A pochi giorni dalla clamorosa notizia della rescissione con Nike, la Roma ha svelato la nuova maglia della stagione 2020-2021, l’ultima con il “baffo” sul petto. Gli iconici colori del club capitolino sono stati reinterpretati per creare un kit che guarda al passato, per una divisa inconfondibilmente giallorossa.
Prima maglia Roma 2020-2021
A 40 anni dalla vittoria della sua terza Coppa Italia, la Roma richiama le maglie Pouchain con cui alzò il trofeo nazionale nel 1979-80. Una casacca affettuosamente soprannominata “ghiacciolo” per via delle tonalità utilizzate e per il design realizzato da Piero Gratton, l’ideatore del Lupetto.
Un accostamento cromatico che Nike ha riproposto con un inserto orizzontale sul petto, formato da varie righe che partono dal giallo, diventano arancioni e poi sfumano verso l’altro in un rosso più scuro rispetto alla casacca. La fascia è presente anche sul retro, un particolare quasi inusuale se consideriamo che ormai sembrano banditi qualsiasi dettaglio grafico nella parte posteriore.
“È bello vedere una maglia che mostra colori della Roma con un design originale”, afferma il centrocampista Lorenzo Pellegrini. “Indossare una maglia ispirata a quelle divise così avveniristiche per l’epoca sarà speciale sia per la squadra sia per i tifosi”.
Il colletto è a girocollo con la scritta “Roma” in stampatello all’interno, sui fianchi scorre la riga a fulmine che Nike ha proposto per molti dei suoi club nel 2020-21. I pantaloncini sono rossi con una riga più scura sui lati, rossi anche i calzettoni che ripropongono il motivo cromatico della maglia.
Le maglie Pouchain usate dal 1978 al 1980
Come descritto nel libro “La maglia che ci unisce”, il 17 dicembre 1978 la Roma esordì con una nuova maglia realizzata in Abruzzo nella fabbrica dell’imprenditore Maurizio Pouchain. Un cambio di sponsor tecnico che costò il pagamento di una penale da 40 milioni in favore di Adidas, ampiamente ripagati dai 180 milioni che Pouchain versava annualmente nelle casse giallorosse.
Fu una maglia che segnò il primo passo verso l’era moderna e che all’epoca diede adito a molte critiche, da cui derivano gli appellativi di “maglia ghiacciolo” o “maglia pappagallo”. Il rosso era più chiaro, le maniche bianche e verso le spalle i colori passavano all’arancione e al giallo.
La versione da trasferta era bianca con la fascia colorata su petto e spalle, esordì a San Siro nel febbraio 1979 e riscosse un grande successo, tanto da essere usata per gran parte del campionato 1979-80.
Il canto del cigno di Nike
Per quella che sarà l’ultima stagione di Nike con la Roma, il brand americano ha tirato fuori dal cilindro una maglia che rievoca il passato, come confermato dalle parole di Scott Munson, VP di Nike Football Apparel: “Questo kit è una moderna interpretazione di una delle divise più famose e non convenzionali della Roma di sempre. Abbiamo adottato un design lineare a strisce sfumate, utilizzando i colori rappresentativi e tradizionali del club per creare un kit che speriamo il team e i tifosi indossino con orgoglio”.
Come giudicate questa reinterpretazione di Nike per la nuova maglia della Roma 2020-2021?