La settimana appena trascorsa ha chiuso ufficialmente la fase di qualificazione al mondiale brasiliano ed è stata per le nazionali già ammesse alla competizione una buona occasione per iniziare i test match in vista del grande evento dell’anno prossimo.
Tra le partite disputate, la nostra attenzione è stata attirata dall’amichevole giocata, mercoledì 19 novembre, a Sydney da Australia e Costa Rica. Non una partita di cartello, sicuramente. Ma per la Federación Costarricense de Fútbol (FEDEFUTBOL), è stata l’occasione per festeggiare la quarta qualificazione della propria nazionale ad una fase finale del campionato del mondo: i costaricani hanno infatti indossato per l’occasione una insolita maglia a strisce bianche e nere creata da Lotto, che però non risulterà sconosciuta agli esperti del settore.
A primo impatto la maglia ricorda alcuni kit di club che militano nei campionati nostrani: le strisce verticali bianche e nere dal pannello frontale continuano su quello posteriore e subiscono una modulazione solo nella zona delle cuciture delle spalle, in modo che la trama coinvolga anche le maniche.
Sul petto compaiono il marchio dello sponsor tecnico e la bandiera civile costaricana, cioè senza stemma nazionale inserito nella banda rossa centrale. Disegno quadrato per un collo alla coreana arricchito con la scritta ‘Costa Rica’ sul retro e con bordature nere che riprendono quelle delle maniche. L’unica interruzione delle strisce è nel pannello posteriore che ospita un campo a sfondo nero sul quale spiccano i numeri dei giocatori riempiti in oro sotto un inserto testuale che riporta il motto “Hacemos Historia” (Facciamo la storia).
Il kit è completato da: pantaloncini bianchi con dettagli in nero e numbering sempre dorato; calzettoni bianchi con la losanga di Lotto in rosso.
Dicevamo in precedenza che questa insolita maglia non è sconosciuta agli appassionati del settore: infatti, già nel 2011 il Costa Rica aveva sfoggiato una casacca con gli stessi colori in occasione di un’amichevole contro l’Argentina.
Ma il valore sentimentale della Sele per il bianconero va rintracciato nel mondiale del 1990, quando i costaricani sfoggiarono la divisa a strisce in ben due partite. Il ct della nazionale, Jorge Luis Pinto, e il il centrocampista costaricano dell’AIK, Celso Borges, si sono detti molto contenti di poter giocare indossando questa uniforme, ben sapendo cosa significa per i Ticos il mondiale del 1990 (passaggio del primo turno e approdo agli ottavi di finale, il miglior risultato finora conseguito).
Purtroppo per loro la partita contro l’Australia è terminata 1-0 in favore degli oceanici, ma questa sconfitta sicuramente non ha scalfito il morale dei costaricani che hanno tutte le intenzioni di fare bene al mondiale brasiliano.
Non abbiamo notizie certe circa l’utilizzo della camiseta blanca y negra durante il campionato mondiale. Certamente, Brasile 2014 rappresenterà un’opportunità molto importante non solo per il Costa Rica ma anche per le cosiddette ‘nazionali minori’ che approderanno al torneo con la possibilità e la voglia di scrivere una pagina di storia del calcio.