In seguito al pezzo sui negozi online della Serie B sono stato contattato da diversi club per un confronto sui risultati dell’analisi, tra questi c’è stato lo Spezia Calcio che mi ha invitato in sede per conoscere la loro realtà.
Non mi sono lasciato sfuggire l’occasione e sono diventato aquilotto per un giorno in compagnia di Lorenzo Ferretti, uomo dell’area marketing.
Il parco sportivo “Bruno Ferdeghini”
Il mio viaggio è iniziato dal bellissimo centro sportivo “B. Ferdeghini – Intels Training Center” sorto nel 2013, il cuore pulsante del club e la “casa” dell’intero settore giovanile. L’architettura esterna si ispira al carattere della città di La Spezia, legato al porto e all’industria. All’interno dello stabile principale, diviso in due piani, troviamo tutti gli uffici del club, sala conferenze, spogliatoi, infermeria, una palestra attrezzata e ovviamente magazzini e locali idonei per l’attività calcistica.
Molto curato ed elegante anche il bar-ristorante al pianterreno (focacce super), all’interno del quale ogni dettaglio è personalizzato con il logo e la denominazione societaria, inoltre sopra gli infissi sono riportati i risultati di alcune partite storiche.
All’esterno abbiamo due campi da calcio a 11 con una tribuna per gli spettatori da 495 posti e due campi a 7, tutti in erba sintetica di ultima generazione tirata a lucido. Pochi giorni fa ha ospitato anche diverse partite del famoso Torneo di Viareggio.
Spezia Calcio Official Store
Successivamente ci siamo spostati in pieno centro città presso lo store ufficiale dello Spezia Calcio in via del Torretto. Inaugurato il 16 dicembre scorso, rappresenta un passo importante per lo sviluppo del merchandising. In un locale di circa 45 mq troviamo un ricco assortimento a partire dalle maglie da gioco firmate Acerbis, ma anche le linee training e tempo libero, nonchè sciarpe, cappelli, cover per smartphone e numerosi gadget.
Il valore aggiunto, quello che non ti aspetti, è rappresentato da Federico La Valle, il “ragazzo” che gestisce lo store e accoglie i clienti sempre con la battuta pronta. Lui che ha trascorso in curva gli anni ’80 e ’90 nei quali lo Spezia navigava tra le Serie C1 e C2, fin dalle prime battute fa trasparire tutta la sua passione e l’amore per lo Spezia Calcio, di cui attualmente è anche speaker allo stadio. L’esperienza d’acquisto si arricchisce così di aneddoti e storie che solo chi li ha vissuti da protagonista può raccontare. A conferma del suo carisma in vendita c’è anche la maglia personalizzata “Fede 10”, in super “offerta” a soli 300.000 € (+iva)! Se qualcuno volesse…
All’esterno del negozio era parcheggiata un’Ape personalizzata con i colori e i loghi dello Spezia, la stessa in occasione dei giorni di gara funge da temporary store all’esterno dello stadio.
Ovviamente abbiamo anche affrontato l’argomento cruciale dello store online ancora assente, ma Lorenzo ci ha assicurato che sarà attivo entro un paio di mesi, in modo da essere pronti per la prossima stagione. Il nodo al fazzoletto è già stato fatto.
Al “Picco” per Spezia-Benevento
L’evento clou del giorno è stato la sfida di Serie B contro il Benevento, la mia visita purtroppo non ha portato fortuna. Lo Spezia è partito bene con il gol di Piccolo, ma i giallorossi hanno prima pareggiato e poi “stregato” il Picco con altre due reti. Risultato finale 1-3.
Lo stadio “Alberto Picco” può ospitare poco più di 10.000 persone divise in quattro settori, Tribuna, Distinti, Curva Ferrovia e Curva Piscina riservata ai tifosi ospiti. Da segnalare il vecchio ingresso con il caratteristico portale in pietra eretto negli anni ’30. Il terreno di gioco è in erba naturale con una base sintetica che lo rende uno dei migliori in Serie B (lo scorso anno si è piazzato al secondo posto in classifica dietro il campo del San Nicola di Bari).
Ho assistito alla sfida dalla Tribuna che gode di un’ottima visuale, un po’ come in tutti i campi in cui non esiste l’odiosa pista di atletica. L’unico neo è rappresentato dai pali che reggono la copertura. Negli ultimi anni sono state apportate diverse migliorie, come l’eliminazione della rete in Curva Ferrovia, ma servirebbero altri lavori per avere uno stadio senza barriere e più confortevole.
Sull’argomento è molto attivo un comitato su Facebook che ha proposto diverse soluzioni al Comune (proprietario dell’impianto) e alla società.
Un plauso alla società spezzina per aver vestito il bimbo che ha accompagnato i calciatori con una maglia junior, ho sempre trovato antipatico vedere quei poveri ragazzi entrare in campo con delle tuniche addosso. Il “collega” con la divisa del Benevento è un esempio palese.
Un sogno chiamato… Serie A!
Nelle ultime tre stagioni lo Spezia si è sempre qualificato ai playoff, ma non è mai riuscito ad arrivare in fondo. Il sogno rimane quello di approdare in Serie A (gli spezzini sono autorizzati a toccare ferro), una promozione che darebbe una spinta decisiva per la ristrutturazione totale del Picco, un tassello indispensabile per proseguire questo percorso di crescita.
Il resto delle strutture sono pronte, la proprietà è ambiziosa senza voler fare il passo più lungo della gamba, lo staff è competente e con tanta voglia di fare. Le premesse ci sono tutte, ora tocca ai calciatori e alla buona sorte che in questi casi non guasta mai.
Grazie a Lorenzo e alla società per avermi fatto vivere un giorno da aquilotto con tanto di sciarpa al collo, in bocca al lupo Spezia!