La Top 5 degli “orrori” nella stagione 2010-2011 in Serie A

La stagione 2010-2011 di Serie A è finita in archivio e stiamo già analizzando le novità che saranno protagoniste tra poche settimane. Oggi faremo un passo indietro perchè abbiamo stilato una particolare “top five” delle cose che meno ci sono piaciute da appassionati di maglie da calcio.

La classifica non si basa sull’estetica delle casacche che rimane una caratteristica variabile in base ai gusti di ogni persona.

Il derby romano giocato dalla Lazio con la terza maglia

A molti tifosi laziali non è andata giù l’idea di giocare il derby della capitale abbandonando la casacca celeste, forse per motivi scaramantici.

La maglia del Catania senza le strisce sul retro

In fase di presentazione ne aveva parlato Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del club etneo. Affermava che il retro monocolore era stato disegnato per “obbedire alle più recenti disposizioni”. Quali? Ovviamente non c’è nessuna regola che vieta le strisce nella parte posteriore.

Le maglie da trasferta della Juventus

La circolare della Lega si esprime così in merito a seconda e terza maglia: “Si ricorda che queste ultime dovranno essere notevolmente diverse ed in contrasto con la prima“. Qualcuno dovrebbe spiegare come fanno una maglia bianca e una argento ad essere “notevolmente diverse” dalla casacca bianconera.

A causa di ciò si sono registrati problemi nelle trasferte contro Udinese, Parma e Cesena. Quest’ultima è stata addirittura costretta ad utilizzare la seconda maglia nera in casa.

Le maglie dell’Udinese “rattoppate” in sartoria e con i colletti enormi

A quanto ci è stato raccontato, la società friulana è stata costretta a mandare in sartoria una parte della fornitura tecnica, in quanto erano disponibili solo taglie XL o solo maniche lunghe. Raccapriccianti poi i colletti con un diametro di misura sproporzionata.

Nell’immagine a destra abbiamo evidenziato le maglie modificate, facilmente individuabili per l’assenza del bordo dorato.

Le partite giocate in casa dalla Juventus con la seconda maglia

Al primo posto si piazzano le tante partite in cui la Juventus è scesa in campo con la casacca da trasferta, pur giocando a Torino. La società, infatti, doveva garantire un numero minimo di partite allo sponsor Balocco, presente solo sulla maglia bianca.

E’ inammissibile che una società “venda” la maglia tradizionale per motivi di sponsorizzazione, il fatto è ancora più grave se si tratta di una delle squadre più blasonate d’Italia.

Fuori classifica e in ordine sparso segnaliamo anche:

  • La divisa dell’Inter con il biscione decapitato causa regole Uefa
  • I numeri delle prime partite dell’Udinese che sforavano il riquadro bianco e finivano sulle righe
  • I loghi del Brescia cuciti in posizioni differenti nella partita contro la Lazio all’Olimpico
  • La confusione dei marchi Legea, differenti da squadra a squadra
  • Le maglie del pre-campionato di Palermo e Udinese. Quest’ultima anche in questi giorni sta scendendo in campo con divise da catalogo

  
Avete notato nello scorso campionato altri episodi da segnalare?