Dopo la carrellata di maglie del massimo campionato elvetico scendiamo di una categoria e passiamo alla Challenge League dove troviamo la squadra più titolata della Svizzera, un club dove hanno giocato due allenatori che hanno vinto la Champions League e il Mondiale, una società che ha preso parte ai gironi della moderna Champions League e per finire un sodalizio che ha ospitato il primo derby di Milano e che ha addirittura preso parte al campionato di calcio italiano.
Vi presentiamo i 10 club in base alla classifica della stagione 2019-2020, partendo dalle due squadre retrocesse dalla Super League. Lo scorso campionato non ha visto l’ultima squadra relegata perché a causa della pandemia tutti i campionati, dalla Prima Lega Promotion alla Quinta Lega sono stati annullati.
Thun
Relegati dopo lo spareggio contro il Vaduz, i bernesi si presentano in campo sponsorizzati da Macron per il secondo anno consecutivo.
Anche se non hanno mai vinto un campionato, nell’Oberland Bernese non si scorderanno mai l’incredibile partecipazione, con maglie firmate Hummel, alla fase a gironi della Champions League 2005-2006 in gruppo con Arsenal, Ajax e Sparta Praga, maturata grazie al secondo posto in campionato e ai successi contro Dinamo Kyev e Malmö nei turni preliminari.
Prima maglia Thun 2020-2021
La prima divisa è rossa dal petto in giù con il bianco che copre maniche, spalle e il retro. Il colletto e i dettagli sulle maniche sono bordati di rosso. Nella parte inferiore destra troviamo un richiamo alla stella presente sullo stemma societario.
I pantaloncini sono rossi con una larga fascia bianca ai lati che contiene il logo Macron, presente anche su petto e spalle. Rossi sono pure nomi e numeri. Sulla nuca si nota la scritta in dialetto svizzero tedesco “Wahri Liebi” – “vero amore”.
Seconda maglia Thun 2020-2021
Il verde militare sulla maglia away si alterna ai dettagli verde fluo presenti sui bordi delle maniche e sullo stemma di Macron. Il colletto presenta invece il bianco e il rosso, i colori del club.
Nella parte inferiore della divisa troviamo lo skyline del lago di Thun. Nomi e numeri sono verde fluo, colore usato anche per la sottomaglia e i fuseaux. Dietro ai calzettoni, anch’essi con dettagli verde fluo nella parte superiore, ritroviamo il motto “Wahri Liebi”.
Neuchâtel Xamax
Vincitore di due titoli consecutivi tra il 1987 e il 1988 lo Xamax in questi anni ha vissuto lo spettro del fallimento nel 2012, la gioia del ritorno nella massima serie nel 2018 e per finire la recente retrocessione dopo l’ultima stagione di Super League.
Sono quindi finiti i fasti europei che dal 1981, con 16 partecipazioni in 72 partite, hanno visto i neocastellani sfidare alla Maladière Bayern Monaco, Real Madrid, Amburgo, Galatasaray, Roma e Dinamo Kiev senza mai perdere, con l’unica eccezione di una sconfitta contro l’Inter, futura vincitrice della Coppa Uefa 1998.
Nei primi minuti di questo video potete vedere lo strepitoso gol in rovesciata di Francesco Moriero ai rossoneri elvetici nell’autunno del 1997.
Prima maglia Neuchâtel Xamax 2020-2021
La prima divisa è rossonera a strisce verticali, interrotte a metà da una fascia rossa orizzontale occupata dallo sponsor principale. Anche la spalla destra interrompe le righe verticali con una fascia nera diagonale dove viene messo in risalto lo sponsor tecnico, colorato di bianco.
Il retro della maglia è nero nella parte superiore e si interrompe con un taglio obliquo per lasciare spazio a sponsor, nomi e numeri bianchi.
Seconda maglia maglia Neuchâtel Xamax 2020-2021
Il bianco la fa da padrone sulla divisa per le trasferte. Nel disegno il colletto è a V mentre nelle immagini sul campo appare più rotondo. Nella parte anteriore si intravede una trama di righe orizzontali grigie tono su tono. Lo sponsor tecnico, la tedesca Erima, è colorato di grigio in mezzo al petto, mentre gli sponsor commerciali sono neri.
Grasshopper
Cosa ci fa la squadra più titolata della Svizzera, vincitrice di 27 campionati e 19 coppe nazionali, in serie B? Retrocessi due anni fa, non sono riusciti a risalire al primo colpo in Super League anche perché, a detta dei giocatori zurighesi, le squadre di Challenge League li affrontano sempre col coltello tra i denti.
