Chi ci legge da tempo sa che noi di SoccerStyle24, per quanto riguarda le maglie da calcio, amiamo tanto i modelli classici che hanno fatto la storia, quanto le innovazioni anche fuori dal comune. È con questo spirito progressista che abbiamo intervistato Josh Wilson, uno dei designer in rampa di lancio che si sta facendo strada nel mondo del design.
21 anni e proveniente da Sacramento, California: nei suoi lavori c’è una ventata di aria fresca, dove sia i restyling sia i kit prendono ispirazione da linee semplici ma efficaci e dal taglio moderno. Ciò che si nasconde dietro sono idee semplici e voglia di migliorarsi ogni giorno.
Cominciamo con uno dei tuoi lavori migliori: il logo per lo Sheffield Wednesday. L’hai pubblicato dopo che il club ha annunciato la reintroduzione del vecchio stemma per la prossima stagione e la tua idea è invece qualcosa di fresco e nuovo. Da dove inizia un restyling come questo?
Il logo dello Sheffield è stato un esercizio per fare qualcosa di minimalista senza essere troppo “artistico”. Anche se amo sempre quando i graphic designers fanno versioni minimaliste degli stemmi, hanno sempre questa implicazione che non sono pratici per essere utilizzati realmente. Io penso che il mio sembra un po’ poco serio, ma ci ho provato! Mi piace abbastanza il loro nuovo logo, in ogni caso!
Hai rifatto anche stemmi per altre squadre come Urawa Red Diamonds, Fleetwood Town e la Nazionale dell’Islanda. Secondo te, qual è il tuo miglior restyling? Ne hai altri in programma per il futuro?
Io non mi immagino come un crest designer, ma sono immensamente soddisfatto di come si è concluso il mio rebrand dell’Urawa Red Diamonds. Ho sempre amato la squadra e la loro immagine, ma tutte le volte che ho preso il loro logo da Google per usarlo sulle magliette, ho sempre pensato che avesse bisogno di qualche aggiustamento. Farlo di forma circolare ha reso automaticamente la vita un po’ più facile, perchè l’altra era piuttosto impegnativa!
Per il futuro, io ridisegno i loghi soltanto quando ho un’idea per un kit e lo stemma esistente non funziona bene con il design. Immagino sia un po’ come imbrogliare, ma è divertente da fare. Mi piacerebbe molto fare il rebrand della Nazionale della Corea del Sud nel futuro, perchè penso che il loro stemma soffre nello stesso modo di quello dell’Urawa.
C’è qualche squadra di calcio con cui vorresti collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con una piccola squadra in Inghilterra per portare il loro logo e la loro immagine alla pari con gli standard mondiali di oggi nel design del calcio. Ho lavorato con il mio club locale a Sacramento, chiamato Sacramento Republic FC, e anche se il mio lavoro per loro non ha avuto successo, è stato interessante lavorare con una organizzazione che non è gigante, perchè parlare con i fan per i feedback è stato molto divertente e soddisfacente. Adorerei lavorare con il Fleetwood Town, qualcosa del loro logo e dei loro colori risuona dentro di me artisticamente. Un grande potenziale!
Ora i kit design. Quali sono le basi per creare un template di successo?
Penso che tutti i tipi di template hanno pro e contro, e non esistono brutti template, ma il mio consiglio è quello di decidere in anticipo quanto reale si vuole far apparire il kit. Se vuoi che la tua presentazione sia molto fotorealistica, non c’è modo di farlo a dovere da zero. È facile cadere in una “valle misteriosa” di presentazione. I template sembrano brutti solo quando provano ad essere qualcosa che non sono, e non c’è nessuna vergogna nel fare qualcosa in 2D.
Come è cominciata la tua collaborazione con lo sports brand Bodibro?
Il mio lavoro con Bodibro è iniziato qualche anno fa quando un giocatore irlandese di calcio gaelico, Ben Brosnan di Wexford, mi ha scritto un messaggio alla ricerca di qualche template per mostrare i suoi design. Io alla fine mi sono offerto di disegnare qualche kit e a lui sono piaciuti, e da allora stiamo lavorando su diverse cose.
Stai sperimentando nuovi stili di colletto nelle tue ultime creazioni: ce n’è qualcuno che andrà in produzione?
Mi piacerebbe sperimentare nuovi colletti elaborati, ma è molto costoso per i club ottenere delle divise personalizzate. Se una squadra più famosa fosse interessata allora l’investimento sarebbe giustificato. C’è bisogno di una potenziale vendita al dettaglio.
Dai tre consigli a chi vuole diventare un designer.
Beh, io sono tecnicamente un designer amatoriale sotto molti aspetti, ma per quello che ho imparato facendo lavori freelance direi:
- Essere originali;
- Mai vergognarsi di provare qualcosa di molto strano, dimenticare cosa è normale o cosa non è “permesso”;
- Cercare ispirazione in assolutamente tutto.
Questi tre punti si intrecciano tra loro e non sono molto differenti, ma sono stati importanti per me.
Che ne pensate dei lavori di Josh Wilson? Vorreste vedere una delle sue maglie sui campi più prestigiosi?