Qualche anteprima era comparsa da tempo e in molti si chiedevano, in attesa della presentazione ufficiale, se si trattasse della vera nuova maglia della Juventus 2020-2021.
In questa estate, dove la sacralità delle divise sembra aver lasciato spazio a temerarietà e audacia, Adidas con la maglia della Vecchia Signora sceglie di sorprendere proponendo sì un ritorno alle strisce, ma scegliendo una fantasia delle stesse mai vista prima che unisce arte e calcio.
Abbandonato quindi il motivo con il bianconero a metà, una maglia quella della stagione in corso che non voleva essere schiava delle tradizioni e che senza paura proponeva un cambiamento quasi epocale per i piemontesi, lanciati negli ultimi anni in un’ottica sempre più world wide.
Il ritorno alle strisce non contempla comunque passi indietro, anzi, è un ulteriore step in avanti nella coraggiosa ricerca di un modello che sappia essere nuovo ma al contempo identitario per il popolo bianconero.
La maglia appare come una sorta di tela bianca, le strisce nere sono delle pennellate, irregolari e diverse fra loro, che solcano lo sfondo bianco. Le strisce decorrono verticalmente sul fronte della divisa, senza interrompersi a livello dello sponsor, ben integrato sul fronte della divisa. Le righe cambiano orientamento nella parte alta del retro e nella parte posteriore delle maniche. Il resto del retro è totalmente bianco. Per il colletto si è optato per un semplice scollo a V.
Le tre strisce Adidas, dorate, solcano solo i fianchi della divisa, lasciando libere le spalle con la sola trama bianconera. In oro appaiono anche lo sponsor Jeep, giunto al nono anno di partnership con la vecchia signora, lo sponsor tecnico in alto a destra e lo stemma societario, solcato da tre stelle, sul cuore.
I calzoncini sono bianchi, con le tre stripes d’oro, così come in oro sono il logo adidas e quello societario. Anche i calzettoni sono bianchi con loghi e strisce dorate.
Piccola curiosità sullo stemma: può considerarsi conclusa l’operazione di re-branding societario iniziata nel 2017. Dallo stemma della vecchia signora scompare infatti la scritta “Juventus” in questa nuova divisa e in tutto il merchandising ufficiale, nonché sul sito e sulla carta intestata. L’internazionalizzazione del brand Juve, accennata anche sopra, prevede la riconoscibilità immediata del logo anche senza nessuna scritta, sul modello delle grandi franchigie dello sport a stelle e strisce.
Le maglie con le righe meno tradizionali
Difficile trovare ispirazioni passate in questa divisa, è una maglia unica, proiettata al futuro, che vuole portare con sé la gloriosa storia della Juve ma segnando, anche quest’anno, una sorta di discontinuità col passato.
Gli unici legami possono essere con delle divise che hanno per prime spezzato la sacralità delle strisce bianconere: alludo alla maglia Nike della stagione 2010-11 dove le strisce avevano un motivo a zig-zag o alla divisa della fortunata stagione successiva, sempre Nike, dove dei giochi di sfrangiature si frapponevano fra il bianco e il nero offrendo un effetto sfumato. Ma i punti di contatto fra queste divise si limitano solo a questa caratteristica comune.
Annoso problema per la maglia bianconera è quello del retro e della convivenza fra numeri e strisce. Il bianconero nella sua storia non ha mai facilitato il contrasto di numeri e nomi dei giocatori e le soluzioni sono state le più disparate. Dai casi di illeggibilità manifesta con numeri gialli o dorati su sfondo bianconero, all’adozione di numeri rossi. Altre volte si è partiti damblè con un riquadro atto a contenere nome e numero, soprattutto per rispettare le regole Uefa nelle notti europee.
È in questo contesto che sono noti alcuni modelli con retro discutibili come le maglie targate Lotto della stagione 2002/03, le quali volevano ispirare nel retro il logo del club, ma in assenza di nome e numero ricordavano elementi meno nobili.
Per questo modello Adidas propone un retro praticamente total white, dove i numeri e i nomi hanno modo di risaltare su un retro poco bianconero, che fa del bianco, come tutto il kit, il colore dominante.
La maglia della Juventus in campo
L’esordio della nuova maglia è avvenuto in Juventus-Roma, ultima giornata della Serie A terminata insolitamente ad agosto. Higuain illude i bianconeri con una rete dopo soli 5 minuti, la rimonta giallorossa è firmata da Kalinic e Perotti (doppietta) per l’1-3 finale.
Unica, audace, dinamica e fuori dai canoni. La maglia della Juventus per la stagione 2020-21 vuole stupire e vuole farlo tornando alle strisce, sebbene non convenzionali.
Cosa ne pensate della nuova maglia “artistica” di Adidas per la Juventus 2020-2021?