E sono sei! Non certo i punti in classifica dell’Atalanta, che sta conducendo un campionato ben al di sopra delle aspettative. Non sono neanche (ancora) i giorni che mancano a Natale… allora cosa sono sei? Semplicemente, le edizioni di quel #ChristmasMatch ormai divenuto il tradizionale appuntamento di fine anno del calcio orobico, suggellato anche quest’anno da una speciale casacca da sfoggiare nell’ultimo incontro casalingo prima dei giorni di festa.
Era il 2010 quando la squadra nerazzurra importò, anche in Italia, una tradizione da tempo consolidatasi nei campionati esteri. Tutto iniziò con delle pinstripes blu, cui seguirono fra gli altri un albero natalizio, un tradizionale rosso e, dodici mesi fa, un verde abete. Dei rimandi, com’è facile intuire, quasi sempre rivolti ai colori o ai simboli della Natività cristiana… per questo, può forse apparire insolita la scelta fatta per il 2015.
Quando, lo scorso 30 novembre, tale divisa è stata svelata al pubblico, probabilmente più d’uno dei presenti avrà fatto fatica a cogliere un’aura natalizia: a differenza di quanto visto nel recente lustro, stavolta non ci troviamo di fronte a un’esecuzione nuova di zecca, quanto più a un semplice upgrade della home atalantina ammirata in questo primo scorcio di stagione.
Insomma, difficile vedere in quest’operazione un vero e proprio riferimento a Babbo Natale e compagnia bella, eccezion fatta per la silhouette di un abete — dettaglio nato nel 2012 — che ingloba lo stemma societario, qui virato nell’occasione in un semplice bianco e nero. Quest’anno, infatti, Nike e la società lombarda hanno scelto un approccio differente per salutare i suoi tifosi, cosa che appare evidente volgendo lo sguardo al busto.
I tradizionali pali nerazzurri, gli stessi che dagli anni ’20 contraddistinguono la “provinciale” per eccellenza del calcio italiano, sono stavolta attraversati da un’arzigogolata striscia bianca… qualcosa di inestricabile agli occhi dei forestieri, e all’inverso di lapalissiano per tutti i bergamaschi doc. È infatti lo skyline della “Città Alta” — la possenza del Campanù su tutti — quello che va contrassegnare il petto dei calciatori nerazzurri, dando così vita a un legame unico fra maglia e tifosi, fra la Dea e la sua gente.
Un’uniforme che, per il resto, non mostra cambiamenti di sorta rispetto a quella che già conosciamo, fatto salvo per un’iscrizione celebrativa apposta sulla manica sinistra. Un’uniforme forse mai così “cittadina”, che avrà i suoi 90′ di celebrità il prossimo 20 dicembre, in occasione della sentita sfida all’Atleti Azzurri d’Italia contro il Napoli di Higuaín; una ragione in più per cercare di imprimere tale divisa nell’immaginario del tifo bergamasco.
Una maglia che, comunque andrà quella sfida, al triplice fischio finirà preda di tifosi e collezionisti: come da tradizione dell’evento, tutte le madide casacche finiranno all’asta su Bergamo TV, all’interno dello spazio TuttoAtalanta, onde finanziare le benemerite iniziative del Fondo Atalanta. Per chi si “accontenta” invece di una versione replica… beh, l’apposita limited edition prevede soli 100 esemplari; e non è detto che i tifosi della Dea ve ne abbiamo lasciata qualcuna!
Ormai al sesto anno, si rinnova quindi una tradizione sì giovane, ma ugualmente entrata nella storia recente dell’Atalanta. Un modo per restare vicini alla squadra del cuore, durante giorni che si annunciano scanditi da luculliane portate e visite di sconosciuti parenti… e, allo stesso tempo, un modo per fare del bene; in fondo, Natale è (anche) questo.
Vi piace la maglia atalantina per il #ChristmasMatch 2015 ?