Se al giorno d’oggi siamo quasi abituati alle più svariate soluzioni stilistiche dei brand, oltre vent’anni fa era meno scontato toccare la sacralità di una maglia casalinga. In particolare una divisa tradizionale come quella a strisce bianconere della Juventus, in quello che fu un periodo denso di successi con la celebrazione del centenario.
Nel 1997-1998 ci provò Kappa con una maglia fuori dai soliti schemi, a partire dal numero di strisce che passò a cinque, tre bianche e due nere. Il logo ovale della Juventus, comparso per la prima volta nel 1994 in miniatura nel colletto, fu spostato sulla manica sinistra insieme alle stelle. Un’altra grande particolarità riguardò il retro e i suoi motivi tondeggianti con il nome posizionato ad arco e il numero inglobato in uno spazio nero.
Ideatore di quella speciale maglia fu Arnaldo Upali, all’epoca designer di Kappa e oggi proprietario del marchio Holyfreedom. A intervistarlo nel video di seguito è Paolo Mazzera, collezionista di maglie e cimeli della Juventus visibili sull’account Instagram “emozionibianconere1897”. Arnaldo e Paolo ci raccontano com’è nata la maglia del 1997-1998 in ogni dettaglio e tante curiosità.
Sorprendente anche il racconto del quadrangolare per i 100 anni della Juventus con la produzione in tempi brevissimi delle quattro maglie indossate nell’evento.
Video intervista
Sorprendente anche il racconto del quadrangolare per i 100 anni della Juventus con la produzione in tempi brevissimi delle quattro maglie indossate nell’evento.
A distanza di quasi un quarto di secolo che giudizio date alla maglia bianconera del 1997-1998? Può essere un modo di innovare una divisa tradizionale senza snaturarla?