Abbiamo chi c’era, chi era troppo piccolo per ricordare e chi ha solo potuto godere di racconti e immagini (come chi vi scrive), tutti però conosciamo le memorabili gesta degli eroi azzurri che vinsero un mondiale inaspettato, per usare un eufemismo, sotto il sole estivo di Madrid.
A quarant’anni da quel magico momento, Le Coq Sportif ha voluto omaggiare l’Italia e la Nazionale che nel 1982 incantò il mondo intero compiendo l’impresa calcistica del secolo.
Nella cornice “popolare” del Centro Sportivo U.S. Triestina di Milano siamo stati ospiti alla presentazione della capsule collection dedicata dallo storico brand francese, in collaborazione con A.S. Velasca (squadra riconosciuta dalla FIFA come “la più artistica del mondo”), all’Italia campione del mondo 1982. Una collezione che celebra i 40 anni dal “magico mundial” vinto dai ragazzi di Bearzot.
L’evento serale, condotto da Pierluigi Pardo, ha visto gli artisti commentare le proprie opere e concludersi con un’intervista all’ospite per eccellenza, Marco Tardelli, uno dei protagonisti del famoso mondiale.
Football is art, since 1982
I primi pezzi della collezione vedono due maglie, una azzurra e una bianca, ispirate a quelle indossate nel 1982 e disegnate da Patrizia Novello. La pittrice milanese ha inoltre preso spunto dalla sua idea per la prima opera d’arte dell’AS Velasca, il tabellone delle sostituzioni, per realizzare il numero 82-22, colorato con il tricolore sulla prima maglia mentre nella divisa bianca è azzurro-grigio, come la divisa dei portieri ai tempi.
L’ultimo capo dell’artista italiana vede un’elegantissima felpa con zip, azzurra con il tricolore sull’orlo dei polsini.
Un’altra giacca prende parte alla collezione, questa volta realizzata da Emmanuel Mousset, pittore contemporaneo francese.
La particolare giacca double face mostra un lato interamente bianco decorato da polsi e girocollo rigati di bianco-azzurro, mentre l’altra “faccia” vede impressi gli schizzi disegnati a china dell’artista, usati per raccontare le memorabili gesta dei giocatori azzurri, tra le quali si riconosce facilmente il famoso “urlo di Tardelli“.
Wolfgang Natlacen, presidente dell’AS Velasca, regista e artista visivo, ha disegnato le scarpe che rappresentano un ulteriore elemento della collezione. La base dei colori utilizzati vede l’azzurro e il bianco, con elementi di oro e tricolore che si sposano perfettamente con la tradizione della nazionale Italiana.
82 e 22 si dividono sui talloni delle scarpe, un ricamo della penisola italiana viene invece racchiuso in un triangolo nella parte interna delle scarpe e nelle solette, la Torre Velasca compare invece nella linguetta, mentre il “galletto” del brand francese è ricamato sui lati esterni delle scarpe. Wolfgang, nel corso dell’intervista ha spiegato una curiosità relativa all’interno scarpa, difatti la penisola rimane solo all’interno di quella sinistra perché, racconta, il destro era il piede con cui calciava Paolo Rossi. Così ha voluto omaggiare il campione del mondo scomparso nell’inverno del 2020.
A chiudere la collezione ci sarà anche realizzata una maglia da gara che si ispira alla mitologia e celebra i tifosi, disegnata dalla scultrice Nada Pivetta, verrà indossata dal team di terza categoria milanese per quattro gare di campionato.
Il logo utilizzato sulle maglie e sulla felpa disegnate da Patrizia Novello, oltre che sulla maglia da gara, è stato invece prodotto dal designer Thomas Signollet. Lo stemma vede il tricolore italiano con il bianco tramutato nella famosa Torre Velasca e l’anno 1982 scritto in oro su sfondo blu scuro.
Due battute con Marco Tardelli
Durante il corso dell’evento, l’ex centrocampista della nazionale Marco Tardelli ha posato con i capi della collezione e ha concesso una lunga intervista sul palco a Pardo. Tanti i temi toccati dal campione azzurro, dal sistema calcio e le difficoltà della nazionale attuale, il racconto delle partite, il rapporto con i compagni e con l’amico “Pablito” fino all’aneddoto della maglia di Zico strappata da Claudio Gentile.
Tra una battuta e l’altra, Tardelli ha risposto anche alle nostre domande.
Puoi fare un commento sulla collezione?
“Faccio prima di tutto i complimenti agli artisti, hanno realizzato delle bellissime maglie e complimenti all’organizzazione dell’evento, lo trovo molto divertente, giocoso”.
Hai una maglia preferita tra quelle che hai indossato?
“Senza dubbio quella del Mondiale ’82 (sorride), ma anche le altre con cui ho fatto i mondiali e quelle della Juve”.
Maglie moderne o classiche, cosa preferisci?
“Ti dico moderne, ma non troppo, mi piacciono le maglie di oggi ma senza esagerazioni”.
Tutti i capi della capsule collection sono già in vendita sul sito di Le Coq Sportif e presso i maggiori rivenditori, ad eccezione della maglia da gara che sarà messa in commercio nei prossimi mesi.