Prima maglia Grasshopper 2020-2021
Stile classico per la caratteristica maglia partita in bianco e blu. La manica sinistra è blu con bordo bianco, mentre la manica destra è bianca con bordo blu.
Il retro della casacca è bianco nella parte superiore per lasciare spazio a nomi e numeri arancioni.
Seconda maglia Grasshopper 2020-2021
Per la seconda casacca ritorna in versione bianconera lo storico stemma con la cavalletta che dà il nome, Grasshopper-Club Zürich, ai tigurini e che abbiamo visto sulle magliette degli zurighesi fino agli anni ’90. All’altezza della nuca è presente l’anno di fondazione del club, il 1886.
La divisa, completamente nera, ad eccezione del bianco presente su nomi, numeri e sponsor, è basata sul template a nido d’ape di Puma che tanto va in voga quest’anno, in particolare per i portieri.
Terza maglia Grasshopper 2020-2021
Anche la terza maglia, di colore grigio e con maniche e colletto neri, sfoggia la cavalletta bianca su sfondo nero. Verrà utilizzata principalmente per la Coppa Svizzera.
Pantaloncini, calzettoni e sponsor tecnico sono neri. Nomi e numeri invece sono declinati in bianco.
Maglia portiere Grasshopper 2020-2021
A spezzare la monotonia del grigio e del nero ci pensa Mirko Salvi, già protagonista con il Lugano di Zeman nella seconda parte della stagione 2015-2016, con la maglia rosa riservata all’estremo difensore. Il disegno sullo sfondo non è ormai una novità.
Winterthur
Maglie a chilometro zero per gli zurighesi, vincitori di 3 campionati svizzeri tra il 1905 e il 1917. Infatti il marchio Gpard ha la sede nel vicino comune di Pfungen che dista soli 7 km dalla Schützenwiese, lo stadio del Winterthur.
Prima maglia Winterthur 2020-2021
Due tonalità di rosso per i leoni del Winti con una fascia di colore più scuro che scorre da una manica all’altra e attraversa la divisa casalinga. Nella parte anteriore del colletto troviamo l’anno di fondazione degli zurighesi, il 1896.
Seconda maglia Winterthur 2020-2021
Principalmente bianca, solo le maniche riportano una fascia rossa dentro la quale troviamo diversi sponsor. Il colletto a V, dove ritroviamo l’anno di fondazione, è nero.
Maglia portiere Winterthur 2020-2021
Basata sullo stesso modello delle maglie dei giocatori di movimento, troviamo un look blu navy per l’estremo difensore. Solo la fettuccia alla base del colletto, che riporta l’anno di fondazione in bianco, è colorata di rosso.
Kriens
I lucernesi, fondati nel 1944, hanno esordito nella massima serie nel 1993, per poi giocarci una seconda e ultima volta nel 1997. In seguito una semifinale di Coppa Svizzera persa in casa contro il Basilea nel 2010, qualche retrocessione in Prima Lega e un flirt per il secondo posto, sinonimo di spareggio con la penultima della Super League, durato qualche partita nel finale di stagione dello scorso campionato.
Possono però vantare uno stadio di tutto rispetto per la Challenge League: il nuovo Kleinfeld nel quale i biancoverdi giocano dal mese di settembre del 2018.
Prima maglia Kriens 2020-2021
Hoops verdi e bianche, firmate dalla spagnola Joma, per la maglia casalinga. Il girocollo è bianco con un inserto verde che inizia nella parte superiore e termina in diagonale alla base. Le maniche sono verdi e sul retro le strisce orizzontali sono solo sul fondo per lasciare spazio a un riquadro verde dove troviamo nomi e numeri in bianco.
Seconda maglia Kriens 2020-2021
Medesimo modello della maglia home, ma basata sui colori rosso e blu. Il riquadro sul retro è blu per lasciare spazio a nomi e numeri in bianco, mentre pantaloncini e calzettoni sono rossi.
Maglie portiere Kriens 2020-2021
Le divise dell’estremo difensore sono arancioni oppure gialle con dettagli neri sulle maniche e sui bordi dei pantaloncini.
Wil
Gli svizzeri orientali vantano la vittoria con più reti nella storia della Super League, 11-3 nel derby cantonale del 2002 contro il San Gallo, la conquista della Coppa Svizzera contro il Grasshopper nel 2004, oltre a uno stadio nuovo di zecca, lo Sportpark Bergholz, finito di costruire nel 2013.
L’allenatore dei bianconeri è Alexander Frei, miglior marcatore di sempre della nazionale svizzera con 42 reti in 84 partite.
