Ci sono maglie che sono destinate a rimanere per sempre nella storia di una squadra. Divise anti conformiste, che rompono gli schemi. Maglie davvero speciali, simboli di intere epoche e che riescono a trascendere le generazioni. E che, a distanza di anni, acquisiscono quel giusto tocco di nostalgia tale da far affezionare quegli stessi appassionati che, al loro lancio, si dimostrano contrariati, ma di cui, col passare delle stagioni, ne chiedono a gran voce il remake.
È sicuramente questo il caso della maglia away del Manchester United indossata dal 1990 al 1992. Una casacca unica, passata alla storia come la maglia a “fiocchi di neve” proprio per via della particolare forma della grafica presente sulla divisa. Una maglia che inizialmente (e ancora oggi, per i tifosi più tradizionalisti) fece storcere il naso non solo per lo strano pattern, ma soprattutto a causa dell’invadente presenza dello sky blue, un colore fin troppo simile a quello delle divise dei rivali concittadini del Manchester City.
Tuttavia, stando ad un recente sondaggio eseguito proprio dal Manchester United, la maglia da trasferta del 1990-92 è stata votata come miglior kit nella storia dello United dalla maggior parte dei tifosi.
Infatti, in occasione del trentesimo anniversario dalla stagione in cui quella casacca venne indossata per l’ultima volta, Adidas, attuale sponsor tecnico dei Red Devils e ideatrice della storica maglia, ha deciso di richiamare quell’iconico kit per la nuova divisa away 2021-22.
La sostanziale differenza tra la maglia di trent’anni fa e quella attuale sta proprio nella grafica adottata: dopo essere già stato riprodotto sulla terza maglia del 2015-16 e sulla seconda maglia del 2017-18 in versioni decisamente più dark, sparisce il tanto agognato pattern a fiocco di neve. Al suo posto, figura una trama geometrica più moderna che offre un effetto jeans, ma che comunque è ispirata al celebre design della seconda divisa del ’90 (come dimostrato anche dalla medesima colorazione utilizzata).
Nelle immagini ravvicinate è possibile intravedere una ‘M’ intrecciata nel motivo della maglietta, il che rappresenta un richiamo all’iniziale del nome del club. I bordi delle maniche e il colletto a girocollo sono bianchi, mentre le three stripes, posizionate sulle spalle, sono rosse. La maglia è inoltre rifinita da un bordo inferiore interno blu.
Rossi sono anche lo stemma societario monocromatico, il nuovo main sponsor TeamViewer e il logo di Adidas, che appare nella sua versione Performance e non sotto forma del classico trifoglio presente sulla maglia di trent’anni fa (come invece era trapelato dalle anticipazioni degli ultimi mesi).
I pantaloncini sono azzurri come la grafica della maglia e come quelli del completo del 1990. Su di essi, ai lati, proseguono le tre strisce viste sulle spalle, con stemma ancora monocromatico rosso sulla gamba sinistra.
Nomi e numeri sono rossi sul retro della maglia, come lo sponsor Kohler sulla manica sinistra, mentre sui calzoncini sono bianchi. Al centro dei calzettoni è riprodotta la stessa trama della casacca, con il diavolo rosso applicato sul fronte e il logo Adidas sul retro, il tutto rifinito dalle tre strisce sul risvolto.
Una divisa dal sapore tipicamente anni ’90, ma che vuole essere anello di congiunzione tra passato e futuro: il club ha infatti svelato la nuova maglia omaggiando la Mancunian Way, corrente culturale che da sempre ha contraddistinto i giovani di Manchester per la loro resilienza, per la loro ambizione e per la loro voglia di mettersi in gioco (come spiegato nel video soprastante).
Vi piace questo tuffo nel passato per la seconda maglia del Manchester United 2021-2022?