Esiste una maglia dimenticata che rivive nella memoria di molti solo in uno storico gol di Roberto Mancini ad Oporto, Coppa delle Coppe 1994-95, quando la Sampdoria vinse ai rigori e si qualificò alle semifinali.
È la maglia rossocerchiata, utilizzata per la prima volta in trasferta contro il Grasshopper nel 1989-90, per l’impossibilità di giocare con la divisa blu o bianca a causa dei colori della squadra svizzera.
Fu Roberto Mancini, durante una cena in un noto ristorante genovese, a proporre la casacca rossocerchiata all’allora presidente Paolo Mantovani, il quale scartò l’opzione di colore nero. Si palesò però un imprevisto, irrilevante per chiunque non abiti in Liguria, ma enorme visto da chi dimora all’ombra della Lanterna: poteva la Sampdoria giocare con una divisa dove il rosso della maglia si fondeva con il blu della banda blucerchiata sul petto? Ecco quindi la storica e geniale intuizione di Mancini, che propose l’inserimento di una sottile linea bianca tra le due tonalità, evitando così la tangenza dell’odiato abbinamento cromatico dei cugini.
Il colore rosso non fu comunque una novità assoluta, infatti già nel 1981-82 la Sampdoria utilizzò una divisa simile con una banda verticale sulla destra.
La rossocerchiata diventò la terza maglia fino al 1996-97, quando lo sponsor tecnico Asics la sostituì con la nerocerchiata, la casacca che qualche tempo prima uscì sconfitta al ballottaggio. La divisa nera spesso fu additata come porta sfortuna, perciò da evitare nelle partite importanti come, ad esempio, la finale di Coppa Italia del maggio scorso all’Olimpico, anche a costo di richiedere un permesso speciale alla Lega Calcio.
Neppure il nuovo fornitore Kappa, legato alla Sampdoria dal 2004-05, cambiò mai il colore della terza maglia, nonostante le richieste e le pressioni di buona parte della tifoseria, supporters nostalgici delle memorabili notti europee della Samp di Mantovani.
Pure quest’estate alla presentazione delle nuove divise gli amanti del rossocerchiato ci speravano, ma di novità nessuna. Delusi, i nostalgici estivi non hanno potuto fare altro che godersi lo strepitoso avvio di campionato della loro squadra ed accendere la console da videogiochi preferita per una bella partita a Fifa 2010.
Immagino la loro sorpresa, gioia mista ad incredulità, nello scoprire che nel famoso gioco di calcio, per un clamoroso errore dei programmatori, la seconda maglia della Sampdoria era la maglia dei loro sogni, la rossocerchiata. Era la terza divisa delle indiscrezioni estive, presa per veritiera dai creatori americani del videogames che però, purtroppo, nella realtà mai la Kappa ha prodotto.
Del resto che ne sanno di Gullit, Mancini e Cassano a Redwood City, California.
Scritto con la collaborazione di Diego Angelotti
Grazie anche a Massimo Marligure