Prima maglia Wil 2020-2021
La prima maglia è nera nella parte superiore per sfumare di bianco nella parte inferiore. Le maniche sono bianche con bordi neri. Il tergisudore all’interno del colletto è verde, così come lo sponsor principale, una ditta austriaca di prodotti per la pulizia con un logo estremamente vistoso.
Pantaloncini e calzettoni sono bianchi. Sul retro della divisa i nomi e numeri sono neri.
Seconda maglia Wil 2020-2021
La seconda divisa è basata sullo stesso template della prima e sul fronte vede l’arancione, come colore principale, sfumare nel blu in fondo alla maglia. Il retro invece è completamente blu, con nomi e numeri bianchi. Le maniche sono blu con bordo arancione.
Maglie portiere Wil 2020-2021
Le divise del portiere sono di colore blu o verde, con le maniche di una tonalità più scura. La divisa verde ha il girocollo e il bordo della manica colorate di bianco a fare da contrasto. Entrambe le divise presentano il tergisudore verde all’interno del colletto.
Stade-Lausanne-Ouchy
La Pontaise è diventata la casa dello Stade-Lausanne-Ouchy dopo il trasferimento del Losanna verso il nuovo stadio della Tuilière.
La squadra del quartiere losannese di Ouchy, che si affaccia sul Lago Lemano, è sponsorizzata da 14fourteen, un marchio svizzero che ha sede a Ginevra presso lo stadio del Servette e che produce anche le divise del Kosovo e della nazionale svizzera di basket. 14 come i valori che contraddistinguono il brand elvetico che abbina la precisione svizzera allo stile italiano e che ha una filiale per l’Europa a Torino.
Prima maglia Stade-Lausanne-Ouchy
La prima divisa è rossa con delle macchie più scure che ritroviamo anche sul retro e sui pantaloncini. Sul bordo delle maniche è situato il nome del club. All’altezza delle spalle è posizionato lo stemma della città di Losanna. Il colletto ha la parte superiore bordata di bianco. Sui fianchi troviamo una doppia riga bianca che continua sui pantaloncini.
Seconda maglia Stade-Lausanne-Ouchy
Stesso modello utilizzato per la prima casacca con l’unica differenza che sulle spalle non troviamo più lo stemma cittadino. Si contraddistingue per un look total black. Gli inserti a contrasto sono grigi. Nomi e numeri sono color argento.
Maglie portiere Stade-Lausanne-Ouchy
La maglia gialla dei numero uno losannesi non prevede la trama tono su tono, al contrario della versione blu.
Aarau
Campioni svizzeri nel 1912, 1913 e nel 1993 con un giovane Roberto Di Matteo, nato a Sciaffusa e che possiede la doppia nazionalità italiana e svizzera, che di lì a poco sarebbe passato alla Lazio, gli argoviesi a partire da questa stagione hanno completamente rivisto il concetto e i colori delle loro maglie.
Sviluppate in stretta collaborazione con il fornitore di materiale sportivo Gpard, che abbiamo già visto sulle maglie del Winterthur, l’attenzione si è concentrata sull’individualità e l’identificazione secondo il motto “ritorno alle origini”.
Per Roger Keusch, responsabile marketing degli argoviesi, il vantaggio di lavorare con un esperto partner locale, distante solo 70 chilometri da Aarau, è quello di avere un servizio personale e un’alta qualità dei tessuti e della lavorazione degli indumenti.
Per la prima volta le casacche dell’Aarau sono state prodotte utilizzando il processo di sublimazione, in modo che la maggior parte dei loghi e degli sponsor fossero incorporati direttamente nel tessuto, il che lo rende più comodo da indossare. Nomi e numeri vengono invece aggiunti utilizzando la classica stampa transfer.
Prima maglia Aarau 2020-2021
Se negli scorsi anni, durante la collaborazione con Nike, abbiamo visto alternarsi sulla maglia di casa il bianconero, il rossonero e il nero, il risultato odierno è una maglia casalinga che riprende tutti i colori dello stemma del club.
La divisa, che vede pantaloncini neri e calzettoni bianchi, offre dettagli individuali come lo skyline di Aarau sulle estremità delle maniche e l’anno di fondazione 1902 incorporato nel colletto a V colorato di nero.
Lo stemma del club e la bandiera del Canton Argovia sono i punti di riferimento per le divise dell’Aarau.
Seconda maglia Aarau 2020-2021
La maglia per le trasferte rappresenta sui campi di tutta la Svizzera il Canton Argovia, con i colori nero e blu che troviamo nel vessillo cantonale. Le due maglie sono collegate da un palo centrale nero, bianco e rosso.
Sulla base delle maniche si può apprezzare in grigio lo skyline della città di Aarau.
