È tempo di presentazioni delle divise per le nazionali che si preparano a partire per il Brasile, ma anche per quelle che non sono riuscite a ottenere la qualificazione. Una di queste è la Scozia, per la quale adidas ha riservato un trattamento molto accurato dopo il recente rinnovo del rapporto fino al 2018.
La nuova maglia si presenta nel classico blu navy al quale sono state abbinate rifiniture argentate per le tre strisce ed i loghi, mentre sono rosse per i profili del colletto a V e la riga orizzontale sul retro delle spalle.
La trama del tessuto prevede nella parte frontale delle righine verticali. Preziosi i bordi delle maniche e il taping lungo i fianchi in fantasia tartan.
Sul retro è presente un piccolo ragno stilizzato, le cui otto zampe sono formate dai contorni di una croce di Sant’Andrea. Tale logo richiama una leggenda della cultura popolare scozzese, secondo la quale nel 1307 Robert the Bruce ritrovò il coraggio di condurre la battaglia per l’indipendenza dall’Inghilterra dopo aver visto in una caverna la determinazione di un ragno nel tentare di tessere la propria tela in un ambiente ostile. Dopo numerosi tentativi falliti vi riuscì e lo stesso successe alla Scozia che conquistò l’indipendenza nel 1314.
Da questa storia nasce la massima “if at first you don’t succeed, try try try again“, che sembra sposarsi bene con il periodo della nazionale scozzese, che manca dalla fase finale di una competizione maggiore dai Mondiali del 1998.
Personalmente provo rammarico per il fatto che sia stata adottata una versione tonal dello stemma, che colorato d’argento si immerge bene nel contesto della maglia, ma senza le tinte originali, perde quasi tutto della sua tipicità.
In linea con la “tendenza” del momento, i pantaloncini non saranno bianchi ma in tinta con la maglia, dunque blu navy con le tre strisce ai lati argentate ed orli in fantasia tartan.
Novità per quanto riguarda i calzettoni dove il rosso lascia il posto al granata, colore che in precedenza era stato utilizzato solo per i risvolti in due divise prodotte dalla Fila e dalla Diadora rispettivamente nel 2000 e nel 2003. Sulla parte frontale campeggia ancora la scritta Alba, antico nome gaelico dell’odierna Scozia.
Dunque il completo si presenta molto elegante, ma soprattutto scuro in tutti i suoi componenti, maglia, pantaloncini e calzettoni.
La combinazione navy-navy-granata è un inedito, ma non è la prima volta che vengono messi da parte i pantaloncini bianchi. Successe già per le divise Umbro utilizzate tra il 1994 e il 1996 e per quelle Diadora del biennio 2006-2008.
Fa piacere rivedere i caratteristici dettagli in tartan che riportano alla mente le maglie Umbro di tre delle ultime quattro partecipazioni della Scozia a Mondiali ed Europei: Italia ’90, Inghilterra ’96 e Francia ’98.
Vi piace la nuova combinazione della divisa della Scozia?