Il 23 febbraio ha preso il via la stagione 2018 della J.League, il campionato di calcio giapponese. Per l’occasione abbiamo deciso di andare a scoprire come vestiranno le 18 squadre della massima serie del Sol Levante.
Sarà per l’idiosincratico connubio tutto giapponese di modernità e tradizione nonché di serietà e stravaganza, per le maglie dai colori sgargianti e dal design fuori dagli schemi a noi familiari, per le squadre dagli improbabili nomi italianeggianti o in pseudo-spagnolo o tedesco, per il prezzo esorbitante del merchandising o per lo sporadico campione che prima di appendere le scarpette al chiodo va a svernare nel paese del Sol Levante, ma tra i campionati esotici, quello nipponico ha sempre esercitato un fascino particolare, soprattutto sugli appassionati di maglie.
Hokkaido Consadole Sapporo
L’unico club proveniente dall’isola settentrionale dell’Hokkaido continua a omaggiare le particolarità della regione. Dopo i riferimenti ai simboli della minoranza autoctona Ainu delle ultime stagioni, quest’anno Kappa ha proposto un kit a strisce rossonere di larghezza diversa per le gare in casa e una maglia bianca virante al celeste con una grafica a fiocchi di neve per le partite in trasferta. La parte posteriore delle maglie è impreziosita dalla silhouette dell’Hokkaido.
Vegalta Sendai
Per la squadra di Sendai, Adidas ha proposto una prima maglia gialla a strisce verticali tono su tono, accantonando il motivo a scacchi della passata stagione. In trasferta la maglia è bianca con una trama a righe orizzontali sullo sfondo. Tre invece le colorazioni per i portieri: arancione, celeste e nero.
Kashima Antlers
I cervi e Nike ripropongono un motivo a fasce orizzontali, come l’anno scorso, solo che questa volta possiamo ammirare un inedito look a fasce strette tono su tono, interrotte da una righina blu marino nella parte di colore più chiaro. Maglia bianca con dettagli rossi per le gare in trasferta.
Urawa Red Diamonds
I detentori del titolo di Campioni d’Asia affronteranno la nuova stagione con una template Nike che sembra disegnato apposta per loro, anche se lo abbiamo già visto alle nostre latitudini sulle maglie del Red Bull Salzburg. L’effetto sfumatura a diamanti decora le spalle di quella che per il resto è una semplice maglia rossa. La maglia da trasferta, invece, opta per un sobrio look bianco con dettagli neri.
Kashiwa Reysol
Il club della prefettura di Chiba giocherà la stagione 2018 con le stesse maglie della precedente annata: maglia gialla per le partite in casa e blu per le trasferte, entrambe con fasce orizzontali tono su tono. Il Reysol (un improbabile “Re Sole” in pseudo-portoghese) è di proprietà del colosso multinazionale Hitachi, che in giapponese significa Sol Levante.
FC Tokyo
Le sgargianti maglie di Umbro per l’FC Tokyo si ispirano al concetto “Knight of Flames”. La home vuole essere un tentativo di ricreare l’effetto delle fiamme che si riflettono sulla scintillante armatura, mentre nella away il riferimento alle placche di metallo che compongono l’armatura è più evidente.
Kawasaki Frontale
I campioni in carica cercheranno di difendere il titolo indossando maglie progettate ad hoc da Puma: il disegno base prevede una divisione verticale in due settori di colore diverso (nero e celeste per la home, bianco e grigio per la away).
Questi sono ulteriormente suddivisi in una serie di strisce verticali tono su tono. Discorso diverso per la maglia per le partite di coppa, la Asian Champions League: la maglia “asiatica” prevede sempre due settori nero e celeste, solo che questa volta la suddivisione avviene su base orizzontale. 4 pinstripes orizzontali, due nere e due bianche, decorano ulteriormente la maglia.
Yokohama F. Marinos
Le maglie 2018 dei “marinai di Yokohama” sono come sempre ispirate dal mondo marittimo e portuale. Il blu melange della maglia home richiama il mare della baia di Tokyo, sulla quale si affaccia la città portuale giapponese per antonomasia. La maglia da trasferta, invece, opta per lo stile “marinière” a righe orizzontali bianche e blu.
Shonan Bellmare
La nuova maglia home del Bellmare (che dovrebbe significare proprio bel mare, in italiano, anche se con una “l” di troppo) è un omaggio alla storia del club e, in quanto tale, combina diversi elementi di divise del passato, come la fascia diagonale, il motivo a rombi e le pinstripes diagonali.
La seconda maglia è una rappresentazione degli scenari naturali dello Shonan: su base bianca, il blu intenso dell’Oceano Pacifico incontra il verde delle foreste che si stagliano sul mare.