All’altezza della spalla destra troviamo i simboli presenti sulla bandiera cantonale: l’acqua e le stelle. Il retro della divisa è completamente blu. Il resto della divisa vede i pantaloncini neri e i calzettoni bianchi.
Sciaffusa
Nel borgo medievale che si affaccia sulle cascate del Reno, si sono incrociate le strade di un Roberto Di Matteo diciottenne (1988-1991) che da allenatore vincerà la Champions League con il Chelsea nel 2012 e Joachim Löw (1989-1992), numero 10 sciaffusano e futuro campione del mondo 2014 sulla panchina della Germania.
Prima maglia Sciaffusa 2020-2021
Ritroviamo il modello a nido d’ape di Puma anche sulla maglia gialla dello Sciaffusa – allenato da Murat Yakin (49 presenze con la nazionale svizzera), assistito da suo fratello Hakan (20 gol e 87 presenze in nazionale) – che vede completare la divisa con pantaloncini e calzettoni neri.
Seconda maglia Sciaffusa 2020-2021
La divisa per le trasferte, che non è ancora stata utilizzata quest’anno, è nera con pantaloncini bianchi e calzettoni neri.
Maglia portiere Sciaffusa
Il portiere David Da Costa, con un passato al Novara e arrivato questa estate dal Lugano, sfoggia un completo rosso con una trama a zig zag tono su tono.
Chiasso
Fondato nel 1905, ha ospitato il primo derby di Milano in occasione della Coppa Chiasso, un torneo ad inviti disputato tra il 1906 e il 1908 e che vide il Milan conquistare definitivamente il trofeo battendo l’Inter in finale il 18 ottobre 1908 sul campo della Giovannina.
Come leggiamo sul sito dei ticinesi, nel 1913 il Chiasso, trovando insufficiente l’attività calcistica su suolo elvetico, decise di iscriversi al campionato italiano. Non fu un’impresa facile per i dirigenti di allora, ma grazie anche all’appoggio di uno dei più illustri personaggi del calcio della vicina penisola, l’avvocato Giovanni Mauro, presidente del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Giuoco Calcio, le pratiche ebbero esito positivo.
Sul campo del Mornello di Maslianico i rossoblù sconfissero Cremonese e Savoia Milano. Grazie a quelle vittorie il Chiasso fu ammesso in Prima Categoria, l’allora Serie A. La parentesi italiana durò sino al 1923, anno durante il quale si decise il rientro nei ranghi della federazione elvetica.
Prima maglia Chiasso 2020-2021
Look classico per la squadra della città di confine: rossoblù con righe verticali continue anche sulle maniche. Girocollo blu e loghi Macron in bianco su petto e spalle. Il retro della maglia è blu nella parte superiore con nomi e numeri in bianco.
Seconda maglia Chiasso 2020-2021
Bianca con girocollo rosso. Dal colletto parte una striscia blu che termina all’inizio della spalla con una fascia rossa. La parte inferiore della divisa è circondata da una striscia rossa. Il retro è bianco fatta eccezione da una banda blu che copre le spalle. Nomi e numeri sono blu.
Maglie Chiasso Coppa Svizzera
Dopo aver sconfitto lo Zurigo nella sfida secca casalinga nei sedicesimi di Coppa Svizzera, il club ha dato ai tifosi la possibilità di scegliere tramite un commento, sulla loro pagina facebook o twitter, la maglia con cui il Chiasso scenderà in campo negli ottavi di finale contro il Lucerna il prossimo 11 febbraio.
La maglia azzurra rappresenta le origini. Il Chiasso fu infatti fondato da due ferrovieri: un dipendente delle Ferrovie Federali Svizzere e uno delle Ferrovie dello Stato Italiano. La tenuta da lavoro era una camicetta azzurra che venne riciclata come divisa da gioco.
La divisa blu intende volgere lo sguardo al futuro e rivisita i colori sociali del club della città di confine in una chiave moderna elegante ed innovativa.
Il colore rosso richiama la seconda maglia indossata dai giocatori nella storia del Chiasso. Una strizzata d’occhio ai colori nazionali, grazie soprattutto alla grande croce bianca posta sul petto, presente sulla divisa dell’epoca ma non sulla maglia attuale, come ci ha confermato il club tramite e-mail.
Maglia portiere Chiasso 2020-2021
Verde con girocollo di una tonalità più scura per il portiere dei sottocenerini.
Lasciamo ora la parola ai nostri lettori e vi chiediamo di stilare la vostra classifica: quali sono le maglie più belle? E quelle che proprio non digerite?
Tenete conto che tutte le casacche della Challenge League presentano sul petto lo sponsor della lega, brack.ch, in un riquadro rosso.