Napoli, ma non si è mai arrivati alla conclusione dell’affare. Tutto nacque a seguito del passaggio ad Adidas di alcuni giocatori azzurri. Una situazione analoga a quella di anni prima, quando Nike era concretamente interessata al Napoli dopo l’acquisto di Higuain, ma anche in quel caso non se ne fece nulla.
Puma avrà sicuramente avuto un interesse negli ultimi tempi, anche per il fatto di essere stato lo storico sponsor di Maradona, ma non so quanto l’azienda tedesca si sia spinta oltre nei sondaggi. Legea ha formulato una serie di offerte che il Napoli ha ritenuto interessanti, tanto da scegliere il marchio campano come sponsor tecnico delle giovanili, Primavera esclusa.
Ne approfitto, ancora una volta, per ringraziare Passione Maglie per questa opportunità e per lo splendido lavoro che svolge per noi appassionati.
E voi cosa ne pensate della strategia del Napoli in collaborazione con EA7?