La partita tra Estonia ed Inghilterra è stata l’occasione per osservare più da vicino le divise lanciate quest’estate da Nike per la nazionale baltica e che la accompagneranno nel difficile percorso verso la conquista della fase finale dei prossimi europei.
La gara è stata vinta dagli inglesi di Hodgson per 1-0 grazie ad un calcio di punizione spettacolare del capitano Rooney.
Il completo per le partite casalinghe presenta tutti e tre i colori nazionali, richiamando la loro disposizione nella bandiera estone. La maglia, completamente blu, si caratterizza per la linea estremamente classica lanciata da Nike la scorsa estate e utilizzata anche per la Grecia ai mondiali. La casacca è arricchita da un colletto a polo bianco con una sottile bordatura blu, chiuso elegantemente da due bottoncini in gomma. Questo dettaglio stilistico è ripreso dai bordo-manica, anch’essi bianchi con orlo blu.
Sul retro è stato stampato un riccio, la nuova mascotte estone introdotta così dal presidente della federazione Aivar Pohlak: “Siamo un paese piccolo e dobbiamo ingegnarci. Nell’epica estone Kalevipoeg è un riccio che dà buoni consigli al protagonista. I ricci sono noti per essere molto intelligenti, sono piccoli ma difficili da battere dato che si difendono molto bene. E poi possono anche attaccare e avere la meglio sui serpenti”.
Sul petto, divisi dall’apertura del colletto troviamo lo swoosh Nike, cucito sulla parte destra, e lo stemma federale, dalla parte opposta. L’elemento più rappresentativo di questa divisa sono sicuramente le personalizzazioni, declinate in un font etnico tipico dell’Estonia, utilizzato anche nelle illustrazioni letterarie (fonte Angelo Palmeri). Lo stesso stile è mantenuto anche per i nomi dei calciatori applicati sopra le numerazioni.
Il kit casalingo si completa con pantaloncini completamente neri, sui quali sono applicate le numerazioni sulla gamba destra e con calzettoni bianchi. Una disposizione di colori sicuramente inusuale che costituisce, come abbiamo detto in apertura, un omaggio allo Sinimustvalge, la bandiera nazionale che secondo alcune interpretazioni tradizionali rappresenterebbe i colori della rondine estone, simbolo nazionale, o quelli del paesaggio dell’Estonia, rappresentati dal blu del cielo, dal nero della taiga e dal bianco della neve.
Questo accostamento di colori nella divisa dell’Estonia ha obbligato la nostra nazionale ad utilizzare una divisa piuttosto insolita nella partita di qualificazione agli europei del 2012 disputata il 3 settembre del 2010. L’Italia di Prandelli in quell’occasione è scesa in campo indossando la maglia e i pantaloncini della divisa da trasferta abbinando i calzettoni blu del kit casalingo.
Torniamo alla collezione creata da Nike per la nazionale estone che prevede un kit da trasferta ancora una volta composto dai colori nazionali, ma in un’altra disposizione. In questo caso la maglia, sempre caratterizzata dal modello a polo della prima divisa, è completamente bianca, priva di qualsiasi nota di colore, ad eccezione delle personalizzazioni blu e del logo Nike nero.
Molto riuscito anche in questo caso l’effetto delle singolari numerazioni che appaiono nella colorazione blu. Il kit per le trasferte della nazionale estone prevede pantaloncini neri e calzettoni blu, ma nella prima occasione in cui è stato utilizzato, in trasferta contro la Lituania, abbinava pantaloncini e calzettoni completamente bianchi.
In questo periodo si è parlato molto della possibilità di adottare un font unico per tutte le squadre del campionato italiano, come già succede in altri tornei europei; a mio avviso questa collezione dimostra perfettamente quanto le personalizzazioni siano parte integrante del design di una divisa. Immaginare le divise dell’Estonia con un font standard, come ad esempio in Premier League, fa perdere a queste maglie l’unica nota di personalizzazione e di vivacità che possiedono.
A questo punto spazio ai vostri giudizi: come giudicate le nuove divise dell’Estonia? Qual è la vostra posizione sul font unico?
Photocredit parziale: rumodispo.com