Primo quarto (Francia – Germania): Quando riesci a sbloccare subito una partita del genere, poi è facile incanalarla dalla tua parte, senza troppi patimenti. Così è stato per i ragazzi di Loew, che dopo il gol dell’ottimo Mats Hummels in avvio, non hanno mai rischiato il ritorno della Francia, nella quale si salva il solo Benzema, che lascia il Brasile consapevole di aver disputato un Mondiale da protagonista. Nonostante l’eliminazione, il C.T. Deshamps può ritenersi soddisfatto di aver costruito una rosa competitiva, fatta di giovani promesse e di campioni nel pieno della maturità calcistica; con tutta probabilità il futuro sorriderà ai “Galletti”.
Secondo quarto (Brasile – Colombia): Quello di Fortaleza era un esame importante per il Brasile, che doveva dimostrare di essere all’altezza delle voci di tutti, e doveva farlo contro una squadra tra le più in forma viste fino a quel momento. Esame superato! Certo, con un regalo colombiano e con una punizione “fatata” da lontano, ma i “Verdeoro” hanno finalmente dimostrato di esserci. Onore agli uomini di Pekerman che, pur non avendo brillato nella loro ultima partita, sanno di aver reso i loro tifosi orgogliosi di quella maglia.
Terzo quarto (Argentina – Belgio): La partita del “Pipita”! Sono bastati appena 8′ al bomber del Napoli per regalare il biglietto della semifinale all’Albiceleste. Saluta il Sud America il Belgio, che ha rispettato le attese: d’altronde una rosa formata da campioni del calibro di Hazard, Kompany, Witsel, non poteva fare diversamente, e per questo non ce la sentiamo di considerarla una bella sorpresa.
Ultimo quarto (Olanda – Costa Rica): Quante difficoltà per Van Gaal! Ormai avevano capito tutti che il Costa Rica avrebbe dato filo da torcere un po’ a tutti, ma non si credeva certo possibile che i “Ticos” riuscissero a trascinare ai rigori anche l’Olanda. Rimarrà nella storia la scelta del C.T. “Orange” di sostituire il portiere Cillesen prima della sentenza dagli 11 metri.
Prima semifinale (Brasile – Germania): Sappiamo che è banale, ma questa è una “Finale anticipata”: ci aspettiamo un altra dimostrazione di superiorità dagli uomini di Scolari, ma senza Thiago Silva, (squalificato) e Neymar, (caduto vittima di Zuniga), l’impresa si prospetta veramente ardua, soprattutto perchè di fronte si troveranno una vera e propria corazzata. Magari è troppo scontato da dire, ma sarà un match da seguire secondo per secondo, fotogramma per fotogramma.
Seconda semifinale (Argentina – Olanda): Continenti diversi ma squadre simili: devastanti bocche da fuoco in attacco, ma fragili e senza nomi altisonanti in difesa. Le premesse potrebbero far pensare ad una semifinale che si “combatterà” a suon di gol. Le contendenti ci arrivano in salute, sebbene gli “Orange” abbiano patito un po’ troppo il Costa Rica. Risultato davvero imprevedibile. Romero e Cillesen sono avvisati; straordinari in vista?
Vi lasciamo con una piccola considerazione che avrete fatto anche voi lettori: e se si andasse verso una finalissima tra Brasile e Argentina? Ci vediamo al Maracanà…