Per gli appassionati di maglie da calcio il brand Ezeta non è più una sorpresa, dopo avervi mostrato le maglie della Lazio e della Roma C8 è il turno del Vesta Calcio.
La squadra romana che milita in prima categoria prende il nome da Vesta, la dea del focolare domestico, il cui culto pubblico consisteva nel mantenere acceso il fuoco sacro nel tempio cittadino. Le sacerdotesse legate al suo ordine, quello delle famose vestali, avevano proprio il compito di custodire il fuoco sacro alla dea, facendo sì che non si spegnesse mai.
Le tre maglie ideate da Ezeta sono quindi ispirate alla Dea Vesta e al tempio di Tivoli a lei dedicato dove ha avuto luogo lo shooting fotografico.
Il fuoco sulla prima maglia
Il fuoco è l’elemento cardine della grafica della maglia casalinga, un pattern composto dal disegno stilizzato bidimensionale del fuoco ricopre per intero la casacca. Sono ben otto le tonalità di arancione, arricchite dalla scritta Vesta ripetuta tono su tono.
Il tempio di Tivoli sulla maglia away
La maglia da trasferta bianca esalta l’intero sistema architettonico del Tempio di Vesta situato a Tivoli. Le decorazioni scolpite in bassorilievo sulla trabeazione sono state incorniciate sulla divisa in una fascia orizzontale arancione, mentre tono su tono è raffigurato il rilievo prospettico di tutti i dettagli ornamentali del tempio, valorizzando l’arte scultorea di rara bellezza che questo gioiello rappresenta.
La planimetria di Piranesi sulla terza maglia
La terza divisa nasce dall’analisi del rilievo architettonico del tempio eseguito dal famoso architetto neoclassico Giovanni Battista Piranesi. Il pattern geometrico è stato originato dalla planimetria disegnata da Piranesi, il logo del Vesta Calcio si trova al centro di ogni pianta architettonica in corrispondenza del luogo in cui veniva posto il fuoco sacro in antichità.
Una texture effetto rovinato antico rende la maglia ulteriormente più preziosa e unica.
Come giudicate questi lavori del marchio Ezeta per il Vesta Calcio?