Si è svolta presso il Centro Medico Atlante la presentazione della rosa e delle nuove maglie del ChievoVerona 2016-2017. Tradizione e rinnovamento sono le parole chiave del lavoro di Givova, coadiuvato come sempre dal presidente Luca Campedelli che ne ha ispirato le caratteristiche e i dettagli.
Prima maglia ChievoVerona 2016-2017
Corpo giallo e maniche blu come di consueto, la novità riguarda il colletto a girocollo con abbottonatura a sinistra. Un dettaglio raro nel calcio, difatti è ispirato alle divise da scherma, un’altra delle passioni sportive del presidente Campedelli.
Non mutano i restanti particolari come la sagoma di Cangrande I della Scala, lo scudo della Scala ricamato dietro il collo e la scritta ChievoVerona in fondo. Il carattere di quest’ultima, nonchè dei nomi impressi sulla maglia, si ispira all’iscrizione scolpita alla base della tomba di Cangrande I, situata sopra l’ingresso della Chiesa di Santa Maria Antica a Verona.
Tre gli sponsor: Paluani, Midac e Nobis.
Seconda maglia ChievoVerona 2016-2017
Il colore è il blu navy, sul quale spicca una banda verticale gialla sul lato sinistro che passa sotto lo stemma della Scala cucito sul petto. Il colletto è a polo con tre bottoni gialli a chiusura che si abbinano cromaticamente al fine orlo della manica.
Sul fianco sinistro è stato riproposto il simbolo delle Arche Scaligere tono su tono, mentre sul retro c’è lo stemma con i cani rampanti che sarà protagonista sulla terza divisa.
Terza maglia ChievoVerona 2016-2017
Basata sul modello away, i colori stavolta sono il bianco e l’azzurro che decora la riga verticale. Due tinte molto care ai tifosi in quanto sono quelle utilizzate dalla fondazione e fino al 1956.
A sinistra c’è lo scudo scaligero con i cani rampanti, già utilizzato sulla maglia Christmas Edition del 2012. Un sigillo differente rispetto a quello tradizionale con la scala argentea a quattro o cinque pioli, usato in passato per distinguere i rami della famiglia o i singoli individui.
Sul retro compare il motto “Gaudete in domino”, si tratta di un richiamo diretto alla storia del club clivense. La scritta è tuttora presente sul portale d’accesso all’impianto sportivo dedicato al cavalier Carlantonio Bottagisio, il cui lascito nel 1957 permise alla società di poter utilizzare il campo da gioco. La realizzazione della struttura originaria, sede degli incontri del Chievo fino alla promozione in C2 nel 1986, venne curata da don Silvio Venturi, all’epoca parroco della frazione di Verona. Fu proprio lui a ispirare l’iscrizione in latino che oggi ritroviamo su questa casacca.
Come abbiamo scritto più volte in passato non possiamo che apprezzare la consueta attenzione del ChievoVerona, in particolare del presidente Campedelli, per le maglie da gioco, sempre ricche di riferimenti alla storia societaria o della città.
Voi cosa ne pensate delle nuove divise del Chievo 2016-2017 prodotte da Givova?