Se volessimo rintracciare uno dei connubi più felici di questi anni tra maglia, sponsor, tradizione e stile, probabilmente molti di noi volgerebbero lo sguardo verso la Germania. Verso Colonia, dove il legame tra Erima e i colori biancorossi ci ha regalato alcune tra le proposte più stuzzicanti degli anni Duemiladieci, e dove non fa eccezione quest’anno grazie a un capo che è ben più di una semplice casacca.
Se infatti al fischio finale, una divisa rimane banalmente impregnata di sudore, altre volte può diventare madida di storia. Quella storia capace di sospingere un normale pezzo di stoffa nell’immaginario di tifosi e appassionati, facendone una reliquia da custodire gelosamente nei ricordi più dolci, da tramandare fieramente.
I 70 anni del Colonia
Parole ancor più pregnanti, quando c’è proprio la storia dietro alla nascita di una maglia unica. Una maglia che riassume in sè 70 anni di storia. 70 anni di Colonia. Proprio 70 anni sono passati da quando Kölner e Sülz, due tra le maggiori compagini che dal primo Novecento animavano il calcio cittadino, unirono le forze per dare vita al Colonia.
Principale fautore della nuova realtà fu Franz Kremer, un nome che ha lasciato un importante segno nella storia del calcio teutonico. Già alla testa del Kölner, e primo presidente del Colonia, nel secondo dopoguerra Kremer fu tra i primi a preconizzare un campionato nazionale anche in Germania Ovest, in un’epoca in cui, a differenza del resto d’Europa, il titolo tedesco era ancora la somma di lunghe fasi regionali.
Nella mente di Kremer c’era la Bundesliga come oggi la conosciamo, un campionato nazionale che alla sua nascita, nell’edizione 1963-1964, vide proprio il Colonia quale primo vincitore; un trionfo che si sommò al primo alloro assoluto del club, arrivato due anni prima in Oberliga, e che contribuì a scrivere il periodo più glorioso dei biancorossi.
Era quindi facile prevedere come, davanti a 70 candeline da spegnere, Erima s’indirizzasse verso quel calcio lontano ma ancora ben vivo nei cuori dei tifosi del Geißböcke.
Colonia Jubiläumstrikot 2018
La divisa della stagione 1961-1962, completamente bianca, quasi monacale se non fosse per lo stemma sopra al cuore, dopo quasi mezzo secolo torna protagonista: riportandoci alla vittoriosa squadra della leggenda Hans Schaefer, a un fußball dove contavano solo i colori, solo la passione che da essi scaturiva.
Quello di Erima si rivela un vero e proprio lavoro double face, da una parte decisamente improntato al passato, senza tuttavia rinunciare a un tocco di modernità; in questo senso l’aggettivo double face non è stato scomodato a caso, come vedremo…
La Jubiläumstrikot del Colonia si compone di un completo all white dalla testa ai piedi. Sul petto, l’unico lampo di colore è ravvisabile nello stemma sociale, anch’esso virato ai tempi passati: è stata infatti rispolverata la versione vintage caratterizzata dal caprone — storico simbolo del club — tratteggiato in marrone anziché nell’odierno nero; una versione tuttora rimpianta dai fan più tradizionalisti, e che chissà non possa sfruttare questa ribalta per tornare al centro dell’identità biancorossa.
Aguzzando lo sguardo, una maglia apparentemente linda cela un tocco ricercato nella sua trama, grazie a un gessato tono su tono. Se la casacca del 1962 era giocoforza ancora priva di marchi pubblicitari, anche questo anniversary kit mantiene parzialmente l’essenza di un capo no logo: tutti i simboli commerciali sono stati decolorati e riportati tono su tono, cucito quello di Erima, e stampato quello del jersey sponsor Rewe.
L’uniforme si completa con pantaloncini e calzettoni pure bianchi, e dove su entrambi si fa spazio lo stemma old style del Colonia; al contrario della maglia, qui troviamo invece i vari loghi Erima in un brillante rosso. Tuttavia abbiamo accennato a un’anima double face insita in questo kit… la maglia è infatti reversibile svelando un lato nascosto, il più inerente l’ambito celebrativo.
Qui troviamo infatti uno stile più affine la moda streetwear, con tessuto uniforme, marchi bene in risalto, e soprattutto una speciale stampa commemorativa: l’iscrizione «1948—2018» con un lettering composto da svariate immagini legate ai più iconici momenti della storia biancorossa. Due maglie in una, insomma.
Questo kit celebrativo è completato da un altrettanto speciale box dedicato, arricchito da una storica citazione di Franz Kremer — «La tradizione ha senso solo se esiste la volontà di compiere azioni ancora più grandi» — e dalla copia del memorandum che nel 1948 diede il la alla storia del Colonia.
Pur essendo un capo celebrativo, non è stata prevista una tiratura limitata venendo messo in vendita sia online sia negli store fisici, dallo scorso 2 febbraio, al prezzo più che accessibile di 79,99 euro. Una maglia che ha celebrato i 70 anni del Colonia proprio nella succitata data, quando la squadra ha sfidato il Borussia Dortmund al RheinEnergieSTADION scendendo in campo bardata quasi come mezzo secolo fa; unica concessione ai moderni regolamenti, la presenza sulla schiena della numerazione fissa.
Una divisa che non ha tuttavia evitato al Geißböcke un’ennesima sconfitta stagionale, l’ennesimo ultimo posto in Bundesliga. Un capo incapace di far confluire nello scialbo Colonia dei giorni nostri, la magia della gloriosa squadra del passato.
Una Jubiläumstrikot che fin da principio, peraltro, pareva destinata a rappresentare appieno il transitorio momento biancorosso: una maglia da canto del cigno, l’ultima del Colonia marchiata Erima, per un matrimonio che dopo sette anni arriverà tra pochi mesi al termine, per lasciare spazio dalla prossima estate alla nuova era Uhlsport.
Fatto sta che almeno per una sera, almeno per qualche minuto, i tifosi biancorossi hanno potuto fare un salto indietro nel tempo, a quel tempo in cui il fußball ruotava intorno (anche) a Colonia. A un tempo lontano ma non per questo dimenticato, mai, neanche dopo 70 anni.
Photocredits | 1. FC Koln