Shimizu S-Pulse
L’inusuale colore arancione delle maglie è un omaggio al frutto simbolo della regione di Shimizu, il mandarancio giapponese. Le maglie del Shimizu S-Pulse sono famose per raffigurare ogni anno una versione diversa del globo terrestre. La novità di quest’anno è una raffigurazione del Monte Fuji sul retro della maglia, per celebrare il quinto anniversario dello status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Júbilo Iwata
Le maglie sono dominate dalla figura del pigliamosche del paradiso giapponese (Terpsiphone atrocaudata), uccello simbolo della prefettura di Shizuoka, dove si trova la città di Iwata, e protagonista anche nello stemma dell’ex squadra di Dunga, Totò Schillaci e Felipe Scolari.
La casacca home è azzurra con finiture bianche, in quella away i colori si invertono.
Nagoya Grampus
Tutte le maglie del Nagoya Grampus, comprese le tre versioni da portiere, propongono un disegno a strisce orizzontali che, partendo dalla base della maglia, si fanno via via più sottili fino a sfumare nella tinta unita da centro maglia in su.
Il disegno vuole rappresentare tutti i soggetti coinvolti nel club (giocatori, staff, tifosi, sponsor, città natale, stadio) che insieme rappresentano un’unità.
Gamba Osaka
I nerazzurri di Osaka e Umbro continuano nel loro processo di destrutturazione e decomposizione del concetto di maglia palata. Quest’anno il concetto ricorrente è quello del “Yagasuri”, un motivo tessile tradizionale giapponese raffigurante l’impennaggio di una freccia.
Meno elaborata è la divisa da trasferta, bianca con inserti neri.
Cerezo Osaka
I ciliegi di Osaka (cerezo significa ciliegia in spagnolo) continuano a vestire il rosa del fiore più tipico del paese del Sol Levante. Per i “sakura” Puma ha proposto due kit speculari rosa-bianco e bianco-rosa. Entrambe le maglie sono decorate con 11 fiori di ciliegio stilizzati tono su tono.
In Asian Champions League, invece, sfoggeranno una maglia a strisce verticali rosa e blu di spessore diverso.
Vissel Kobe
Maglia home rossa, away celeste e third bianca per il team dove milita al momento Lukas Podolski. Il template è uguale per tutti e tre i modelli: due strisce tono su tono a centro maglia e una grafica circolare che si dirama dallo stemma e richiama le onde che si muovono dolcemente nella baia di Osaka.
Il retro è attraversato da una sottile striscia verticale rosa fluo, a rappresentare la vivacità e i neon della vita notturna della sesta città del Giappone.
Sanfrecce Hiroshima
Completo in due tonalità di viola e dettagli giallo fluo per le “tre frecce” (San significa tre in giapponese) di Hiroshima. In trasferta, invece, sfoggeranno un completo bianco con dettagli viola.
Sagan Tosu
Per il Sagan Tosu, griffato New Balance, maglia home celeste con dettagli rosa e away bianca con inserti rosa. Entrambe le maglie sono impreziosite da motivi a strisce diagonali.
V-Varen Nagasaki
Dulcis in fundo, forse il club che rappresenta al meglio ciò che si intende quando si parla di “giappofollie”, a partire dal nome del club fino alle maglie.
Il nome, come in tanti altri casi, è un composto di parole prese in prestito da lingue diverse: V sta per il portoghese “vitoria”, mentre “varen” significa vele in olandese. Un nome che vuole omaggiare il passato di porto internazionale (per una lunga parte della sua storia solo l’Olanda e il Portogallo potevano commerciare con il Giappone) e allo stesso tempo essere di buon auspicio a livello sportivo.
Le maglie sono un concentrato di simboli e contenuti, nonché una cacofonia di colori: la home blu e arancione è decorata dalla silhouette della prefettura di Nagasaki, nonché da un motivo ondulato astratto tratto direttamente dalla tradizione tessile dell’isola di Kyushu e infine dai contorni di una colomba che vola sopra le violente onde del mare del Giappone.
La maglia away è bianca è decorata da una moltitudine di motivi disegnati con una linea sottile di contorno e alternando il blu e l’arancione: colombe e ulivi per rappresentare la pace e la vittoria, fiamme di drago a rappresentare forza e potenza.
Parlando del Nagasaki è doveroso menzionare la “Peace Jersey”, la maglia speciale lanciata la scorsa estate e recentemente votata maglia del 2017 dal sito LaCasaca. Si tratta di una maglia celebrativa per onorare il ricordo dei caduti nel lancio della bomba atomica sulla città di Nagasaki.
La maglia è stata prodotta in due versioni, una celeste e una rosa. Il disegno è composto da una moltitudine di origami sovrapposti che si infittiscono verso il centro fino a formare una fascia diagonale di tonalità più scura. Nella parte frontale troviamo diversi origami colorati a forma di airone (l’origami orizuru è da sempre accompagnato da connotati di buon auspicio, ma la triste storia di Sadako Sasaki l’ha trasformato in un eterno simbolo di pace e dell’ideologia anti-nucleare), mentre in quella posteriore compare la Statua della Pace, che si trova nell’omonimo parco nel centro della città.
Si conclude qui questo viaggio tra i colori del Giappone, quali sono le vostre maglie preferite della J.League 2018?