Primo ottavo (Brasile – Cile): Continuano le difficoltà per i “Verdeoro”, che superano l’ostacolo Cile solo al quinto rigore. Che per la truppa di Scolari non sarebbe stata una partita semplice lo sapevano tutti, ma la “Roja”, in questo ottavo, ha sbalordito tutti ancora una volta, dimostrando di potersi giocare ad armi pari il match fino alla fine, pur con un Arturo Vidal non al 100% della forma. Un pensiero particolare va a Jara, autore dell’ ultimo rigore stampato sul palo interno, decisivo per il risultato finale: il classico esempio di quante gioie, e allo stesso tempo, quanti dolori possa regalare il calcio.
Secondo ottavo di finale (Colombia – Uruguay): Forse l’ unica partita davvero con poca storia di questi ottavi: la “Celeste”, orfana di Suarez, si è dimostrata una squadra modesta, con un Cavani che non si è dimostrato totalmente capace di reggere l’ attacco da solo, poichè l’altro interprete del reparto, Diego Forlàn, non è più il cecchino inarrestabile di un tempo. D’altra parte la Colombia sta letteralmente volando, ha trovato in James Rodriguez e Juan Cuadrado dei veri Top-Player su cui poter contare ed è riuscita anche a “blindare” una difesa che, alla vigilia del torneo si riteneva il grande punto debole della squadra. Adesso l’assenza di Radamel Falcao non fa più così paura.
Terzo ottavo di finale (Olanda – Messico): Dopo aver finito il girone a punteggio pieno, annientando la Spagna e superando Cile e Australia senza troppi intoppi, ha incontrato un Messico in formissima, con un portiere in stato di grazia, e solo negli ultimissimi minuti è riuscita a superare l’ ostacolo “Tricolor”. Adesso i limiti degli “Orange” iniziano a farsi vedere, e se Van Persie non trasforma in oro ogni palla che gli capita tra i piedi, l’efficacia degli uomini di Van Gaal scema inesorabilmente. Onore ai messicani, comunque, che lasciano il Brasile a testa altissima.
Quarto ottavo di finale (Costa Rica – Grecia): Doveva essere l’ottavo meno interessante, invece le due compagini, pur non mostrando un calcio di livello stratosferico, se la sono giocata a viso aperto, dando vita ad un match al cardiopalma. Anche qui non sono bastati 120 minuti per decretare un vincitore. Rimane comunque il rammarico per i greci, che, raggiunto il pareggio in extremis, e con un uomo in più, non sono riusciti a portare definitavemente il match dalla loro parte.
Quinto ottavo di finale (Francia – Nigeria): Molte difficoltà anche per i transalpini che contro la Nigeria, sbloccano la gara solo grazie ad un errore del portiere africano, garantendosi poi il passaggio ai quarti, con l’autogol di Yobo nel recupero. Le statistiche dicono che la Francia è tra le squadre che tentano il tiro verso la porta più volte, e nel prossimo turno, sarà necessario ritrovare quella vena offensiva, o saranno dolori.
Sesto ottavo di finale (Germania – Algeria): I pronostici non lasciavano dubbi, la Germania doveva disintegrare le poche certezze che l’ Algeria si era, fin qui, conquistata. Non è stato così: sono serviti i supplementari per riuscire ad avere un vincitore. Schurrle prima, (con un po’ di fortuna), e Ozil poi hanno regalato il biglietto per il match successivo alla “Mannschaft”. Vano, per i nordafricani, il gol di Djabou al 121esimo.
Settimo ottavo di finale (Argentina – Svizzera): 29 tiri, 22 in porta: l’ Argentina, nonostante la superiorità tecnica messa in campo, è riuscita solo all’ultimo respiro del secondo tempo supplementare, a trovare il gol. Onore alla Svizzera, comunque, che è arrivata ad un passo dal raggiungimento dei rigori.
Ultimo ottavo di finale (Belgio – Stati Uniti): Anche l’ ultimo ottavo ha seguito i pronostici: i “Red devils” raggiungono i quarti contro gli USA, ma che fatica! Perchè anche qui a Salvador sono serviti i supplementari, dopo che i 90 minuti regolamentari si sono chiusi sullo 0-0. Prima De Bruyne, poi il redivivo Lukaku, regalano i quarti agli uomini Wilmots.
Primo quarto di finale (Francia – Germania): Per il blasone che si portano dietro le due selezioni, questo primo quarto potrebbe già essere una finale. I transalpini si stanno dimostrando molto competitivi, ma non li abbiamo ancora visti contro una squadra titolata come quella tedesca. Nonostante tutto sarà un match tutto da seguire.
Secondo quarto di finale (Brasile – Colombia): Adesso arriva il difficile per gli uomini di Scolari: contro la Colombia non basterà una prestazione mediocre come quelle espresse fino ad ora. Per evitare un fallimento storico, tutto il Brasile si auspica che Neymar e compagni riescano definitivamente a tirare fuori la qualità che ancora è rimasta, per gran parte, inespressa.
Terzo quarto di finale (Argentina – Belgio): Altro quarto molto interessante, con Messi e compagni che non avranno sicuramente vita facile contro i “Red devils”. D’ altro canto il Belgio ha definitivamente capito di avere una squadra più che competitiva, fatta di campioni e di giovani interessanti, e non sarà semplice fargli crollare queste certezze.
Ultimo quarto di finale (Olanda – Costa Rica): Dopo aver eliminato Inghilterra e, purtroppo per noi, anche gli “Azzurri”, la selezione del C.T. Pinto cercherà di tenere fede alla fama di “ammazza-grandi”, e la partita contro l’Olanda è l’ennesima perfetta possibilità per farlo. Ovviamente i miracoli non accadono spesso, lo sappiamo, e nel match di Salvador, ne servirà un altro per poter continuare ad inseguire quest’insperato sogno.