Ci risiamo, come ogni fine anno ci ritroviamo ad affrontare terreni bagnati e condizioni climatiche avverse.
Sì, entriamo nel vivo, nel pieno della stagione e come sempre Nike ci accompagna con una collezione capace di stupirci ogni volta di più. Ripercorriamo assieme le collezioni degli ultimi due anni di questo periodo, analizzando motivazioni ed innovazioni che le hanno caratterizzate, per capire in maniera sempre più accurata il perchè di scelte, colori e strategie di marketing, tutto questo per avvicinarci a quella che ci accompagnerà quest’anno, immancabile come sempre.
Nike All Conditions Control Collection
Nel 2012, dopo l’uscita delle Mercurial Vapor 8 e sul finire della storica Total 90, Nike ci presenta una collezione innovativa sotto molti punti di vista, ma quello più determinante fu di certo l’aspetto che riguardava il misterioso ACC, All Conditions Control, una caratteristica della tomaia che avrebbe determinato una vera svolta per tutti gli scarpini Nike da lì in avanti.
Infatti, come ben noto in questi periodi dell’anno, non ci sono vere e proprie rivoluzioni di prodotto, ma generalmente implementazioni idonee al periodo. Per questo, grandissima curiosità aveva suscitato l’inserimento di questa tecnologia nella tomaia su tutti e quattro i silo di Nike, capace di donare la medesima capacità di controllo del gioco in qualsiasi condizione atmosferica. Una vera rivoluzione, soprattutto pensando che il calcio si gioca per la maggior parte dell’anno, in condizioni di gioco avverse e sotto le intemperie. Da quel momento in avanti ogni scarpino di casa Nike avrà questa tecnologia nella tomaia, pensate che le Tiempo precedenti a quel periodo furono riadattate implementando la tecnologia, originariamente non prevista nelle colorazioni con suola SG Pro precedenti al lancio della ACC Collection.
Nike High Visibility Collection
Se nel 2012 la collezione Nike aveva avuto un occhio di riguardo per le condizioni metereologiche legate alla tomaia degli scarpini, nel 2013 il focus per la casa statunitense è stato un po’ diverso. Infatti si è pensato che, nel periodo invernale, la visibilità in campo fosse un qualcosa di determinante e che, come hanno dimostrato vari studi sui colori “accesi” riferiti agli scarpini da calcio, indossare un prodotto visibile, un prodotto facilmente riconoscibile a ritmi di gioco elevati ed in mezzo a situazioni di gioco “ingarbugliate”, garantisce una resa sicuramente migliore.
Per questo, la Hi-Vis Collection di Nike, che comprendeva anche il pallone da gioco, era stata studiata prevedendo un colore più scuro (il viola) ed uno più acceso (giallo fluo) proprio per rendere ogni prodotto visibile a colpo d’occhio. Come già detto per l’ACC Collection, anche in questo caso non erano stati previsti restyling di prodotto, ma rispetto all’anno precedente trovavamo un Hypervenom in più ed una Mercurial Vapor che era passata dalla versione 8 alla versione IX, entrambe presentate nei mesi precedenti. Citazione particolare per le CTR360 Maestri, da molti elette come lo scarpino più accattivante dell’intera collezione Hi-Vis.
In relazione a questa analisi, restiamo alla finestra per vedere cosa Nike ci riserverà quest’anno, perchè siamo onesti, è un momento della stagione dove la scarpa da calcio svolge un ruolo fondamentale e l’azienda statunitense sa sempre come invogliare i propri appassionati. Consideriamo che quest’anno abbiamo Magista e Superfly in più rispetto alle collezioni precedenti, non poco…