Córdoba, Bermúdez, Traverso, Ibarra, Matellán, Basualdo, Serna, Battaglia, Riquelme, Palermo, Delgado. Provate a elencare questa formazione a qualsiasi tifoso del Boca Juniors e otterrete all’unisono la stessa reazione: “Boca campeón del mundo!“.
Era il 28 novembre 2000, a Tokyo andava in scena il rituale scontro tra le squadre più forti dei due continenti. Il Real Madrid, guidato da Vicente Del Bosque, aveva conquistato nella stagione precedente la Champions League nella finale tutta spagnola di Parigi, contro il Valencia dell’hombre vertical Cuper. Il Boca Juniors di Carlos Bianchi, invece, aveva avuto la meglio nella doppia sfida con i brasiliani del Palmeiras, vincendo la Copa Libertadores soltanto ai calci di rigore, allo stadio Morumbi di Sao Paulo.
C’è in palio il tetto del mondo, la Coppa Intercontinentale per decidere i campioni indiscussi del pianeta. La partita, stranamente, si decide nei primi minuti e il ritmo lo dettano gli argentini. Terzo minuto di gioco, Matellán lancia sulla sinistra Delgado, che brucia sul filo del fuorigioco capitan Hierro e mette in mezzo un pallone perfetto per il piede sinistro di Palermo, che insacca, indisturbato tra Karanka e Roberto Carlos, alle spalle di Casillas. Finita qui? Nemmeno per sogno.
Sesto minuto di gioco, palla a Juan Román Riquelme che effettua un lancio di 60 metri che cade preciso sulla sinistra, al limite dell’area di rigore. Un invito a nozze, di nuovo, per il piede sinistro di “El Titàn” Palermo, che protegge la palla dalla carica di Geremi e scarica un diagonale, impossibile da prendere per Casillas. Inutile la reazione di Roberto Carlos, che nel giro di 5 minuti, con due azioni fotocopia, prende prima una traversa e poi segna un gol strepitoso. I restanti 80 minuti passano indenni: “Boca campeón del mundo!“.
Vent’anni non cancellano il ricordo ancora vivo di quel trionfo di Palermo e compagni contro quella squadra galactica, formata da giocatori come Roberto Carlos, Makélélé, Luis Figo e Raul. Anzi, assumono oggi un ricordo ancor più dolce nella quarta maglia proposta da Adidas per il Boca Juniors.
La finale di Tokyo nel (e sul) cuore
Stemma del Boca al centro, dettagli allegorici giapponesi sul cuore, con sotto la scritta celebrativa che richiama la data della finale di Tokyo: “28 noviembre 2020“. La quarta maglia degli xeneizes non presenta la classica banda orizzontale gialla, bensì si colora di un blu più scuro. I classici colori del Boca si “dividono” a destra e sinistra della maglia, colorando le classiche tre strisce sulle spalle e i dettagli delle maniche.
La suddivisione dei colori la vediamo anche nel logo Adidas e sulla scritta in giapponese, anche queste rispettivamente giallo e blu. Sul retro del collo i riferimenti ai minuti dei gol di Martín Palermo, il 3′ e il 6′, in giallo, e nuovamente alla data della finale, in blu.
La maglia è stata presentata tramite un video uscito sui canali social del Boca Juniors, che ricorda quella incredibile partita.
Porque Boca fue, es y será Intercontinental 🔵🟡🔵 @adidasar @qatarairways #AdidasFootball #CreandoConAdidas
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— Boca Jrs. Oficial (desde 🏡) (@BocaJrsOficial) December 12, 2020
E voi cosa ne pensate di questa maglia celebrativa degli xeneizes? Fatecelo sapere nei commenti.