L’appuntamento di oggi non poteva non collegarsi all’annuncio fatto in settimana del contratto faraonico tra Adidas e Manchester United, che torneranno a lavorare insieme a partire dal 2015.
Facciamo quindi un salto nel passato di poco più di venti anni, per andare a riscoprire le ultime maglie che la Casa del Trifoglio fornì ai Red Devils, prima di firmare con Umbro.
L’anno è il 1990, e l’azienda tedesca fornisce alla squadra una maglia semplice ma ben fatta, ricalcata su quella usata nella stagione precedente: l’elegante colletto contiene un disegno geometrico a contrasto che ne delimita il bordo, sul petto si trova sulla destra il trifoglio adidas e sulla sinistra lo stemma della squadra. Lo sponsor è Sharp, presente già dal 1982, con lettering applicato in rilievo di colore bianco.
Oltre al colletto, l’altro elemento che distingue la maglia ’90-’92 da quella ’88-’90 sono le due linee che evidenziano l’attaccatura in stile raglan delle maniche: cambia il colore, che da bianco passa a nero.Vengono poi aggiunti piccoli dettagli per rendere difficoltosa la contraffazione.
Per quanto riguarda i pantaloncini il colore di base è il bianco bordato nell’estremità inferiore da una piccola linea rossa, sui lati vengono aggiunte due fasce verticali rosse contornate di nero all’interno delle quali vengono inserite le tre strisce Adidas. Lo stemma della squadra lascia spazio all’acronimo ricamato M.U.F.C. in nero mentre dall’altro lato il trifoglio è rosso. Completano il kit dei calzettoni neri con risvolto rosso.
Se la divisa casalinga venne molto apprezzata dalla tifoseria, non si può dire altrettanto della divisa da trasferta, che tuttora risulta essere un dei lavori meno graditi in assoluto. Tanto per iniziare il colore scelto ricordava un po’ troppo lo sky blue dei cugini del Manchester City, e in seconda battuta il design fu giudicato troppo azzardato, secondo alcuni ispirato a fiocchi di neve e secondo altri a un puzzle.
Si discusse anche sul fatto dell’utilità stessa della maglia, in quanto in più di un’occasione la squadra rispolverò le divise da trasferta della stagione precedente.
L’intento di Adidas era quello di creare una maglia che potesse essere indossata anche nei vari pub e locali della città, e così ideò un design seghettato inusuale al quale venne aggiunto un elegante colletto bianco rosso e blu, due piccole strisce rosse intorno alle spalle, il crest societario a sinistra della maglia, il trifoglio rosso a destra e lo sponsor Sharp al centro, anch’esso rosso. Sulle spalle corrono le classiche tre strisce bianche.
I pantaloncini seguono lo stesso blu chiaro della maglia e sono bordati inferiormente di bianco. Rispetto alla prima divisa scompaiono dai lati le bande verticali e l’acronimo ricamato lascia spazio allo stemma societario.
Nel 1991, in occasione della finale di Coppa delle Coppe a Rotterdam contro il Barcellona, Adidas decise di creare una maglia unica.
Utilizzando come base la maglia home, optò per una maglia bianca senza sponsor con colletto e bordature in rosso, tra le quali staccavano le due linee diagonali nere ai lati del petto. Ad essa vennero abbinati i pantaloncini casalinghi e calzettoni bianchi con risvolto rosso.
Calzettoni che ritroviamo anche in questa foto di una formazione della famosa Class of ’92, con alcuni talenti di spicco che avrebbero poi conquistato tra gli altri titoli, anche la Champions League del 1998-1999, con divisa europea composta proprio da maglia rossa, pantaloncini e calzettoni bianchi.
Chiudiamo citando anche la maglia che più si è discostata dalle altre nel periodo adidas durato dal 1980 al 1992, cioè quella delle due stagioni tra il 1984 ed il 1986. Si caratterizzava per la completa assenza delle tre strisce (relegate a pantaloncini e calzettoni) e per gli inserti bianchi posti all’attaccatura delle maniche, bordati di nero.
Particolare anche l’assenza del logo adidas dal petto, spostato su entrambe le maniche, soluzione non insolita nel calcio inglese di metà anni ’80.
Che ne pensate del binomio passato Manchester United-Adidas e cosa vi aspettate in futuro?